"Pd, entro aprile il segretario| Al congresso votano gli iscritti" - Live Sicilia

“Pd, entro aprile il segretario| Al congresso votano gli iscritti”

Intervista ad Alberto Losacco. "Il tesseramento male a Palermo: lì c'è da lavorare con maggiore attenzione".

L'intervista
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3 min di lettura

Il timer che porterà al congresso regionale del Pd è attivato. Il pallino è nelle mani di Alberto Losacco, il commissario del partito siciliano. Che ha già le idee abbastanza chiare. Chiusa la fase del tesseramento, con il passaggio alle iscrizioni on line, una tessera una carta di credito, ora si passa ai congressi. A febbraio toccherà ai congressi. Poi, in un’unica sessione si eleggeranno segretari provinciali e segretario regionale. E stavolta sembra deciso che non ci saranno primarie aperte ma a votare saranno solo gli iscritti. L’orientamento di Losacco, che entro fine mese stilerà il regolamento è questo, malgrado non manchi qualche voce critica sul punto nel partito.

Commissario, allora, a conti fatti com’è andato il tesseramento?

“Molto bene, abbiamo avuto circa 15mila iscrizioni”.

Le tessere sono drasticamente calate rispetto al passato.

“Sì, ma abbiamo operato con la nuova modalità, un cambio radicale delle abitudini. Non si possono fare raffronti col passato quando si procedeva per rinnovi e il dato non era mai più basso dell’anno precedente”.

Cosa emerge dai numeri del tesseramento?

“La cosa più importante è che il partito è contendibile. C’è un tesseramento diffuso, che non vede la prevalenza di nessuna area. Quindi sarà un congresso vero. Ovviamente si può arrivare anche a una candidatura unitaria ma non c’è niente di predefinito. E questo anche a livello provinciale”.

Quali saranno i tempi?

“Prima completeremo la certificazione di tutti gli iscritti, entro il 31 gennaio e quello ci consegnerà la platea congressuale. A febbraio faremo i congressi di circolo. Poi io immagino in una volta sola le elezioni dei segretari provinciali e regionali”.

Elezioni riservate solo agli iscritti?

“Lo stabilirà il regolamento che sarà redatto entro il 31 gennaio. Lì ci saranno anche tutte le scadenze”.

Ma lei è orientato a una consultazione solo per gli iscritti, vero?

“Sì, io penso che sia gusto valorizzare questi iscritti, fatti con questa nuova modalità”

Sa che ci sono dirigenti del partito, come Lupo, Gucciardi e Dipasquale, che a Livesicilia hanno espresso al loro perplessità circa il rinunciare alle primarie aperte. Ha parlato con loro?

“In generale non ho visto un grande interesse a fare le primarie aperte, non mi sembra che sia un punto dirimente. Tra l’altro a dicembre il Pd nazionale ha modificato lo statuto eliminando l’automatismo che prevedeva le primarie per l’elezione del segretario regionale. Comunque abbiamo ancora qualche giorno per confrontarci”.

Quando arriverà a conclusione la fase congressuale?

“Penso che ad aprile si possa arrivare ad avere il nuovo segretario del Pd”.

Anche perché poi ci sono le amministrative e si vota in molti comuni siciliani…

“Sì, appunto. Quello che abbiamo fatto è un tesseramento di qualità, su questa base il Pd può ripartire con energia ed entusiasmo”.

Catania ha fatto il doppio degli iscritti di Palermo. Come vede questo dato?

“Palermo non è andata bene”.

Perché?

“Sicuramente c’è l’aspetto della scissione che abbiamo subito, Palermo l’ha sentita di più. C’è stata difficoltà per i gruppi consiliari, dei cinque consiglieri al Comune ne sono rimasti solo due”.

Ma ci sono comunque due deputati regionali importanti come Lupo e Cracolici, c’è anche il sindaco della città, Orlando. Che peraltro ha dimenticato di iscriversi.

“Sì, in generale penso che bisogna accendere i riflettori su Palermo c’è da lavorare con maggiore attenzione”.


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