Si ferma il mondo della cultura | L'appello: "Servono misure speciali" - Live Sicilia

Si ferma il mondo della cultura | L’appello: “Servono misure speciali”

L'associazione "Articolo Nove - Siciliani per la cultura" chiede che le istituzioni aiutino le imprese culturali

EFFETTI DEL CORONAVIRUS
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PALERMO – Il governo chiude i teatri e gli altri luoghi della cultura e, fra gli operatori del settore c’è chi lancia l’allarme: servono provvedimenti speciali per la cultura e l’impresa culturale in Sicilia. Ieri il presidente del Consiglio dei ministri ha disposto la sospensione, fino al 3 aprile di eventi, convegni e iniziative che prevedono l’affollamento per contrastare la diffusione del Coronavirus. Oggi arriva l’appello dell’associazione Articolo Nove – Siciliani per la cultura: “Non si mettono in discussione le misure restrittive ma ci sembra doveroso che siano previste, come per altre categorie di impresa, misure compensative di cui non vi ancora traccia, tra – prosegue il testo – ambiguità, assordanti silenzi e mezze parole che rivelano una grave assenza di progetto a sostegno del mondo della cultura”.

La lettera diffusa oggi è indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al presidente della Regione Nello Musumeci. Fra i destinatario anche il ministro alla Cultura Dario Franceschini e l’assessore regionale al Turismo Manlio Messina. A firmarla sono la portavoce dell’associazione Fulvia Toscano e con lei l’ex assessore ai beni culturali siciliani Fabio Granata, Michela Bottino, Sebastiano Butera, Andrea Cerra, Tamako Chemi, Valeria Contadino, Giuseppe Di Pasquale, Costanza Messina, Francesco Rovella, Daniele Tranchida.

Di fronte alla decisione di sospendere gli eventi definita “catastrofica” sebbene “inevitabile” l’associazione ha ritenuto così necessario lanciare l’appello per evitare che gli operatori culturali “un popolo spesso silenzioso ma tenace” sia lasciato solo nel tentativo di “fronteggiare una grave battuta d’arresto.”

“In Sicilia, come in Italia – si legge nell’appello -, si sta fermando la straordinaria macchina dei teatri, dagli Stabili a quelli faticosamente resi vivi da associazioni e privati. Si ferma lo spettacolo dal vivo e persino la convegnistica. Tutto si ferma con date indicative, 15 marzo anche per le scuole, 3 aprile per il resto. Ma – continua l’associazione Articolo Nove – servono strategie per fronteggiare la situazione oltre al rinvio delle date.

L’associazione chiede quindi che la Regione e lo stato forniscano una risposta concreta che dovrebbe arrivare in vista della giornata in memoria dell’ex assessore dei Beni culturali Sebastiano Tusa, che dovrebbe celebrarsi il prossimo 10 marzo. “Individuiamo – conclude la lettera – insieme delle misure sostenibili per superare una emergenza, speriamo breve. Dimostriamo ora di avere a cuore quella coraggiosa spinta comunitaria e in avanti che solo la cultura può dare”.

 


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