“La diocesi ha pensato di venire incontro a una necessità che era quella di dove collocare le persone che morivano”. Questo è il racconto, pubblicato sul ‘Corriere della Sera’, di don Mario, il parroco di Seriate, comune della Bergamasca, che ha aperto le porte della sua chiesa per accogliere le bare di alcune delle vittime dell’epidemia di coronavirus nella Val Seriana. “C’è sembrato bello. È come dire che una comunità si prende cura, fa una carezza di accoglienza e di preghiera in un momento come questo. Per noi è come se fossero già nella casa del Padre. Certo, viene da chiedersi dove sia il Signore”.
Il grido di don Mario | “Dove sei Signore?”
L'esercito porta via le bare delle vittime del Coronavirus (archivio)
Quelle bare in chiesa.
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