Da Lascari a Capaci, i nuovi casi| Appello dei sindaci: "State a casa" - Live Sicilia

Da Lascari a Capaci, i nuovi casi| Appello dei sindaci: “State a casa”

Nel Palermitano si registrano altri contagi. "Evitiamo gli spostamenti, è una cosa seria"

CORONAVIRUS
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PALERMO – Aumentano i contagi a Palermo e in provincia, con un secondo caso a Capaci, un contagio a Lascari e un altro medico risultato positivo all’ospedale Cervello. E’ inoltre delle ultime ore, la notizia di un caso sospetto tra uno dei quasi tremila dipendenti del call center Almaviva nella sede di via Cordova.

L’uomo contagiato a Lascari è invece stato ricoverato all’ospedale Cervello, a precisarlo è stato il sindaco, Giuseppe Abbate, che ribadisce: “Evitiamo gli spostamenti, molto dipende da tutti noi. Abbiamo allertato parecchi possibili contatti che si trovano già in auto isolamento. Affrontiamo il problema con ludicità e con fermezza. Chiamate il numero 091 427002 per informazioni e, chiunque abbia avuto contatti con il paziente ricoverato, si attenga scrupolosamente all’isolamento e alla quarantena. Se dovessero comparire sintomi di tipo respiratorio e febbre, bisogna informare il proprio medico curante, oppure il 112 o il 118, restando in autoisolamento nel proprio domicilio anche dai propri familiari”.

Una allerta che si estende a Campofelice di Roccella: l’uomo contagiato a Lascari, un 83enne tornato da pochi giorni dalla Germania, avrebbe infatti partecipato ad un pranzo con alcune persone del paese che si trova a pochi chilometri. E’ così intervenuto anche il sindaco di Campofelice, Michela Taravella, che rivolgendosi ai propri cittadini ha detto: “Risulta che il signore di Lascari abbia avuto contatti, in occasione di un pranzo, con diverse persone, tra cui anche qualcuno di Campofelice, nonostante gli appelli a stare a casa. Voglio a tal fine rassicurare la cittadinanza, che nel pieno rispetto delle norme vigenti e della salute pubblica, in collaborazione con i medici di famiglia e le forze dell’ordine, abbiamo provveduto a mettere in isolamento obbligatorio tutti i soggetti che sono venuti a contatto diretto o indiretto con il soggetto risultato positivo.

In questo momento non esiste la normalità, non esistono le festicciole, gli aperitivi, gli incontri con gli amici ed i parenti. Se riusciamo a mantenere l’isolamento, possiamo sperare di uscire da questa emergenza, senza troppe lacrime. Di questo si tratta, stiamo correndo il rischio di perdere qualcuno di noi, qualche nostro caro, perché più debole o perché sfortunato. E di perderlo in solitudine. Volevo dirvi questo, senza voler ingenerare ansia, ma con sincera preoccupazione. Per il bene che vogliamo a noi stessi, ai nostri cari, alla nostra Comunità, restiamo a casa! E’ una cosa troppo seria”. Appello al quale si unisce nuovamente il sindaco di Capaci, Pietro Puccio, che ieri ha confermato il secondo caso di coronavirus nella borgata: “Si tratta di una donna adulta in buona salute che tornava da un viaggio all’estero, è stata ricoverata. Sono già state individuate le persone con cui ha avuto dei contatti e si è proceduto ad una mappatura dei luoghi frequentati. Ciò conferma che non sono vani tutti gli appelli di questi giorni e tutti gli inviti a rimanere a casa rivolti alla cittadinanza. Inoltre, l’età adulta ma non anziana della persona in questione, dimostra che non è assolutamente vero che il coronavirus colpisce solo le persone vecchie o malate – ha aggiunto il sindaco –. Rivolgiamo ancora una volta un accorato appello a tutta la cittadinanza a rimanere il più possibile a casa e ad attenersi alle norme igieniche e di prudenza comunicate dalle Autorità preposte ed ormai ben note a tutte. Siamo ancora in tempo per evitare ulteriori contagi, ma per fare ciò tutti voi cittadini ci dovete aiutare ad aiutarvi. Tutte le misure sin qui adottate mirano a contenere la diffusione del virus, ma perché esse siano realmente efficaci, lo sforzo maggiore è quello di stare il più possibile a casa. Bisogna tutelare gli anziani, impedendo anche ai bambini ed ai giovani di uscire di casa senza un giustificato motivo; rientrando a casa, da portatori sani asintomatici, essi potrebbero portare all’interno delle mura domestiche il contagio, mettendo in tal modo a rischio la salute dei familiari con gravi patologie o i nonni”.

Nella giornata di ieri è inoltre risultato positivo un secondo medico all’ospedale Cervello di Palermo, si tratta del primario del reparto di ortopedia pediatrica. Nel reparto sono subito state avviate le procedure di sanificazione e i controlli sugli altri sanitari. Pochi giorni fa era risultata positiva anche il primario del pronto soccorso pediatrico dello stesso ospedale. I tamponi eseguiti sul personale sanitario di quel reparto stamane avevano dato esito negativo.


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