Il 4 maggio riapertura per attività a basso rischio| Dall'inizio in Sicilia 315 guariti, 200 morti - Live Sicilia

Il 4 maggio riapertura per attività a basso rischio| Dall’inizio in Sicilia 315 guariti, 200 morti

Meno divieti, jogging vicino casa, come previsto dal decreto. Nuovo carico di Dpi dalla Cina

L'EMERGENZA
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Coronavirus, fine graduale del lockdown con ripresa delle attività produttive il 4 maggio. Nella cabina di regia “anche i rappresentanti dei governi locali, che hanno espresso adesione al disegno” del governo di “un piano nazionale” con “linee guida omogenee per tutte le Regioni”. Lo ha annunciato ieri sera il premier Conte, precisando che “sul fronte delle misure di tutela della salute, il Governo lavora per implementare i Covid hospital, l’assistenza territoriale e usare al meglio le applicazioni tecnologiche e i test per rendere sempre più efficiente prevenzione e controllo del contagio”.

In Sicilia arriva intanto una nuova ordinanza del presidente Nello Musumeci: restano in vigore le quattro zone rosse, con delle novità. Per agevolare i lavoratori pendolari sullo Stretto di Messina viene introdotto un “visto” ed è consentita l’uscita del proprio comune per la conduzione di terreni agricoli e per la cura degli animali. L’uscita è consentita una sola volta al giorno e a un solo componente del nucleo familiare, ovvero a un soggetto delegato. È inoltre autorizzata l’attività di manutenzione di aree verdi e naturali, pubbliche e private. Le attività sono consentite solo nei giorni feriali. Nei Comuni di Agira, Salemi, Troina e Villafrati resta in vigore la “zona rossa”, ma sarà consentito il transito in entrata e per garantire le attività necessarie alla cura e all’allevamento degli animali, nonché per le attività, imprenditoriali e non, in quanto connesse al ciclo biologico delle piante, anche per il sostentamento familiare.

Jogging, domicili e campagne, ecco cosa cambia

L’ordinanza dispone la chiusura al pubblico di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati nei giorni domenicali e del 25 aprile e del primo maggio. È fatta eccezione per le farmacie e per le edicole. È, tuttavia, consentito, anche nei festivi, il servizio di consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento. I lavoratori pendolari che attraversano lo Stretto di Messina dovranno compilare un modulo (allegato all’ordinanza) e trasmetterlo al dipartimento regionale della Protezione civile per avere il “visto” di autorizzazione. Esso dovrà essere esibito all’atto dell’imbarco al personale addetto al controllo per rendere più agevole il transito dei pendolari. I relativi controlli saranno previsti dalla prima corsa del 22 aprile. Restano in vigore le disposizioni relative al controllo sanitario agli approdi della Rada San Francesco, della Stazione Marittima e di Tremestieri. Restano invariate le disposizioni di obbligo di quarantena per tutti coloro che arrivano in Sicilia e per i soggetti positivi in stato di isolamento domiciliare.

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LA DIRETTA DI LIVESICILIA 

20.00 – Dopo la approvazione all’unanimità del consiglio comunale del regolamento sull’inclusione sociale, oggi il sindaco di Palermo Leoluca Orlando insieme agli assessori Giuseppe Mattina e Giovanna Marano e ai responsabili degli uffici della attività sociali, ha incontrato alcuni esponenti della società civile palermitana. Presenti, tra gli altri, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e la Garante per le persone con disabilità oltre ai rappresentanti di enti e associazioni sia laiche che religiose, professori universitari, studiosi ed esperti di politiche sociali, rappresentanti di IPAB e dell’Amministrazione comunale. Obiettivo dell’incontro è stato quello di registrare i bisogni emergenti con l’intento di attivare tavoli di lavoro per riprogrammare e adeguare alla fase di riavvio post crisi epidemiologica le risorse a disposizione del comune per le attività sociali. “Il virus – ha detto Orlando nel corso dell’incontro – può ancora essere minaccioso e dipendente da tutti noi continuare a non abbassare la guardia mettendo al primo posto la sicurezza sanitaria coniugandola con la sicurezza sociale. Uscendo dall’emergenza dovremo tutti immaginarci come in una fase di start-up; ciascuno dovrà ridefinire i propri metodi e protocolli, senza far venire meno la dimensione comunitaria. La società civile costituisce la parte migliore del capitale sociale italiano, che oltre a svolgere un grande lavoro di caring, di presa in carico delle famiglie e dei lavoratori colpiti dalla crisi, oggi deve partecipare insieme all’amministrazione comunale, e più in generale insieme al settore pubblico, alla ripartenza e alla programmazione efficace delle politiche per i prossimi dieci anni”.

19.15 – E’ atterrato all’aeroporto internazionale di Palermo Falcone Borsellino il Boeing 777F della Qatar Airways Cargo con a bordo 56 tonnellate di materiale sanitario e accessori medicali proveniente dalla Cina Shanghai – Pudong, destinati alla Protezione civile siciliana Regione Siciliana per fronteggiare l’emergenza Covid19. Il Boeing 777F è decollato ieri dall’aeroporto internazionale di Shanghai-Pudong per poi fare scalo a #Doha, da dove oggi è ripartito alla volta di Palermo.

