Anti-inquinamento, c'è l'ok | La legge introduce il 'Simage' - Live Sicilia

Anti-inquinamento, c’è l’ok | La legge introduce il ‘Simage’

I deputati hanno previsto che nelle zone industriali ci sia un sistema di controllo continuo

 

 

PALERMO – Approvata all’Ars la legge anti-inquinamento nata dall’iniziativa del deputato di Forza Italia Tommaso Calderone e del deputato del Movimento Cinque Stelle, Giorgio Pasqua. A monitorare l’aria, a supporto degli enti pubblici istituzionali (Arpa, Asp, enti locali), ci sarà il ‘Simage’, un sistema di raccolta dati attraverso la nascita di ulteriori centraline che potrà avere il supporto anche delle industrie; a incassare le eventuali sanzioni saranno i comuni, una una forma di risarcimento. La legge inoltre prevede pesanti sanzioni fino alla revoca delle concessioni per le multinazionali e le imprese che operano nelle aree industriali della Sicilia: Siracusa, Priolo, Pace del Mela, Gela, Mellili, Milazzo.

In particolare, il testo si occupa della creazione di una rete integrata di controllo della qualità dell’aria nei poli industriali siciliani. Dovrebbe così nascere un sistema unico, gestito dall’Arpa, che raggrupperà i dati di tutti i sensori già installati dalle istituzioni e dalle industrie private, per avere in tempo reale in quadro completo e capillare rispetto alla qualità dell’aria. “Sarà -ha commentato Giorgio Pasqua- un sistema capace di mettere al riparo gli abitanti di quelle zone da norme troppo blande, che finora non hanno garantito, né salvaguardato, la salute dei cittadini”.

Per il capogruppo di Forza Italia Tommaso Calderone “questo è il giorno più bello”. “Finalmente – aggiunge – ciò che sin dal mio insediamento ho cercato, voluto e ottenuto adesso è legge. Chi inquina verrà condannato fino a 300.000 euro di multa e, in caso di violazioni reiterate, gli potrà essere revocata anche l’autorizzazione. La legge prevede anche controlli più severi per misurare la qualità dell’aria. Gli stabilimenti industriali saranno costretti ad ammodernare gli impianti. La tutela della salute dei cittadini che dimorano nelle zone definite ad alto rischio ambientale sarà dunque al primo posto”.

“Verrà istituito per legge – spiega Giorgio Pasqua – il Simage, Sistema integrato per il monitoraggio ambientale e la gestione delle emergenze, che opera attraverso il controllo continuo, l’analisi e la trasmissione in tempo reale delle informazioni raccolte, garantendo un efficace flusso di informazioni tra stabilimenti industriali, enti di controllo e popolazione. Il funzionamento della sala operativa Simage verrà garantito, 24 ore su 24, presso le strutture territoriali di Arpa Sicilia. Tutti i segnali provenienti dai sensori/rilevatori dei singoli camini industriali e delle stazioni di misurazione confluiranno alla sala operativa e saranno elaborati anche da un punto di vista grafico, valutati e resi disponibili. Sarà possibile conoscere – conclude il deputato –  il momento esatto e il luogo da cui provengono gli eventuali valori inquinanti, sia per la protezione dei lavoratori che per la prevenzione degli incidenti. Una grande arma a difesa della salute”.

Giusi Savarino, presidente della commissione Ambiente all’Ars, ringrazia  Pasqua e Calderone per avere presentato il ddl e i deputati della quarta commissione. “E’ una legge su cui si lavora già da molto tempo. La priorità della quarta Commissione – afferma Savarino – è la salute dei cittadini ed infatti c’è stata la massima condivisione su questo disegno di legge che tra l’altro rafforza e va nella direzione della tutela dell’ambiente già intrapresa dal governo Musumeci con il piano della qualità dell’aria. Con questa legge introduciamo un sistema di monitoraggio e controllo aggiuntivo che ci rende più incisivi nelle aree industriali che sono a più alto rischio”.

Per la capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana Eleonora Lo Curto “La nuova legge che contrasta l’inquinamento prodotto dalle industrie pesanti era ed è indispensabile per tutelare la salute dei cittadini siciliani. Ritengo – spiega la deputata Udc – rappresenti un fatto di straordinaria importanza la previsione, nella stessa legge, di sanzioni pecuniarie elevate da irrogare a chi inquina. Ciò dimostra che la Regione fa sul serio per difendere le popolazioni che vivono nelle aree industriali siciliane. Abbiamo pianto e piangiamo troppe vittime per neoplasie riconducibili all’inquinamento dell’aria. Esprimo tutto il mio apprezzamento per la norma che prevede persino la revoca delle concessioni per chi viola le leggi ambientali. La Sicilia  – ha concluso Lo Curto – si dota così di una legge che tutela i propri cittadini ed aumenta controlli e vigilanza sulle emissioni degli stabilimenti industriali con strumentazioni tecnologiche di ultima generazione che garantiscono controlli immediati, tempestivi ed efficaci”.

La seduta a tratti accesa nei toni come quelli usati dal capogruppo di Fi Tommaso Calderone nei confronti dell’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro, che all’inizio della seduta aveva chiesto un rinvio per alcuni dubbi sulle norme e che in chiusura aveva chiesto addirittura di cassare l’articolo 9 proprio quello sulle sanzioni, difeso invece dagli azzurri. A difendere a spada tratta il ddl oltre a Forza Italia sono stati pure il M5s e l’Udc. Molti dei dubbi espressi in aula dal governo sono stati condivisi dal Pd, in particolare dal capogruppo Giuseppe Lupo e dal deputato Antonello Cracolici, che ha paventato persino un conflitto d’interessi contestando l’ingresso dei privati nel sistema Simage con finanziamenti volontari. Alla fine il testo è passato con numerose con diversi emendamenti tesi a modificare i punti più controversi del testo, come, ad esempio, quello sul personale addetto del Simage. Alla fine le funzioni saranno svolte dal personale dell’Arpa.).

Le modifiche sono il frutto del pressing di governo e Pd. “Io non voterò, lo dico apertamente. Non perché non condivida il principio sacrosanto ma perché è una legge che creerà problemi”, ha detto Cracolici. Alla fine il ddl è stato approvato con Forza Italia, Udc e M5s che, per un giorno, hanno dato vita a una maggioranza del tutto nuova.

 


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