Allerta virus tra psicosi e timori| Potenziati i controlli negli aeroporti - Live Sicilia

Allerta virus tra psicosi e timori| Potenziati i controlli negli aeroporti

L'emergenza sanitaria nazionale e le conseguenze in Sicilia. Parte il monitoraggio sui passeggeri in arrivo da Milano. Domani vertice con Musumeci

PALERMO – La paura per il Coronavirus arriva anche in Sicilia e quella che sta giungendo al termine è una domenica all’insegna degli annunci sulle misure da adottare e sui controlli da effettuare per evitare i rischi. A partire da quelli effettuati sui migranti sbarcati dalla Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere che nei giorni scorsi, in tre distinte operazioni, ha soccorso 276 persone al largo della Libia. Sono stati trasferiti nell’hotspot, dove rimarranno in quarantena per due settimane.

Come stabilito dalle autorità sanitarie e dal Ministero dell’Interno, il personale della nave è rimasto invece a bordo, in isolamento in attesa che vengano effettuati tutti gli accertamenti. Il comandante è il norvegese Kornelius Baade. Resterà dentro l’imbarcazione, insieme al suo equipaggio, per il periodo di quarantena stabilito. Al momento le uniche informazioni che arrivano via Twitter dalla nave sono solo queste parole: “Sollievo a bordo della Ocean Viking questa mattina per le persone soccorse nel Mediterraneo”.

E mentre in Italia si registra la terza vittima del Coronavirus – si tratta di una donna che era ricoverata nel reparto di Oncologia all’ospedale di Cremona – alcune misure previste dal Consiglio dei Ministri vengono adottate anche nell’Isola. Ad annunciare lo stop alle gite scolastiche è stato oggi l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla: “Si tratta di una misura precauzionale – spiega – per la quale si chiede ai dirigenti scolastici la massima collaborazione. Tengo molto a rassicurare le famiglie perché come già dichiarato ieri dall’assessore Razza, in Sicilia non ci sono ragioni di allarme ma è necessario e nostro dovere adottare le giuste misure di prevenzione in linea con le direttive nazionali e con le coerenti conclusioni della Unità di crisi regionale che in tale direzione si è già espressa nella riunione di ieri a Catania”.

In attesa del vertice che domani si terrà con il presidente della Regione, Nello Musumeci, l’assessore alla Sanità Ruggero Razza ha già ribadito che tutti i casi sospetti in Sicilia si sono rivelati negativi: “È importante avere chiaro – ha detto – che non bisogna recarsi al pronto soccorso. Il caso sospetto viene prelevato e portato se necessario in reparto. Meglio una telefonata al medico o al numero verde nazionale. La riunione servirà tra l’altro per individuare le aree di quarantena da allestire, una nella Sicilia occidentale e una in quella orientale, insieme con la protezione civile nazionale. Si valuteranno anche meccanismi di controllo per chi arriva da Villa San Giovanni. Aeroporti, porti e aree di immigrazione sono le prime emergenze. Intanto, i casi sospetti si moltiplicano. Ci sono molti tamponi in corso (gli esami si fanno nei policlinici di Palermo e Catania) e sono cresciute di molto le telefonate al numero nazionale 1500 e 112 per l’emergenza regionale”.

Nella giornata di oggi anche il Comune di Palermo ha diffuso un vademecum con le regole di prevenzione: “E’ fondamentale informare i cittadini – dice il sindaco Leoluca Orlando – perché la prima difesa contro questa, come altre malattie, è la prevenzione; allo stesso tempo è fondamentale diffondere e far conoscere le informazioni corrette e scientificamente attendibili, per evitare che il proliferare di notizie sbagliate o non corrette inneschi fenomeni ingiustificati che non aiutano alla soluzione dei problemi”. Il sindaco, che domani parteciperà a nome dell’Anci all’incontro organizzato dal presidente della Regione, Nello Musumeci, sottolinea “l’importanza che in questo momento tutte le istituzioni siano unite e coordinate nel promuovere comportamenti razionali e corretti basati su informazioni scientifiche affidabili”.

