Paura fra i detenuti, i penalisti:| "Domiciliari e libertà anticipata" - Live Sicilia

Paura fra i detenuti, i penalisti:| “Domiciliari e libertà anticipata”

Il carcere Alberto Lorusso di Palermo

Reclamo dei carcerati in alta sicurezza. Le proposte della Camera penale di Palermo

PALERMO – I detenuti in “alta sicurezza” scrivono al direttore del carcere Pagliarelli di Palermo. Chiedono il rispetto del loro diritto alla salute e al contempo protestano per le restrizioni dei colloqui con i familiari imposti per l’emergenza Coronavirus.

La Camera penale di Palermo fa propria la richiesta dei detenuti e avanza delle proposte. Secondo i penalisti, servono misure contro il sovraffollamento delle carceri “al fine di prevenire ed evitare una massiva diffusione del contagio”. I provvedimenti adottati finora dal governo vengono bollati come “totalmente inadeguati, anzi addirittura paradossali (come la subordinazione della detenzione domiciliare all’applicazione di braccialetti elettronici, notoriamente non disponibili)”.

La Camera penale invoca il “senso di responsabilità e di umanità nei confronti della popolazione detenuta, degli agenti di custodia e di tutte le persone che operano nelle carceri” da parte del Parlamento.

Ecco le proposte per contrastare il sovraffollamento: detenzione domiciliare, indipendentemente dalla disponibilità del braccialetto elettronico, per residui di pena inferiori a 2 anni; sospensione fino al 30 giugno della emissione degli ordini di carcerazione di pene fino a 4 anni divenute definitive: liberazione anticipata speciale, di 75 giorni a semestre, per buona condotta e l’estensione da 45 a 75 giorni per i semestri già oggetto di concessione; concessione di licenze speciali di 75 giorni ai detenuti semiliberi.

Ed ancora, per i detenuti in attesa di giudizio, che rappresentano oltre un terzo della popolazione carceraria e che sono presunti innocenti dalla Costituzione, la Camera penale chiede “l’attribuzione al giudice competente di un termine di 5 giorni per riesaminare la situazione cautelare in funzione della concessione degli arresti domiciliari, tenendo in considerazione il pericolo alla loro salute in rapporto alla caratteristica di extrema ratio della detenzione cautelare”.

Per chi è in carcere servono tamponi a tappeto, potenziamento dei colloqui dei detenuti al telefono o in via telematica, potenziamento dei servizi igienici e sanitari.


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