Finanziaria, il Terzo settore: | "Niente per volontari e disabili" - Live Sicilia

Finanziaria, il Terzo settore: | “Niente per volontari e disabili”

Il presidente Di Natale: "Il governo non ha una visione. Nulla per il mondo della solidarietà".

LA MANOVRA
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“Era difficile attendersi cose diverse da un governo che in questi giorni di emergenza non ha ritenuto di ascoltare la voce di chi, sul campo, ha lavorato per garantire servizi, relazioni, dando senso, valore e significato alla parola solidarietà. Ma è sempre doloroso scoprire, nel giorno in cui viene resa pubblica la manovra economica del Governo Musumeci ha approntato, che nulla è stato previsto per il terzo settore”. Si legge in un una nota del presidente del Forum del terzo settore della Sicilia, Pippo Di Natale.

“Avevamo chiesto – prosegue – la creazione di un fondo per sostenere il mondo associativo e gli enti di terzo settore ad affrontare il dopo, consapevoli che la coesione sociale, la crescita e lo sviluppo passano dalla valorizzazione del capitale sociale ma, evidentemente, si è ritenuto che distribuire qualche euro (perché di questo si tratta) non solo è più facile ma anche più fruttuoso dal punto dell’immagine e, forse, da un ritorno elettorale. Avevamo chiesto che il capitolo relativo alle assicurazioni dei volontari venisse rifinanziato ma nemmeno questo è stato fatto”.

E le critiche sono anche altre: “Non una sola volta leggendo il testo si rinviene un intervento a favore delle persone con disabilità e alle loro famiglie, mai una volta si ritrovano le parole anziani, minori, immigrati, senza dimora. Caro Presidente – continua Di Natale – la società siciliana è anche questa. Abbiamo più volte ripetuto che questi duri giorni potessero rappresentare l’occasione per ripensare al welfare nella nostra regione, per costruire un welfare inclusivo e di comunità ma, evidentemente, non si è voluto scommettere sul futuro della nostra terra che paga, purtroppo e duole constatare, il fio di una classe dirigente non all’altezza della sfida cui è stata chiamata”. 

“Ci saremmo attesi – si legge sempre nella nota – investimenti che puntassero alla qualità e all’offerta dei servizi sanitari, messi a dura prova dall’emergenza. Ci saremmo attesi una manovra economica che avesse una visione e non lasciasse tutto come prima solo con un poco di soldi in più. Quando questa nottata finirà, vi renderete conto che per ricostruire i soldi sono importanti ma da soli non sono sufficienti perché il vero investimento si fa sulle persone, sulle loro relazioni, sulle loro emozioni, sulle loro passioni delle quali terzo settore è grande parte. Ed è quello – conclude Di Natale – che non avete saputo, non avete voluto fare”.


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