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Sicilia, i dati provincia per provincia | Conte: “Nessuno sarà lasciato solo”

Il nuovo bollettino della Regione. Ecco i dati. Covid procede alla solita velocità.

Coronavirus
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La Regione stanzia cento milioni di euro per aiutare le famiglie in difficoltà, visto che il Coronavirus non è soltanto una emergenza sanitaria, ma incide pesantemente dal punto di vista economico. Il provvedimento è stato preso dalla giunta convocata stamani dal presidente della Regione Nello Musumeci. I soldi andranno ai Comuni che poi li assegneranno alle famiglie più povere. La giornata di oggi ha registrato la prima vittima in provincia di Ragusa, un uomo di settantun anni. I nuovi dati confermano che l’avanzata del Coronavirus è stabile ma contenuta. Di seguito tutte le notizie.

DIRETTA

19.45. Conferenza stampa del premier Giuseppe Conte. “Lo Stato c’è – ha detto il presidente del Consiglio -. Sappiamo che ci sono tante persone che soffrono, c’è chi addirittura ha difficoltà a comprare generi alimentari. Ho firmato Dpcm e giriamo 4,3 miliardi ai Comuni e aggiungiamo 400 milioni con ordinanza della Protezione civile con il vincolo di utilizzare queste somme per le persone che non hanno i soldi per fare la spesa. Nessuno sarà lasciato solo”.

19.28.  E’ stato ricoverato nell’ospedale di Enna don Silvio Rotondo, il presidente dell’Istituto ricerca e cura a carattere scientifico ‘Oasi Maria Santissima’ di Troina. Nell’Irccs sono risultati positivi al Covid-19 70 persone: 45 ospiti della struttura che assiste disabili mentali gravi e 25 operatori. Oggi all’Oasi di Troina si sono recati tre ufficiale medico dell’esercito, inviati dal ministero della Difesa, per un sopralluogo della situazione. (ANSA)

19.26. Un uomo di 73 anni, con patologie pregresse, è deceduto oggi al ‘Covid Hospital’ di Partinico per insufficienza respiratoria. Il paziente era risultato positivo al test per il Covid-19. Attualmente nel nosocomio di Partinico sono ricoverate 21 persone. Cinque pazienti, tra cui una donna di 92 anni, sono clinicamente guariti ed in corso di dimissioni. (ANSA).

18.23.  Tre donne di 90, 89 e 85 anni anni, tutte con patologie pregresse, sono decedute nel Policlinico Gaetano Martino di Messina per insufficienza cardiorespiratoria. Le pazienti erano risultate positive al Covid-19. L’Azienda ha avvertito i familiari ed espresso loro la proprio vicinanza. Dall’inizio dell’emergenza sono complessivamente 11 i pazienti affetti da coronavirus deceduti nell’ospedale. Nel Messinese le vittime sono complessivamente 14. (ANSA).

17.36. Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi 28 marzo. Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 13.096. Di questi sono risultati positivi 1.359 (+99 rispetto a ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.242 persone (+74). Sono ricoverati 512 pazienti (+12 rispetto a ieri), di cui 71 in terapia intensiva (-4), mentre 730 (+62) sono in isolamento domiciliare, 60 guariti (+7) e 57 deceduti (+18, ma riferito agli ultimi due giorni).

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi 28 marzo. Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 13.096. Di questi sono risultati positivi 1.359 (+99 rispetto a ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.242 persone (+74).

Sono ricoverati 512 pazienti (+12 rispetto a ieri), di cui 71 in terapia intensiva (-4), mentre 730 (+62) sono in isolamento domiciliare, 60 guariti (+7) e 57 deceduti (+18, ma riferito agli ultimi due giorni).

Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 17 di oggi (sabato 28 marzo), così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 55 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 50 (19, 3, 4); Catania, 350 (127, 16, 21); Enna, 158 (92, 1, 9); Messina, 262 (133, 3, 14); Palermo, 213 (80, 14, 5); Ragusa, 29 (9, 3, 0); Siracusa, 64 (26, 18, 2); Trapani, 61 (26, 0, 1).

16.45.  Sono stati necessari tre tamponi per accertare la positività al Coronavirus di un bimbo di Marsala di tre anni ricoverato all’ospedale Di Cristina di Palermo. Adesso i tamponi saranno eseguiti anche a due infermieri e un medico del reparto di Cardiologica pediatrica entrati in contatto con lui. Secondo quanto ricostruito il paziente era arrivato mercoledì mattina dalla provincia di Trapani ed era entrato al Di Cristina. Prima una visita generale, poi l’esame radiologico e il passaggio nel reparto di Malattie infettive pediatriche in attesa dei risultati del test per Covid-19 analizzato al Policlinico: esito negativo e ricovero nel reparto di Cardiologia. Le sue condizioni sembrerebbero essere discrete ma sarà tenuto sotto costante osservazione per verificare l’evoluzione del quadro clinico. Una volta ricostruiti i vari passaggi e spostamenti la direzione ha disposto i necessari interventi di sanificazione. Il timore fra il personale, però, è che i contatti siano stati di più e anche con altri piccoli pazienti. Quello arrivato da Marsala è il quarto giovanissimo paziente Covid-19 a Palermo. (ANSA).

