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Palermo, inclusione sociale| Via libera al regolamento

Sala delle Lapidi approva il primo atto "da casa"

CONSIGLIO COMUNALE
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PALERMO – Il consiglio comunale di Palermo approva il nuovo regolamento sull’inclusione sociale: un atto che da mesi giaceva a Sala delle Lapidi, provocando la protesta silenziosa dell’assessore al ramo Giuseppe Mattina, e a cui il Coronavirus ha dato un’immediata accelerazione. Si tratta infatti del primo provvedimento discusso ed esistato in modalità “agile”.

“Uno strumento che, snellendo inutili lungaggini burocratiche, permette di dare risposte certe e rapide ai soggetti più fragili e in condizione di marginalità, ponendo al centro la persona e il suo progetto di vita – dicono i consiglieri M5s Antonino Randazzo, Viviana Lo Monaco e Concetta Amella – Il nostro voto favorevole sui 34 articoli, nell’immediato, consentirà l’utilizzo delle somme già stanziate e attualmente nella disponibilità delle casse comunali, ma va anche nella direzione di facilitare l’attività di progettazione per poter contare, anche nei prossimi anni, su fondi extracomunali a tutto vantaggio delle persone e dei nuclei familiari economicamente e socialmente svantaggiati. Il Movimento 5 Stelle ha sin da subito sostenuto la battaglia per l’approvazione in tempi rapidi di uno strumento fondamentale per la città di Palermo, che oggi più che mai diventa un segnale di attenzione importante alla luce del momento drammatico che stiamo vivendo a causa della crisi epidemiologica covid-19″.

“Con questo regolamento – dicono i consiglieri di Forza Italia Giulio Tantillo,  Roberta Cancilla, Fabrizio Ferrara e Andrea Mineo – vengono tutelate le fasce più deboli dei cittadini che vivono in situazioni di marginalità e di difficoltà varie quali il fabbisogno quotidiano compreso quello abitativo e lavorativo. Il coordinamento di tutti gli interventi sul territorio viene affidato al dirigente del settore sociale. I servizi sono rivolti a tutti quei cittadini che vivono in condizione di marginalità e invisibilità sociale economia e relazionale. Aiuti certi saranno dati a tutti quei cittadini che vivono e dormono per strada anche grazie alle associazioni di volontariato, vengono introdotti la figura del responsabile dell’unità di strada, tirocini formativi per l’inserimento nel mondo del lavoro, regole per garantire un tetto alle famiglie senza casa. In un momento così difficile per la città e per i più bisognosi abbiamo voluto dare il nostro contributo per l’approvazione di questo regolamento che da oggi libererà molte somme bloccate proprio per la mancanza di questo documento”.

“Il regolamento sull’inclusione sociale è il primo atto approvato dal consiglio comunale in modalità ‘agile’ ed è particolarmente importante in un momento come questo, dato che avvia tutti i progetti di inclusione a favore delle fasce più deboli della nostra città e rende più facile la progettazione in futuro – dice il consigliere comunale di Avanti Insieme Toni Sala – L’iter ha subito una repentina accelerazione, dovuta alla pandemia, e ciò ha consentito di esitare in tempi brevi l’atto per il quale bisogna ringraziare il consiglio, l’assessore Mattina e gli uffici: una sinergia che speriamo possa riguardare anche i prossimi atti”.

Per il consigliere di Italia Viva Carlo Di Pisa “va fatto un plauso a tutto il consiglio comunale per avere colto, in un periodo d’emergenza, il significato di questo importante regolamento di cui oggi l’amministrazione comunale si dota. È stato infatti il risultato di un lavoro che, oltre della mia commissione Attività Sociali, ha visto il contributo di tutti quanti in maniera collegiale. Da oggi l’Amministrazione ha uno strumento che non solo regolamenta l’assistenza ai più bisognosi, ma introduce e dà un contributo affinché gli stessi possono avere maggiori possibilità di uscire dalla propria posizione di disagio”.

“Esprimo soddisfazione per l’approvazione del regolamento che la città aspettava da un anno e mezzo – dice Katia Orlando di Sinistra Comune – E’ uno strumento innovativo che affronta il tema delle marginalità con un approccio multidimensionale, che mette al centro la persona ed i suoi diritti, a partire dalla casa, come il lavoro, la famiglia, la salute, l’istruzione. Si esce fuori dalla logica dell’emergenzialità per porre in essere interventi di contrasto all’emarginazione di lungo periodo, rivolti davvero all’inclusione sociale. Si considerano le nuove forme di povertà guardando alle esigenze complessive del richiedente, mettendole in relazione alle misure fin qui già portate avanti dall’Amministrazione. Con il regolamento saranno finalmente sbloccati i fondi destinati all’inclusione sociale, un traguardo molto importante per Palermo, specie in questo periodo”.

Grande soddisfazione per l’approvazione del regolamento sull’inclusione sociale – dice il presidente della commissione Attività sociali Gianluca Inzerillo – un atto che in questo momento, ancor di più, è di grande aiuto ai cittadini avviando un percprso di presa in carico individualizzato affinché i soggetti a rischio di marginalità e di esclusione sociale possano essere seguiti in un percorso di fuoriuscita dalla condizione di rischio. Ringrazio tutti i consiglieri che hanno lavorato insieme a me a questo importante regolamento e l’intero consiglio che con questo atto ha fatto registrare una bella pagina di politica cittadina e di coesione politica. Un plauso va anche all’assessore Mattina e agli uffici del settore Attività sociali che in questo percorso sono stati sempre presenti e collaborativi”.

“Il Consiglio ha fatto l’unica cosa che doveva fare in questi giorni così difficili, cioè approvare il Regolamento per l’inclusione sociale – dice Rosario Arcoleo, capogruppo del Pd – Si tratta di un regolamento complesso, con 34 articoli, fondamentale ancora di più in questa fase di emergenza in cui stanno insorgendo nuove gravi povertà. Questo regolamento permette di liberare risorse per contribuire agli affitti, al pagamento delle quote condominiali e delle bollette. abbiamo previsto per le persone in grave stato di marginalità sociale l’acquisto di farmaci e medicamenti non rimborsabili dal sistema sanitario nazionale e ancora tra gli altri i dispositivi di protezione individuale. Un atto fondamentale che ha unito tutto il consiglio comunale”.

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