Il caso Saguto e la vicenda Repoli |"Vittima di una tristezza unica" - Live Sicilia

Il caso Saguto e la vicenda Repoli |”Vittima di una tristezza unica”

Le parole del legale

Il processo di Caltanissetta
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CALTANISSETTA – “La vicenda di cui Andrea Repoli è vittima è di una tristezza unica. Il pm l’ha definita brutta, squallida e sporca”. Così l’avvocato Salvatore Tona, legale di parte civile di Andrea Repoli, insieme al collega Calogero Buscarino, nel corso dell’udienza del processo di Caltanissetta sul cosiddetto “Sistema Saguto”. La vicenda riguarda il licenziamento, da parte dell’amministratore giudiziario Nicola Santangelo e del suo coadiutore Carmelo Provenzano, di Repoli, in un primo tempo trasferito dalla Motor Oil di Caltanissetta a Castellamare del Golfo, a 250 chilometri da casa, per un “temporaneo affiancamento”.

“Il lavoratore di fronte a una scelta del genere – continua il legale – è messo con le spalle al muro per indurlo a un comportamento tale da portarlo al licenziamento. Repoli fin dall’insediamento dell’amministrazione giudiziaria si era sempre comportato in maniera corretta. Un atteggiamento che si evince per tutta la vicenda. Al suo posto (vero motivo del licenziamento) arrivano i fratelli Trapani che non sanno fare nulla e non sanno gestire l’impianto di rifornimento. Gli amministratori giudiziari di tutto si sono occupati, tranne che di garantire il livello minimo di efficienza. Alla fine Repoli è rimasto senza lavoro, mentre la sede di Motor Oil di Caltanissetta, a distanza di tempo, è stata chiusa. Chiediamo pertanto la condanna, così come richiesta dal pm per Provenzano, Santangelo e Saguto, e una provvisionale pari a 20 mila euro per l’ingiusto danno subito”.

(ANSA).

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