Positivo bimbo di tre anni

15.44. C’è la prima vittima di coronavirus in provincia di Ragusa. E’ un paziente di 71 anni ricoverato da alcuni giorni nella divisione di ‘Malattie infettive’ dell’ospedale ‘Maggiore’ di Modica e che proprio ieri era stato trasferito in Terapia intensiva a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni. Al momento i ricoverati sono 8, compresa la donna di Pavia le cui condizioni sono stabili, seppure gravi. Restano 8 i pazienti ricoverati, mentre, 4 sono guariti e sono 28 i positivi. L’Asp Ragusa comunica che lunedì, secondo le indicazioni dell’Assessorato Regionale della Salute, avranno inizio i prelievi dei tamponi alle persone in isolamento nella provincia.(ANSA).

Il primo morto in provincia di Ragusa

15.21  La Regione stanzia cento milioni di euro per aiutare le famiglie in difficoltà. Il provvedimento è stato preso dalla giunta convocata stamani dal presidente della Regione Nello Musumeci. I soldi andranno ai Comuni che poi li assegneranno alle famiglie più povere.

I soldi andranno in più tranche ai Comuni che poi li assegneranno alle famiglie più disagiate.

13.32.  E’ stata trasferita in rianimazione dalla divisione Malattie infettive dell’ospedale Maggiore di Modica la 73enne partita da Pavia domenica scorsa e che ha raggiunto la città ragusana volando da Milano a Catania con scalo a Roma e poi arrivata in taxi a casa sua. Le sue condizioni si sono aggravate e si è reso necessario il suo trasferimento in Rianimazione. Sulla sua vicenda balzata alla cronaca dopo il video-messaggio su Fb del sindaco di Modica Ignazio Abbate che l’ha accusata di aver violato la quarantena, arriva anche la precisazione del direttore regionale degli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera-Servizi assistenza sanitaria naviganti (Usmaf-Sasn), Claudio Pulvirenti: “All’arrivo all’aeroporto di Catania di domenica scorsa, la signora non presentava né linee di febbre, ne ha riferito di stare male al personale dell’aeroporto addetto ai controlli sanitari”. Anche i figli in risposta al sindaco Abbate hanno affermato che “la loro mamma non era affatto in quarantena a Pavia”. Per fare luce su questa vicenda intanto la Procura di Ragusa ha aperto un fascicolo. (ANSA).

12.52. Lunghe code agli ingressi dei supermercati in molte città della Sicilia. Per la seconda domenica dalla firma dell’ordinanza del governatore Nello Musumeci, i negozi di alimentari domani saranno chiusi, la gente fin da stamattina si è messa in fila per fare la spesa nei supermercati. Dalla stazione centrale di Palermo al Lidl, la fila è lunga mezzo chilometro: le persone indossano le mascherine e mantengono la distanza di sicurezza di almeno un metro. Nei negozi si entra poco alla volta, i commessi fanno rispettare i turni. Nei centri commerciali più grossi stazionano polizia e carabinieri: dopo che due giorni fa c’è stato un tentativo di assalto in un supermercato a Palermo sono state rafforzate le misure di sicurezza agli ingressi dei market più frequentati. (ANSA)

Code nei supermercati

12.15. Un medico del pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa è risultato positivo al test del Covid-19. E’ il quarto fino ad ora all’interno della struttura ospedaliera. L’Asp ha avviato i controlli sugli altri medici e sugli infermieri del reparto entrati in contatto con lui. Dieci giorni fa nel reparto di cardiologia dell’Umberto I erano risultati positivi al coronavirus quattro sanitari, tra medici ed infermieri. Bisognerà capire quali contatti abbia avuto il medico, che è stato posto in quarantena, con persone che nei giorni scorsi si sono recate al pronto soccorso. (ANSA)

11.44. A Porto Empedocle, sulla costa Agrigentina, una donna sola in casa, con problemi di deambulazione, non sapendo come poter andare a comprare i farmaci necessari, ha deciso di chiedere aiuto al 112 e il comandante della locale Stazione ha preso i medicinali in farmacia e li ha consegnati personalmente. E’ uno dei casi di solitudine delle persone costretti a casa per fare fronte all’emergenza Coronavirus a cui fanno anche fronte i militari dell’Arma del comando provinciale di Agrigento. A Favara, una donna anziana, sola nella sua abitazione, si è ritrovata la casa allagata per la rottura di tubo dell’acqua. Dopo una telefonata ai carabinieri sul posto è arrivata una pattuglia che ha interrotto l’erogazione dell’acqua aiutando la donna ad eliminare il grosso dell’allagamento e ha chiamato un tecnico per la riparazione.

