Ars, l'esercizio provvisorio è legge | Spesa autorizzata fino al 30 aprile - Live Sicilia

Ars, l’esercizio provvisorio è legge | Spesa autorizzata fino al 30 aprile

Armao annuncia: "Il 3 febbraio ci sarà il bilancio". Il testo approvato con 35 voti favorevoli e 17 contrari.

PALAZZO DEI NORMANNI
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PALERMO – Dopo lo scivolone di ieri, Sala d’Ercole ha varato l’esercizio provvisorio. Il governo è così autorizzato a spendere in dodicesimi per i primi quattro mesi dell’anno. L’Ars, dopo che il governo aveva presentato un esercizio provvisorio di due mesi ha avuto come scelta obbligata quella di autorizzare il massimo della spesa frazionata. Infatti dopo che ieri è saltata l’autorizzazione per tre mesi, è stato necessario cambiare i termini dell’autorizzazione.

L’assessore all’Economia Gaetano Armao però ha puntualizzato: “Con questa proposta vogliamo rispettare le prerogative dell’Ars ma speriamo che l’approvazione dei documenti arrivi prima”. Il regolamento del parlamento siciliano, infatti, prevede che per esaminare il bilancio di previsione e la legge di stabilità, Palazzo dei Normanni abbia a disposizione 45 giorni. “Proprio – ha spiegato Armao – per consentire che l’Ars possa approvare anche prima i due testi di legge, ci impegniamo a presentare il bilancio entro il 3 febbraio”.

Il via libera arriva con 17 voti contrari e 32 deputati favorevoli. Numerosi erano gli assenti nelle file dell’opposizione (nella maggioranza erano assenti solo Musumeci e Pellegrino). Tanti però anche i deputati di opposizione che pur essendo presenti non hanno partecipato al voto. Fra questi Edy Tamaio (Italia Viva) e tanti pentastellati : Angela Foti, Valentina Palmeri, Giampiero Trizzino, Matteo Magiacavallo, Elena Pagana e Sergio Tancredi.

Il testo passa sostanzialmente indenne dagli emendamenti che lo avrebbero modificato e così negli articoli vengono annullati alcuni tagli stabiliti nella passata finanziaria. Centrale è stato il voto sull’articolo 7 che prevede l’istituzione di un fondo di compensazione attraverso cui il governo possa pagare le spese rimaste senza copertura lo scorso anno. In sostanza la norma autorizza il governo a stanziare risorse per attività transattive dei debiti che potrebbero essere accertati i processi per stipendi non pagati dagli enti pararegionali.

“La coalizione di governo – commenta Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di Diventerà Bellissima – ha dimostrato compattezza, consentendo con 35 voti a favore il fondamentale sblocco della spesa. Inoltre i più importanti enti culturali siciliani potranno programmare la propria attività, così come una boccata di ossigeno è quella garantita ai consorzi di bonifica in attesa dell’imminente riforma. Importante anche il sostegno al settore dei parchi e delle riserve e agli operai dell’Esa”. Anche Vincenzo Figuccia (UdC) si dice soddisfatto: “Esprimo piena soddisfazione per l’approvazione dell’ordine del giorno avente ad oggetto la stipula di convenzioni tra Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia e e i Consorzi di bonifica. Questo potrà garantire attraverso la sottoscrizione delle convenzioni, l’efficientamento dei costi di canone irriguo a favore degli imprenditori agricoli”.

Per i deputati del M5S all’Ars “impresentabile era prima, impresentabile è rimasto dopo. Il governo – aggiungono -, forse, avrebbe fatto meglio a rimanere in bagno, poteva approfittarne per darsi una rinfrescata e, perché no, tentare a schiarirsi le idee che si confermano sempre più confuse, visto ciò che ha ripresentato in aula”. “Il disegno di legge – ha affermato, inoltre, il capogruppo Giorgio Pasqua – è pieno di norme estranee all’esercizio provvisorio. Questo metodo di lavoro, che crea confusione in aula e nei bilanci, è totalmente sbagliato, come ha avuto modo di rilevare la Corte dei Conti, che ha bacchettato pesantemente il governo”.

