Il contagio sta rallentando| A maggio la "fase due" - Live Sicilia

Il contagio sta rallentando| A maggio la “fase due”

La sintesi della giornata del 7 aprile.

Coronavirus
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I nuovi casi di Coronavirus in Italia crescono a passo sempre più lento. E in Sicilia sono ormai “solo” una cinquantina al giorno (qui il bollettino). Le misure di contenimento stanno funzionando e adesso il dibattito è sempre più orientato alla partenza della “fase due”, quella di una graduale riapertura del Paese. La data in cui gli italiani potranno uscire da casa potrebbe essere quella del 4 maggio, secondo quanto scrive il Corriere della sera. Ovviamente questa al momento è solo un’ipotesi. Si tratterà di una riapertura graduale ma sempre con il rispetto della distanza sociale, il divieto di assembramento e possibilmente indossando la mascherina nei luoghi pubblici. La riapertura non riguarderà tutti i tipi di attività, per alcune si dovrà aspettare ancora.

Intanto, in Sicilia anche oggi il bollettino è stato incoraggiante. L’Isola si conferma la regione italiana con il più basso tasso di contagi accertati in rapporto alla popolazione. Ma certo non è il momento di abbassare la guardia. E in vista di Pasqua e Pasquetta (e del “rischio scampagnate”), il presidente della Regione Nello Musumeci chiede controlli più serrati.

Sul fronte economico, ieri sera il governo ha annunciato l’atteso nuovo decreto che stanzia 400 miliardi di garanzie pubbliche per i prestiti alle aziende. Una misura che dovrebbe assicurare in tempi ragionevoli una iniezione di liquidità con tassi agevolati, prossimi allo zero. Si attende la pubblicazione del decreto per leggere nero su bianco le altre misure. Intanto, però, le imprese lanciano quotidiane grida di dolore, come quella odierna della Confindustria siciliana che lamenta i ritardi dei pagamenti (qui l’articolo) della Regione alle aziende creditrici. Quella stessa Regione che sta preparando una finanziaria d’emergenza per dare sostegno a imprese e famiglie. La giunta è riunita da stamattina in una seduta fiume che partorirà la manovra.

Nel mondo la pandemia continua a mietere vittime. Diventa più drammatica la situazione nel Regno Unito. Ieri sera si è appreso ufficialmente che il primo ministro Boris Johnson è ricoverato in terapia intensiva, le sue funzioni sono svolte dal ministro degli Esteri. Chi invece sta meglio è Guido Bertolaso, dimesso dall’ospedale San Raffaele, dove era ricoverato da due settimane.

 


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