PALERMO – Incidente stradale nella tarda serata a Palermo. Nello scontro avvenuto in via Duca della Verdura sono rimaste coinvolte un’Alfa 156 e un’ambulanza del 118: quest’ultima – che era in emergenza per un intervento in città – è uscita fuori strada, poi è finita contro la vetrina di un negozio d’abbigliamento che si trova all’angolo con via Marchese di Villabianca.
L’impatto è stato violentissimo, al punto da mettere in allarme i residenti della zona tra le vie Notarbartolo e Libertà, in cui, come nel resto della città, le strade sono deserte in seguito alle misure restrittive per l’emergenza Covid-19. Sul posto sono arrivati nel giro di pochi minuti i vigili del fuoco, i colleghi dei sanitari del 118 coinvolti e le pattuglie della polizia municipale. In base ai primi rilievi uno dei due mezzi non avrebbe rispettato la precedenza all’incrocio.
I feriti sono in tutto quattro: l’uomo che guidava l’auto e i tre passeggeri dell’ambulanza. L’autista del mezzo di soccorso è stato estratto dall’abitacolo dai vigili del fuoco, ha riportato le ferite più gravi ed è stato trasportato all’ospedale di Villa Sofia e ricoverato al Trauma center. Meno preoccupanti le condizioni delle altre tre persone soccorse. Sul luogo dell’incidente sono in corso i rilievi per ricostruire con esattezza la dinamica.
L’autista è stato ricoverato al trauma center di Villa Sofia
Solidarietà ed affetto fraterno a tutti gli Operatori del 118.
Un augurio di pronta guarigione al Cittadino coinvolto nel grave incidente.
Ma quale precedenza? Li è in funzione un bel semaforo. Uno dei due è passato con il rosso. Il problema delle strade deserte è la guida spericolata dei novelli piloti di formula 0
Auguri di una pronta guarigione al collega del 118.
Dico a tutti gli autisti :”guidate sempre con prudenza anche se in codice rosso. Dobbiamo sempre e comunque rispettare il codice della strada”.
In bocca al lupo Fabrizio faccio il tifo per te
Immagino che chi guidava l’auto avesse l’autocertificazione per potere circolare visto che la maggior parte di noi è costretta ai domiciliari.