Critico anche il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo che ribadisce l’opinione espressa in aula.Il governo – ha detto il dem – ha scelto di partire con il piede sbagliato dimenticando quanto è avvenuto lo scorso anno con la stagione dei ‘collegati’. La Sicilia pagherà ancora una volta il conto di un governo che continua ad improvvisare senza alcuna programmazione economico- finanziaria su un tema di vitale importanza per la Sicilia”.

LA DIRETTA

19.45 – Legge approvata con 35 voti favorevoli e 17 contrari.

19.41 – Antonio Catalfamo ribadisce il voto favorevole ma critico della Lega. Anche Elvira Amata e Luisa Lantieri annunciano il voto favorevole di Fratelli d’Italia e Ora Sicilia.

19.38 – Giorgio Pasqua (M5s): “Oltre a ribadire il voto contrario vogliamo censurare il metodo di lavoro e farvi presente che il vostro governo ha fin ora ricorso il tre casi su tre all’esercizio provvisorio”.

19.37 – Tommaso Calderone annuncia il voto favorevole di Forza Italia.

19.36 – Giuseppe Lupo (Pd): “Annuncio il voto contrario del Partito democratico a questo finto esercizio provvisorio. Abbiamo votato contro questo finto esercizio provvisorio che alla Sicilia non serviva. La Regione aveva bisogno di un bilancio vero che potesse riaccendere l’economia e lo sviluppo produttivo dell’Isola ed invece ci siamo trovati di fronte un testo di legge che nascondeva una riedizione peggiorativa della tabella ‘H’”.

19.28 – Gianfranco Miccichè annuncia che non metterà ai voti gli emendamenti aggiuntivi. “Se siamo d’accordo – spiega – facciamo una legge ad hoc per votare tutte queste questioni urgenti la prossima settimana”.

19.25 – Lupo propone che gli emendamenti siano esaminati come questione urgente nelle commissioni di merito.

19.22 – Prende la parola Tommaso Calderone, capogruppo di Fi. Questi illustra un altro emendamento aggiuntivo che prevede l’ulteriore rinvio delle città metropolitane. “Ci sarebbero dei Comuni grandi e piccoli che, con le elezioni il 18 aprile, non potrebbero vedere eletti i loro rappresentanti perché qualche settimana dopo ci sono le elezioni comunali e la norma regionale non lo prevede”.

19.17 – Interviene l’assessore Mimmo Turano “Vorrei spiegare che questa norma serve per riuscire a fare funzionare due enti importanti come la Crias e l’Ircac”.

19.14 – Gianfranco Miccichè annuncia che ci son tre emendamenti aggiuntivi. “Riguardano argomenti che  – spiega il presidente dell’Ars – in questi due giorni avevamo già affrontato. Se non c’è l’unanimità di visione sull’esigenza di votare questi tre articoli allora rispetterò i patti e non metterò ai voti la questione”.

19.13 – Approvati gli articoli 10, 4, 11 e 12.

18.51 –Nello Di Pasquale (Pd): “Chiedevamo di sospendere i ruoli già nel 2017. Adesso la piazza vi ha portato a capire la questione. Adesso devo farvi notare che con 250mila euro non si risolve nulla”. Sul tema intervengono anche Orazio Ragusa (Lega), Giorgio Assenza (Diventerà bellissima), Giovanni Cafeo (Iv) e Angela Foti (M5s).

18.50 – Si passa all’articolo 10 avente ad oggetto “sospensione riscossione quota istituzionale dei ruoli dei Consorzi di bonifica”.

18.49 – Approvato l’articolo 9.

18.48 – L’assessore Gaetano Armao spiega che l’articolo serve per attivare le competenze d’assistenza tecnica che la Sas ha in oggetto sociale. La società non può usare però una tale previsione perché una norma precedente autorizza l’ente a portare avanti soltanto i contratti di servizio.

