Primi casi a Salemi e Termini| Un altro contagio a Palermo - Live Sicilia

Primi casi a Salemi e Termini| Un altro contagio a Palermo

Fincantieri: "Positivo il dipendente di una ditta esterna"

CORONAVIRUS
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Primi pazienti positivi al coronavirus a Salemi, in provincia di Trapani e a Termini Imerese, nel Palermitano. Nel primo caso è il sindaco Domenico Venuti a confermare che il tampone è risultato positivo: “Mi è stato comunicato l’esito dall’ospedale di Castelvetrano – dice – e sono subito partiti tutti gli accertamenti per risalire ai contatti avuti dal paziente. Invitiamo la nostra comunità sempre alla calma e a seguire tutte le direttive disposte dal governo”. Il paziente è un 58enne.

A Termini Imerese è invece stato contagiato un uomo di 40 anni. È stato lo stesso commissario straordinario del Comune, Antonio Lo Presti, a confermare l’esito del tampone di Covid19. “L’uomo risultato positivo sta facendo la quarantena a Termini Imerese assieme alla moglie. È un positivo asintomatico. Noi come Comune abbiamo subito istituito la Commissione di Protezione Civile che si occupa dell’emergenza. Non dobbiamo allarmarci, è un’emergenza, dobbiamo stare tutti a casa ed uscire solo per necessità”. Il tampone è stato fatto a Palermo.

Un altro caso anche a Palermo: nella serata di ieri Fincantieri è venuta a conoscenza, tramite un’informativa del responsabile di un’impresa d’appalto che opera all’interno del proprio stabilimento di Palermo, che un proprio dipendente è risultato positivo al test Covid-19. “La direzione di stabilimento, in stretto raccordo con le strutture competenti del territorio, ha immediatamente posto in essere quanto previsto dalle procedure di emergenza appositamente predisposte da Fincantieri per questo tipo di eventualità”. E’ quanto si legge in una nota di Fincantieri. “Individuate le persone che risultano essere state a più stretto contatto con il lavoratore segnalato, che ha operato in cantiere dal 9 al 12 marzo 2020, le stesse sono state invitate a rimanere presso il proprio domicilio. Il loro rientro sarà possibile una volta trascorso il periodo di 14 giorni come previsto dalle indicazioni delle Autorità Sanitarie, aggiunge la nota. Sono state individuate le aree operative, le aree di servizio e le attrezzature da lavoro sulle quali intervenire con procedure mirate di sanificazione, provvedendo contestualmente alla loro segregazione temporanea. Tali interventi, unitamente a quelli precedentemente posti in essere dall’Azienda, non in ultimo la chiusura totale di tutti i suoi stabilimenti in Italia dal 16 al 29 marzo 2020, sono volti alla gestione, alla prevenzione e al contenimento di eventuali casi e rientrano in un più ampio piano di azioni di cui è stata data costante e trasparente informativa, ai lavoratori e ai loro rappresentanti”, conclude la nota.


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