PALERMO – L’input è arrivato da Facebook. Un’impresa pubblicizzava la vendita di mascherine. Sono intervenuti i finanzieri della compagnia di Bagheria. La ditta di Casteldaccia, specializzata nella produzione di imbottiture per casse da morto, aveva differenziato il lavoro. Come? Producendo mascherine per Coronavirus. Sui social veniva annunciata l’imminente commercializzazione.
Non hanno fatto in tempo. I finanzieri hanno sequestrato 45 mascherine in cotone e 89 in fase di lavorazione che non servono a difendersi dal contagio. Ed ancora la documentazione per la spedizione di altri 400 pezzi in tutta Italia.
Il titolare e la compagna, che aveva pubblicato gli annunci sui social, sono stati denunciati per frode in commercio.
Non è tutto: sono stati sorpresi tre dipendenti in nero, denunciati anche per la violazione ai divieti di circolazione senza giustificato motivo, imposti dai decreti della presidenza del Consiglio dei ministri.