18.43 – Riccardo Savona spiega che grazie a questa norma saranno valorizzate numerose professionalità della Sas. Giuseppe Lupo chiede se questa norma può essere riscritta in quanto come contenimento della spesa: “Vorremmo essere certi questo sia un mezzo per far lavorare le professionalità dell’azienda. Non ci piace l’ipotesi che questa diventi una norma per dire incarichi all’esterno”.

18.40 – Intervengono anche Marianna Caronia, Vincenzo Figuccia e Luigi Sunseri.

18.34 – Gianfranco Miccichè: “Nella passata legislatura c’erano dei lavoratori che erano nella pianta organica di alcune società, poi chiuse. Prima della liquidazione questa gente faceva già questo lavoro. Così si ristabilirebbe di fatto quella situazione”.

18.33 – Nunzio Di Paola: “Non capisco come mai si sia ricorso a Deliotte per l’assistenza tecnica se già abbiamo le risorse umane in Sas. Io credo che però non sia così”.

18.30 – Si passa all’articolo 9, “disposizioni relative alla società Servizi Ausiliari Sicilia” che prevede l’uso dei fondi europei dell’assistenza tecnica per pagare i servizi della Sas.

18.29 – Con il voto segreto l’articolo 7 passa. I voti favorevoli sono 32. Ok anche all’articolo 8.

18.25 – Interviene Mimmo Turano (Udc, assessore alle Attività produttive): “Credo che sul voto segreto si è fatta una discussione esagerata rispetto ai termini reali della questione”. Turano prende la parola perché il capogruppo del M5s, Giorgio Pasqua, che chiesto il voto segreto sull’articolo 7. “Vi chiedo di usare il voto segreto per le cose davvero importanti”. Pasqua gli risponde

18.21 – Voto segreto su un emendamento di Zito per fare in modo che il milione di euro destinato al personale dei soppressi patronati scolastici gestiti dalla Città metropolitana di Catania sia attinto soltanto dalle risorse a disposizione dell’ex provincia di Catania. Con 31 voti contrari all’approvazione dell’emendamento e 28 favorevoli l’emendamento aggiuntivo non è approvato.

18.10 – Luigi Sunseri (M5s): “Noi siamo d’accordo a che si tolgano queste cifre solo alla Città metropolitana di Catania”.

18.05 – Stefano Zito (M5s): “Non vogliamo e possiamo permettere che si voti una diminuzione dei fondi a tutte le città metropolitane per darle a una categoria di una sola provincia. Ci chiediamo cosa ne penserà il sindaco metropolitano di Messina quando saprà che questo emendamento che leva risorse al suo ente è stato presentato da un messinese. Mi chiedo ancora come mai non si voglia votare la norma per il fondo delle ex province in dissesto”.

18:04 – Dopo una breve sospensione l’articolo è approvato.

17.48 – Approvato un emendamento del Partito democratico. La modifica prevede che il fondo di compensazione sia erogato preferibilmente a quelle categorie che non avevano visto sbloccata alcuna spesa.

17.41 – Elvira Amata (FdI): “Sono contrario alla riscrittura presentata dei colleghi della Lega”.

17.37 – Luigi Sunseri (M5s) : “Oggi trattiamo l’articolo 6 perché il governo non ha presentato un assestamento con le dovute variazioni di bilancio. In commissione abbiamo provato a correggere questa norma ma lo abbiamo fatto in parte”. Sunseri spiega che i 16 milioni del fondo di compensazione sono insufficienti per coprire gli interi costi che andrebbero coperti in virtù del bilancio di previsione: circa 21 milioni. “Possiamo – chiede il deputato – aumentare le risorse così da ristabilire la situazione che interessava tutti gli accantonamenti negativi”.

17.33 – Marianna Caronia (Lega): “Il nostro gruppo ha deciso di presentare un emendamento di riscrittura che ristabilisce le previsioni originarie proposte dalla giunta”.

