Cento giorni alle amministrative| Ecco il risiko delle alleanze - Live Sicilia

Cento giorni alle amministrative| Ecco il risiko delle alleanze

Il centrodestra cerca l'unità. Le incognite. Le sfide di Agrigento, Enna e Marsala.

Verso il voto
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Cento giorni al 24 maggio e giochi ancora tutti da fare per le amministrative siciliane. Se il centrodestra cerca dove può la via dell’unità, seppur con diverse spine sui territori, la collaborazione tra sinistra e Movimento 5 Stelle ancora in giro per l’isola non decolla. E le dinamiche locali mescolano le carte rispetto al quadro politico regionale e nazionale. Si voterà in 61 comuni, 750mila gli elettori chiamati alle urne. 

La sfida elettorale di Agrigento, ad esempio, risente di dinamiche locali particolarissime. Il centrodestra, qui come altrove, sta cercando di muoversi compatto. Forza Italia, Diventerà Bellissima, Fratelli d’Italia e Udc sosterranno lo stesso candidato. Al momento ufficialmente il dubbio è tra Lillo Firetto, l’uscente centrista, e Marco Zambuto, già giovane sindaco di centrodestra, poi passato al Pd, divenutone presidente regionale, ora tornato nuovamente alle origini. È su di lui che più facilmente il centrodestra dovrebbe orientarsi, visto anche che Firetto ha ribadito di voler caratterizzare come civica la sua candidatura. L’unica incognita resta la Lega. Che qui non ha ancora sciolto la riserva e potrebbe essere tentata dalla corsa in solitaria. Un copione già visto l’anno scorso a Caltanissetta, dove le divisioni interne del centrodestra favorirono la vittoria del candidato grillino. Gli alleati, molto attivi qui Giusy Savarino e Riccardo Gallo, stanno attendendo un segno del Carroccio e così per ora non si ufficializza la scelta del candidato sindaco.

In effetti, però oltre alla Lega, c’è un altro pezzo della coalizione di Musumeci che ad Agrigento ha fatto altre scelte. L’autonomista Roberto Di Mauro, infatti, sta puntando sulla candidatura civica del medico Franco Micciché. Che avrebbe simpatizzanti anche in un pezzo del Pd e che non ha trovato la (cercata) sponda pentastellata. Una parte dei dem ad Agrigento invece guarda alla candidatura di Firetto, che ha un assessore del Pd in giunta. Il deputato regionale Michele Catanzaro evita al momento di pronunciarsi ufficialmente ma guarda ai progetti civici immaginando “di costruire un perimetro di centrosinistra che manca”. E in quella prospettiva, chissà, potrebbe spuntare persino un nuovo nome dell’ultimo minuto. Una scelta andrà fatta e forse non si potranno aspettare i tempi del congresso a venire, perché da qui alla presentazione delle liste non manca molto.

Tra i dem c’è chi spera ancora di saldare qui come altrove un’alleanza con i 5 Stelle. Una scelta, quella di un fronte comune tra le forze che sostengono il governo Conte, che le fila serrate del centrodestra potrebbero agevolare. I partiti che sostengono Musumeci, infatti, stanno cercando di fare asse un po’ dappertutto, mandando in soffitta le alchimie neocentriste che avevano caratterizzato le precedenti amministrative.

A Enna il Pd aspetta un cenno definitivo da Cataldo Salerno, ex rettore della Kore, che sarebbe un candidato molto forte. Qui sembra difficile per i dem trovare alleanze con i 5 Stelle. L’uscente Maurizio Dipietro dovrebbe ricandidarsi e su di lui dovrebbero andare i renziani e gli autonomisti. Il centrodestra sta cercando una posizione, potrebbe finire per sostenere l’uscente o più probabilmente puntare su un altro nome.

Quanto alle altre sfide, tutto è in movimento. Ad Augusta, nel Siracusano, il Pd punta sulla candidatura di Massimo Carrubba, che chiusa positivamente una dolorosa vicenda giudiziaria, si ricandida con una coalizione ampia. Nel Catanese il Pd e Italia viva dovrebbero chiudere accordi un po’ dappertutto, anche qui il centrodestra sta cercando di marciare compatto. A Bronte si rivede addirittura l’evergreen Pino Firrarello. E a proposito di ritorni deluxe, a Ispica corre l’ex assessore regionale Innocenzo Leontini. Nel Messinese è molto fluida la situazione nel centrodestra, complice anche quella che le testate locali raccontano come una spaccatura interna nella Lega, tra il nuovo capogruppo all’Ars Catalfamo e il coordinatore provinciale Francilia. Quanto alla difficile strada dell’alleanza giallorossa, qualcosa sembra muoversi a Barcellona e a Termini Imerese ma si parla, appunto, ancora solo di movimenti. I 5 Stelle non vogliono andare di fretta: “”Siamo in una fase ancora embrionale. Ancora si stanno valutando le proposte di candidatura”, dice Ignazio Corrao. Situazione ancora fluida nel più grande tra i comuni in cui si voterà, Marsala. Qui l’unica quasi certezza è il ritorno in campo di Giulia Adamo. L’ex deputata regionale dovrebbe essere il nome su cui si compatta il grosso del centrodestra, mentre i 5 Stelle potrebbero schierare Aldo Rodriquez, portavoce del movimento al Consiglio Comunale.

 


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