Cna, ecco cosa serve all'economia| Armao: "Pronti 25 milioni di euro" - Live Sicilia

Cna, ecco cosa serve all’economia| Armao: “Pronti 25 milioni di euro”

Confronto fra la Confederazione e l'assessore all'Economia

CORONAVIRUS
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“Al sistema economico siciliano serve un rapido shock di liquidità, la conversione immediata della spesa dei fondi europei, la velocizzazione dell’Irfis, e la riattivazione della Crias”.

È questo il messaggio avanzato dai vertici di Cna Sicilia nel corso di una videoconferenza con il vice presidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao, al quale è stato sottoposto un pacchetto di misure a sostegno delle imprese, fortemente colpite degli effetti devastanti dell’epidemia del Coronavirus.

Un percorso – è stato subito evidenziato – che non può prescindere da un utilizzo massiccio dei fondi della programmazione 2014/2020, anche in virtù delle aperture della Commissione Europea in ordine al sostegno delle PMI, della tutela dell’occupazione e della dotazione di presidi e strumenti al sistema sanitario”.

La Confederazione ha illustrato un piano di proposte prioritarie, con in testa la necessità di garantire liquidità alle aziende. In particolare è stato posto l’accento sulle dinamiche che riguardano il sistema del credito, ritenuto nodo centrale, alle prese con inevitabili refluenze e tensioni connesse alla drammatica situazione del momento, tenuto conto delle scadenze e degli impegni in capo alle migliaia di imprese siciliane. Le richieste primarie, messe sul Tavolo dalla Cna, riguardano; finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto per supportare un mondo produttivo che non potrà avere rating coerenti con l’attuale merito creditizio bancario. Una condizione nella quale, in aprile, potrebbe trovarsi più del 50% delle PMI siciliane”.

Il vice presidente, Gaetano Armao, ha assicurato l’impegno della Regione rispetto all’emergenza economica indotta dall’avanzata del contagio del virus. “Nell’immediato è già pronta ad essere varata – ha annunciato l’assessore regionale all’Economia – la misura che stanzia 25 milioni di euro sui tranched cover (garanzia di portafoglio) al fine di consentire proprio una più agevole fruizione di linee di credito e di capitale circolante alle PMI in crisi di liquidità. Inoltre – ha assicurato Armao – il governo Musumeci ha deciso di mettere a disposizione 30 milioni di euro, non facendo gravare a carico dell’impresa nessun onere in termini di interessi e spese di istruttoria per i finanziamenti. Un meccanismo che, attraverso il “Fondo Sicilia”, gestito dall’Irfis, consentirà di immettere 600 milioni di euro di liquidità nel circuito destinato alle imprese siciliane”.

Ciascuna azienda potrà chiedere un credito di esercizio per un importo massimo di 100mila euro per un periodo di 15 mesi, di cui almeno tre di pre-ammortamento. “Si tratta di una misura, preceduta dalla moratoria sugli interessi – ha sottolineato Armao – che serve a ridare ossigeno al nostro tessuto produttivo”. A proposito di moratoria, la Regione, a seguito del recepimento dell’accordo stipulato da Abi Sicilia e dalle Associazioni imprenditoriali, ha previsto l’estensione anche per gli enti regionali Irfis, Ircac e Crias relativamente ai mutui e contratti finanziamento.

E in tema di Crias, la Cna è stata puntuale e determinata nel ribadire la necessità della deroga degli adempimenti previsti dal decreto legislativo 118 del 2011 e, visto il momento di grande difficoltà, di procedere anche a rimpinguare la dotazione del fondo di rotazione al fine di favorire l’accesso al credito agevolato da parte delle imprese artigiane. Oggi ci sono istanze per quasi 15 milioni di euro bloccate. Armao, che ha raccolto la richiesta, ha poi puntualizzato come “il governo siciliano sarà al fianco delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie in questo momento drammatico”. E ha assicurato anche il massimo impegno rispetto alla macchina amministrativa regionale: “Saranno dimezzati i tempi – ha detto – nella definizione delle procedere in modo da dare risposte immediate e concrete al territorio”.

Un altro punto sensibile, finito sotto la lente di ingrandimento del “confronto a distanza”, è stato quello della prassi consolidata degli assegni post datati, per la quale – ha sottolineato il vice presidente – “ci siamo già adoperati affinché in sede di conversione del decreto “Cura Italia” si introduca un emendamento che abbia gli effetti di una sorta di sanatoria a termine. In buona sostanza va evitato che questi assegni possano essere protestati con tutte le conseguenze negative del caso”.

E Cna Costruzioni Sicilia esprime, infine, apprezzamento all’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, che mercoledì 25 sarà presente in videoconferenza con i vertici della Confederazione, per le misure adottate finalizzate a contrastare l’emergenza da Covid-19. In particolare si fa riferimento alla circolare n. 2385 del 13 marzo con la quale si invitano le Pubbliche Amministrazioni a far fronte ai pagamenti alle imprese dei lavori già eseguiti, consentendo la variazione delle previsioni dei limiti di importo contenuti nei contratti e/o capitolati, invitando gli stessi a far emettere gli stati di avanzamento ed i certificati di pagamento. Invitiamo le altre strutture pubbliche operanti nel territorio regionale ad adottare le stesse procedure, verificando in particolar modo le procedure amministrative bloccate e propedeutiche alla messa in liquidazione dei lavori già contabilizzati”.

 

 

 

 

 

 

 


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