Sindacati in pressing sul governo |"Smart working o esenzione" - Live Sicilia

Sindacati in pressing sul governo |”Smart working o esenzione”

Il caso resta aperto

Coronavirus
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PALERMO – Esentare dal servizio con effetto immediato tutto il personale della Regione siciliana che non può essere impiegato nell’immediato nel lavoro agile, in base alle procedure previste dall’art. 87 del decreto-Legge “Cura Italia”. E’ quanto scrivono in una nota al governatore della Sicilia, Nello Musumeci, le sette sigle sindacali che rappresentano il personale regionale.

La proposta dei sindacati è stata inoltrata “considerate le innumerevoli difficoltà che si stanno riscontrando nell’attivazione dello smart working, da parte di una grande quantità di uffici e nella considerazione che il picco del contagio è previsto per le prossime due settimane. “Si chiede, pertanto, nel rispetto di quanto previsto dai provvedimenti nazionali e regionali a oggi emanati di volere diramare un immediato provvedimento straordinario che dia apposita direttiva a tutta la dirigenza di applicare nell’immediato l’articolo 87, comma 3, del decreto legge ‘Cura Italia’ che prevede espressamente che le amministrazioni possono motivatamente esentare il personale dipendente dal servizio”, si legge nella nota. “Il periodo di esenzione dal servizio costituisce servizio prestato a tutti gli effetti di legge e l’amministrazione non corrisponde l’indennità sostitutiva di mensa, ove prevista”, scrivono Cgil-Fp, Cisl-Fp Uil-Fpl, Cobas/Codir, Dirsi, Sadirs e Ugl-Fna.

Ieri sulla vicenda i sindacati avevano inviato una diffida alla Regione, come anticipato da Livesicilia

Sulla questione interviene anche il Siad-Cisal: “Nel pieno dell’emergenza Coronavirus, i dipendenti della Regione Siciliana vanno tutelati: chiediamo al governatore Musumeci di attivare a tappeto lo smart working, lasciando in ufficio solo il personale strettamente indispensabile. Affidare ai singoli dirigenti questa decisione sta creando il caos e disparità fra dipendenti che sono inaccettabili, specie quando si mette a rischio la loro salute”, dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del sindacato. “I decreti del governo Conte sono molto chiari in proposito – continuano Badagliacca e Lo Curto – L’attività deve svolgersi in smart working per tutti, salvo casi eccezionali in cui è necessaria la presenza fisica, e quando non è possibile attivare lo smart working si può esentare il personale: ci risulta però che in troppi uffici si obblighino i dipendenti alla fruizione delle ferie, aggirando le norme. Una situazione inaccettabile e su cui bisogna subito intervenire”.

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