La sparatoria in piazza a Vittoria |Scattano un fermo e una denuncia - Live Sicilia

La sparatoria in piazza a Vittoria |Scattano un fermo e una denuncia

Alla base ci sarebbe stata una lite in un pub

VITTORIA (RAGUSA) – Svolta nelle indagini sulla sparatoria avvenuta all’alba di ieri nella centrale piazza del Popolo a Vittoria che ha provocato il ferimento lieve di un ragazzo e una ragazza, medicati presso il locale ospedale e successivamente dimessi. Le indagini, avviate dagli investigatori della Squadra Mobile e del locale commissariato, hanno consentito nell’arco di poche ore di accertare la dinamica della sparatoria e di fermare un uomo gravemente indiziato di essere l’autore del gesto. La causa scatenante, secondo gli inquirenti, sarebbe stata una lite per futili motivi avvenuta all’interno di un pub della zona. Le indagini, avviate immediatamente dalla Polizia di Stato, hanno consentito di rintracciare il sospettato che è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il reato di tentato omicidio. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato condotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria; un’altra persona è stata invece denunciata a piede libero per favoreggiamento personale.

L’uomo fermato dalla Polizia di Stato è Giovanni Interlici, di 27 anni. Le indagini, coordinate dal pm Santo Fornasier, hanno imboccato subito la via giusta perchè la sparatoria avvenuta nella centralissima piazza del Popolo ha avuto diversi testimoni. Secondo la ricostruzione degli inquirenti il presunto omicida avrebbe fatta delle avances alla ragazza di 23 anni rimasta ferita; l’altro giovane, di 25 anni, si sarebbe trovato coinvolto casualmente nel tentativo di sottrarla alle attenzioni del pretendente. Il diverbio è sfociato nel ferimento con colpi di arma da fuoco nei confronti dei due giovani che sono stati medicati e subito dimessi dopo il ricovero nell’Ospedale di Vittoria. Il presunto omicida, che ha precedenti per rapina e per favoreggiamento nell’omicidio di Francesco Nigito commesso nel 2012, è stato trasferito nel carcere di Ragusa.

(ANSA).


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