“Auspico che il presidente Musumeci domani presenti un piano di azione sanitario per gestire in modo efficace eventuali casi di coronavirus che si dovessero manifestare in Sicilia – dice con una nota Francesco Scoma, membro dell’ufficio di presidenza della Camera dei Deputati e vice coordinatore di Forza Italia in Sicilia. “Mi riferisco in particolare alla necessità che le strutture regionali e il personale medico e paramedico siano adeguatamente attrezzati – aggiunge – per gestire eventuali contagiati in modo da assicurare interventi tempestivi e in sicurezza per i malati e per tutti i cittadini che accidentalmente dovessero Venirne a contatto. Immagino che siano già disponibili i kit per i tamponi, le ambulanze attrezzate per il trasporto dei malati e tutti i dispositivi di protezione individuali del caso”.

Intanto, più controlli e tutele vengono chiesti per gli operatori sanitari e i lavoratori dell’aeroporto: “La Legea Cisal con una nota ufficiale, senza voler alimentare inutili allarmismi, ha chiesto alla Gesap, società che gestisce lo scalo Falcone-Borsellino di Palermo, ma anche alle aziende operanti nei servizi di Handling, di attuare con urgenza misure che tutelino i lavoratori a continuo contatto con l’utenza, fornendo loro idonei strumenti di protezione”, viene precisato.

E mentre ad Agrigento sono stati annullati due importanti eventi, ovvero la Sagra del Mandorlo in fiore e la mezza maratona della Concordia, a Palermo non si sono fatte attendere le conseguenze di quella che sembra ormai una psicosi: nelle farmacie sono terminati i flaconcini di ‘Amuchina’ – il gel disinfettante per mani – e sono state vendute enormi quantità di mascherine. Per gli stessi prodotti, i pressi su Internet sono ormai alle stelle.

Dopo i tre decessi tra la Lombardia e il Veneto e l’alto numero di contagi, anche gli aeroporti corrono ai ripari e potenziano i controlli sui passeggeri che provengono dalle zone colpite. Già avviati per coloro che arrivano dagli scali internazionali e da Roma Fiumicino, saranno da stasera effettuati sui passeggeri provenienti da Milano e Bergamo. Nelle prossime ore si aggiungeranno quelli per chi arriva da Venezia e Torino. “Sono stati oltre 42mila i passeggeri in arrivo all’aeroporto di Palermo con i voli internazionali (dal 5 febbraio) e da Roma Fiumicino (dal 10 febbraio) sottoposti al controllo contro il coronavirus attraverso la misurazione della temperatura corporea con i termometri a infrarossi dai tecnici del ministero della Salute e dalla Croce Rossa. Dall’esame non sono stati rilevati casi di infezione”, spiega la Gesap, la società che gestisce i servizi aeroportuali. “Secondo le ultime direttive emanate dal ministero della Salute, al momento il controllo della temperatura corporea va effettuato solo sui passeggeri in arrivo con i voli internazionali e nazionali da Roma Fiumicino. Nelle prossime ore Gesap installerà i dispenser con il disinfettante per le mani, mentre la prossima settimana sono attesi i termoscanner”.

I controlli vengono effettuati anche a Trapani-Birgi, dove è in vista un potenziamento del monitoraggio: “Abbiamo sentito il responsabile, Giuseppe Giugno, direttore dell’unità di Trapani dell’Usmaf, – ha affermato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra – che ha confermato che al momento le misure precauzionali e preventive sono quelle preesistenti, e cioè di effettuare solo il controllo sul volo proveniente da Roma. Ha aggiunto che, da domani, a seguito del Consiglio dei ministri di ieri sera, dovrebbero arrivare degli aggiornamenti, di cui terremo conto con immediata esecuzione, con la stessa precisione con cui sono state applicate le precedenti, fino ad ora”. “Alla luce degli ultimi fatti – ha aggiunto il presidente Salvatore Ombra -, siamo certi che questi controlli saranno intensificati ma non possiamo procedere di nostra iniziativa perché non abbiamo la competenza per farlo”.

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