Solo in casa. Arrivano i carabinieri

11.34.  L’Asp di Palermo ha attivato una serie di servizi che consentono agli utenti di raggiungere gli specialisti dell’Azienda per telefono o posta elettronica in quanto l’emergenza coronavirus e le misure adottate per il contenimento dell’infezione impongono nuove modalità per soddisfare i bisogni di salute dell’utenza.

I servizi dell’Asp

10.42. Sono numerose le attestazioni di solidarietà per i servizi sanitari che si stanno registrando in questi giorni. La Direzione strategica dell’Asp di Catania ringrazia “per la sensibilità espressa e la concreta attenzione agli operatori, quanti – enti, cittadini e imprese – hanno messo a disposizione o donato dei dispositivi di protezione per il personale. “I dispositivi donati sono tutti corredati dalle relative certificazioni e rappresentano presidio di tutela per gli operatori e per i pazienti assistiti – spiega il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Antonino Rapisarda -. In mancanza delle certificazioni obbligatorie per legge nessun dispositivo potrà essere acquisito. Tanto più le mascherine prodotte in casa o prive dei requisiti”. Il Consorzio di bonifica Ragusa ha messo a disposizione: 800 tute monouso per rischio biologico e 70 copricalzari monouso; dal Consorzio di Bonifica Catania 100 tute monouso per rischio biologico; da Biomedical Analisi 200 mascherine FFP2 e 15 tute monouso per rischio biologico; dal centro commerciale Edile srl, 25 facciali filtranti monouso FFP3 e 60 tute monouso per rischio biologico; da Soroptimist International d’Italia – Club di Niscemi 100 mascherine; dal Consorzio Agrario For Agri 40 tute monouso per rischio biologico e 20 occhiali con protezione laterale; da GS Art srl 75 tute Tyvek, 30 tute Tuc e 1000 guanti; da Simemi – Ugo Valle srl 290 facciali filtranti monouso FFP3 e 295 tute monouso per rischio biologico.

Catania, l’Asp ringrazia

10.38. Garantire interventi economici a sostegno delle imprese e di tutte quelle persone che a causa dell’emergenza coronavirus si trovano in uno stato di indigenza. Questa la delibera varata dalla giunta comunale di Salemi (Tp) che chiede il riconoscimento dello stato di calamità. Tra le richieste del comune, trasmesse allo Stato e alla Regione “ciascuno per i propri ambiti di intervento”, l’applicazione di “istituti e strumenti di garanzia e sostegno per prestiti e mutui” contratti da privati e aziende. “Nessuno sia lasciato solo – afferma il sindaco, Domenico Venuti -. Accanto al contenimento puntuale e rigoroso dell’emergenza epidemiologica riscontrata in città bisogna far partire un’azione altrettanto energica di contrasto alla crisi economica che purtroppo è già in atto. Serve unità d’intenti da parte di Stato e Regione, ma serve anche celerità nelle decisioni in favore delle popolazioni più colpite dal virus”. Dal Comune anche la richiesta di “azzeramento”, per tutta la durata della fase emergenziale, dei costi delle utenze dei servizi pubblici per le attività e i professionisti fermati dalle disposizioni governative di contrasto al Covid-19: lo stesso provvedimento viene chiesto per le persone fisiche residenti a Salemi con redditi inferiori alla soglia di povertà calcolata dall’Istat, per i disoccupati e per chi vedrà il proprio reddito abbassarsi perché derivante “esclusivamente” da proventi di attività economiche sospese a causa dell’emergenza. La Giunta, inoltre, chiede per il Comune, le aziende, e i professionisti “di ogni comparto economico-produttivo” benefici, contributi e agevolazioni, oltre che “il differimento dei termini” e il “sostegno” riguardo agli interessi su mutui, prestiti e finanziamenti, ma anche “facilitazioni e garanzie per l’accesso a fondi e finanziamenti statali, regionali e comunitari”.

Salemi chiede aiuto

10.35. “I soldi stanziati dal governo vanno spesi subito. E vanno messi in tasca immediatamente a chi ne ha bisogno. Non si può attendere. Il Papa ha detto: “Si comincia a vedere gente che ha fame”. E l’amico e ministro Peppe Provenzano ha ammonito: “Il Sud può esplodere”. Ci vogliono provvedimenti urgenti sbarazzandoci di vecchi impedimenti burocratici. Buoni spesa, accordi tra Regioni, Comuni e punti di vendita, apertura di mense pubbliche, cucine da campo. Di questo stiamo parlando. C’è una fretta tremenda. Agiamo, senza panico ma non c’è da perder tempo”. Così sui social network l’eurodeputato e vicepresidente della Commissione Libe, Pietro Bartolo.


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