Migranti e sbarchi in Sicilia| "Saranno trasferiti su nave Gnv" - Live Sicilia

Migranti e sbarchi in Sicilia| “Saranno trasferiti su nave Gnv”

Cento migranti a Pozzallo, in 156 invece soccorsi da Alan Kurdi

CORONAVIRUS
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Un’altra drammatica giornata sul fronte degli sbarchi ieri. Riprendono le partenze dalla Libia di migranti diretti in Italia, nonostante il coronavirus, e si è registrato il naufragio di un’imbarcazione con decine di persone a bordo, mentre un gommone con un centinaio di immigrati è riuscito a giungere in autonomia a Pozzallo. Tutto questo quando il governo, che ha chiuso i porti poichè “non sicuri” proprio a causa della situazione sanitaria, ha disposto la quarantena su una nave – ancora da individuare – per i 156 soccorsi dalla Alan Kurdi, l’imbarcazione della Ong tedesca Sea Eye. Proprio per garantire la sorveglianza sanitaria ai migranti che dovessero sbarcare in Italia, l’esecutivo ha affidato alla Protezione civile – ha spiegato il capo del Dipartimento, Angelo Borrelli – il compito di “creare strutture o aree sulla terraferma oppure navi dove poterli ricoverare”.

La notizia del naufragio è stata data da Sea Watch, che aveva chiesto l’intervento del Commissario europeo per i diritti umani dopo aver raccolto da Alarm Phone, il servizio telefonico per i migranti in difficoltà, la segnalazione di quattro imbarcazioni alla deriva tra Malta e la Libia. A bordo, circa 260 persone: 72 su un barcone, 47, 55 e 85 sugli altri. L’Ong ha quindi spiegato che l’agenzia europea Frontex ha oggi segnalato i quattro barconi in mare, di cui uno capovolto con naufraghi in mare: non si conosce, al momento, il numero delle vittime.

“Lasciati morire soli nel giorno di Pasqua da un’Europa che parla a vuoto di solidarietà verso le persone che soffrono”: questo il commento di Sea Watch. A Pozzallo (Ragusa) sono invece approdati senza problemi 101 migranti, tra cui molti minori. Stanno tutti bene e – dopo i controlli medici, che non hanno riscontrato criticità – sono stati trasferiti nell’ex centro di sperimentazione agricola della Regione siciliana, tra Comiso e Ragusa, dove passeranno la quarantena. L’hotspot di Pozzallo è attualmente off limits: ospita infatti un quindicenne egiziano in isolamento perché positivo al coronavirus. Per quanto riguarda, invece, i 156 migranti soccorsi dalla Alan Kurdi, questi non sbarcheranno in un porto italiano, ma verrà individuata – con il supporto della Guardia costiera – una nave sulla quale saranno trasferiti nelle prossime ore per la quarantena ed i controlli della Croce Rossa italiana e delle autorità sanitarie locali. Lo prevede un provvedimento firmato dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, su richiesta della ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli. La nave della ong tedesca Sea Eye si trova al largo delle coste occidentali della Sicilia, con tutta “l’assistenza umanitaria necessaria”, fanno sapere fonti del Viminale, secondo cui sono in corso “contatti continui” con la Germania che ha “manifestato la concreta disponibilità ad una ricollocazione dei migranti al termine del periodo di quarantena”. “Italiani chiusi in casa, immigrati già arrivati in Sicilia col virus e, anche oggi, clandestini liberi di sbarcare. Basta!”, tuona il leader della Lega Matteo Salvini, aggiungendo che “i trafficanti di esseri umani si fregano le mani per il business che prosegue indisturbato. Assurdo”. Sulla stessa lunghezza d’onda il commento di Maurizio Gasparri, Forza Italia: “Gli italiani giustamente non si devono muovere, ma i clandestini possono sbarcare in Italia. Basta sbarchi”.

“Una nave per la quarantena degli immigrati, capace di ospitare fino a 488 persone. L’abbiamo trovata: è la Motonave Azzurra della compagnia Gnv, dotata di protocollo sanitario per l’assistenza a bordo di casi di Covid-19 positivi, idonea quindi a garantire le condizioni sanitarie necessarie alla quarantena di sospetti contagi ed attrezzata anche per preparare i pasti giornalieri. Ecco la nostra soluzione, presidente Conte, non ci sono più alibi. Basta solo sottoscrivere il contratto. Ed è un compito del governo nazionale”. Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo il caso della nave Alan Kurdi. “Non c’è più motivo – prosegue il governatore – di scaricare sulle strutture della Sicilia il peso organizzativo di collocare centinaia di persone immigrate, pronte a sbarcare nei prossimi giorni sulle coste siciliane, vittime di spregiudicati venditori di carne umana. La Sicilia non vuole vivere col Coronavirus la stessa drammatica esperienza della Lombardia: la gente ha paura, i sindaci hanno civilmente lanciato l’allarme, come faccio io da tre giorni. Evitiamo altra tensione sociale. I migranti che rischiano di annegare vanno soccorsi e messi in quarantena. Ma lo si faccia su una nave in rada. E anche presto”.

Aggiornamento 14.21 – In merito al “presunto naufragio di un gommone con migranti a bordo, reso noto ieri dall’ong SeaWatch, la Guardia costiera sottolinea che “dalle immagini trasmesse non si rileva la presenza di corpi, relitti o oggetti galleggianti in mare, nelle vicinanze del gommone ne’ nell’area circostante, che possano far pensare ad recente naufragio”. Il mezzo ripreso da un velivolo Frontex e segnalato quale pericolo per la navigazione, spiega la Guardia costiera, “era un gommone alla deriva, in area SAR libica, senza motore, verosimilmente oggetto, nei giorni scorsi, di un intervento di soccorso avvenuto da parte delle competenti autorità libiche, che hanno successivamente lasciato il natante vuoto alla deriva, traendo in salvo i migranti che si trovavano a bordo”.

Dovrebbero essere trasferiti su una nave della Gnv appositamente attrezzata per trascorrere il periodo di quarantena i 156 migranti a bordo della nave della Alan Kurdi soccorsi nei giorni scorsi nel Mediterraneo. La nave della Ong si trova già al largo delle coste trapanesi in attesa del trasbordo, dopo che ieri il capo della Protezione Civile Angelo Borelli aveva firmato il provvedimento di quarantena in mare, su richiesta della ministra delle infrastrutture Paola De Micheli, e il Governatore della Sicilia Nello Musumeci aveva messo a disposizione la motonave “Azzurra” della Gnv. Lo conferma il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che è in contatto con il capo missione della Ong tedesca Jan Sibbecck, “Il governo italiano – dice Orlando – ha finalmente accolto la proposta che in tanti abbiamo rivolto per mettere in quarantena i migranti salvati dalla Alan Kurdi su una nave a largo del porto di Trapani. Possono così essere messi in sicurezza siciliani e migranti”. “E’ un atto di umanità e di rispetto delle convenzioni internazionali – sottolinea il sindaco di Palermo – in un tempo di emergenza nel quale forte è l’esigenza di rispettare il diritto alla vita e alla salute di tutti”.


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