17.28 – Giuseppe Lupo: “Questa norma è una delega in bianco al governo, peggio della Tabella H. Non è possibile che ci sia una logica di figli e figliastri. Una parte delle risorse, 4 milioni, sono impiegati per delle priorità fissate. Lo stesso andrebbe fatto con i rimanenti 11 milioni”.

17.27 – Si passa all’articolo 6 che prevede l’istituzione di un fondo di compensazione sulle spese 2019.

17.26  – Approvati anche gli articoli 3 che annullano i tagli e 5 “Rifinanziamento norme in materia di autorizzazioni ambientali di competenza regionale”.

17.25 – Approvata la riscrittura dell’articolo 2. Ok all’esercizio provvisorio in quattro mesi.

17.23 – Di Pasquale ritira l’emendamento

17.18 – Giuseppe Lupo (Pd) difende la norma: “Non è giusto che alcuni Comuni non abbiano aumentato la spesa per le cariche politiche mentre altri lo hanno fatto”.

17.14 – Danilo Lo Giudice (Udc): “Questa proposta anzitutto non a che fare con l’esercizio provvisorio. Aggiungo che tutto questo è mortificante per chi prova ad amministrare le comunità locali. Come si fa a parlare di ulteriori tagli ai Comuni?”

17.13 – Elena Pagana (M5s): “Siamo perchè si invii questa norma in Commisisone”

17.09 – Interviene l’assessore alle Autonomie locali Bernadette Grasso: “Non possiamo dare parere favorevole perché un tale emendamento è incostituzionale. I comuni adeguano il valore dei compensi degli assessori in forza di una norma nazionale e questa norma ha carattere economico finanziario”.

17.00 – Nello Di Pasquale annuncia che ha presentato un emendamento per evitare che nei Comuni che hanno aumentato il numero degli assessori cresca anche la spesa collegata. “Sta già accadendo che i costi della politica siano cresciute”.

16.56 – Nunzio Di Paola (M5s): “Quello di ieri non è un problema di bagni o sigarette. Quello di ieri è un problema di rimpasto di governo. Se lo si deve fare, allora, lo si faccia”.

16.53 – Dopo Vincenzo Figuccia interviene Giovanni Cafeo (Italia viva): “Prendo atto dell’approccio positivo di Figuccia ma non ci piace l’intervento dell’assessore Armao. La giustificazione che l’esercizio provvisorio durerà fino al 30 aprile per rispetto del parlamento non è accettabile. Non credo che sia l’incidente di ieri a portare il governo a presentare il bilancio il 3 febbraio. Sarebbe stato così anche ieri”.

16.42 – Eleonora Lo Curto (Udc): “Chiedo di non rinviare perchè qui discutiamo degli stipendi delle persone”

16.40 – Interviene l’assessore Gaetano Armao: “La soluzione dei quattro mesi alla luce di quello che è successo ieri diventa una scelta obbligatoria per rispettare l’autonomia decisionale dell’Assemblea. In questo momento rispettiamo la prerogativa del parlamento di usare 45 giorni per l’esame del bilancio come previsto dal regolamento dell’Ars. Il governo presenterà il ddl di bilancio il 3 febbraio e così il Parlamento deciderà da sè i tempi per riuscire ad approvare la legge di stabilità e il bilancio”.

16.38 – Antonio Catalfamo (Lega): “Non vogliamo che sia ignorato quello che è avvenuto. Preferiremmo che i tempi di esercizio provvisorio non venissero rinviati ancora. Ciononostante voteremo a favore del testo per senso di responsabilità”.

16.38 – Miccichè: “Se parlate di minuti va bene ma non consentirò che si rinvii di giorni”.

16.36 – Giorgio Pasqua: “Chiediamo un termine per gli emendamenti”.

16.34 – Il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè annuncia: “Dopo la soppressione dell’articolo 1 il governo ha presentato una riscrittura dell’articolo 1 modificando i tempo di durata dell’esercizio provvisorio”.


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