Nuovo maxi carico di materiale sanitario dalla Cina: aereo cargo a Punta Raisi

18.30 – Reparti trasferiti, altri rifunzionalizzati, quasi triplicati i posti letto di terapia intensiva, ma soprattutto un’area Covid totalmente isolata dal resto dell’ospedale Umberto I. Sono i risultati più significati del lavoro del Covid Team che da tre settimane affianca i vertici dell’Asp di Siracusa nella gestione dell’emergenza Coronavirus. Il gruppo, formato da tre docenti dell’università di Catania Cristoforo Pomara (ordinario di Medicina legale), Bruno Cacopardo (ordinario di Malattie infettive) e Paolo Murabito (docente di Anestesia e rianimazione), ha presentato all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, la prima relazione sull’attività condotta prevalentemente sul nosocomio del capoluogo aretuseo, a partire dallo scorso 30 marzo.

18.00 – Continuano i controlli in città da parte della polizia municipale per il rispetto delle normative legate alla emergenza del Covi-19. Sotto sequestro è stato posto un panificio in via Salvatore Cusa, zona Monfenera, perchè aperto al pubblico e senza le prescritte autorizzazioni amministrative. Sequestrati circa 100 Kg di pane e prodotti alimentari e 35 bottiglie di vino. Al gestore sono state elevate multe per 3.099 euro per la vendita al dettaglio di prodotti alimentari senza la prescritta SCIA e 3.000 euro perchè privo della prescritta Registrazione Sanitaria.

17.30 – Prosegue l’intensa attività di prevenzione del personale dell’Asp di Palermo impegnato nelle strutture ospedaliere. Dopo il Covid Hospital di Partinico ed il Pronto Soccorso del “Cimino” di Termini Imerese, sono stati gli operatori del “Madonna dell’Alto” di Petralia Sottana a sottoporsi al tampone. Gli esami, che hanno avuto inizio il 10 aprile, si sono conclusi venerdì scorso. Complessivamente sono stati 102 gli operatori del Presidio madonita sottoposti a tampone per l’accertamento del Covid-19 e tutti sono risultati negativi.

Tamponi a tappeto all’ospedale di Petralia. I test ai sanitari sono tutti negativi

17.00 – Un uomo di 81 anni, risultato positivo al Covid-19, è deceduto presso il Policlinico “G. Martino” di Messina. L’Azienda ha provveduto ad avvertire i familiari ed esprime loro la propria vicinanza. Dall’inizio dell’emergenza sono pertanto 41 in totale i decessi di persone affette da coronavirus a Messina e provincia. In città e provincia le guarigioni complessive dal Covid-19 sono invece 52.

16.30 – A Palermo 346 casi, 26 i decessi dall’inizio dei controlli per l’emergenza Coronavirus. La città più colpita in Sicilia è Catania

Tutti i dati nell’Isola, provincia per provincia

16.15 – Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 49.772 (+2.057 rispetto a ieri). Di questi sono risultati positivi 2.717 (+45), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.202 persone (+31), 315 sono guarite (+10) e 200 decedute (+4). Degli attuali 2.202 positivi, 563 pazienti (-5) sono ricoverati – di cui 41 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.639 (+36) sono in isolamento domiciliare.

Il bollettino regionale aggiornato

15.45 – Sale a sei il numero delle vittime per Coronavirus nel Ragusano. E’ morta stamani nell’ospedale ‘Maggiore’ di Modica, hub per il Covid-19, la donna 84enne di Rosolini, ricoverata da giorni in terapia intensiva, presentava inoltre altre gravi patologie.

13.45 – In seguito alla grave crisi provocata dal coronavirus, gli editori librari siciliani hanno lanciato un sos a tutti i gruppi parlamentari dell’Ars affinché all’interno della ‘finanziaria’ che sarà discussa nelle prossime ore possa essere recepito un emendamento a sostegno del settore. “Le nostre realtà – si legge in una lettera inviata a tutti i gruppi parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana – sono costruite dentro il valore delle relazioni, si nutrono di incontri, festival, fiere, rassegne culturali ed è tristemente prevedibile che questo mondo sarà tra gli ultimi a poter riaccendere la luce. Tutto ciò mette in grave crisi la stessa esistenza delle nostre strutture nelle quali operano centinaia di professionisti. Ci stiamo adoperando al fine di presentare un emendamento alla finanziaria che tenga conto di tale drammatica situazione e che si muova sul terreno non dell’assistenzialismo ma del supporto culturale alla Sicilia”.

12.45 – “Alla luce degli incoraggianti dati del contenimento della pandemia nel territorio regionale, visti i tassi di occupazione dei posti ospedalieri e della capacità ricettiva dell’intera Rete ospedaliera siciliana delle terapie intensive, alla verifica dell’adeguata capacità di monitoraggio, inclusa la capacità di effettuare test diagnostici su vasta scala per individuare e monitorare la diffusione del virus, combinata al tracciamento dei contatti e a valutazione dell’efficienza e della efficacia del sistema di monitoraggio e gestione territoriale (Usca/Mmg/Pls/118) è plausibile prevedere che la graduale riapertura possa ragionevolmente partire dalla data del 4 maggio con le attività a più basso rischio”. Lo scrive il Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Coronavirus in Sicilia nel parere che ha trasmesso al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, al termine di un inteso confronto durato oltre 48 ore.

La relazione del Comitato tecnico-scientifico regionale: “Così si potrà gradualmente riaprire”

12.30 – Si è concluso il trasferimento dei 34 migranti soccorsi una settimana fa dalla Aita a bordo della nave Rubattino, dove trascorreranno il periodo di quarantena insieme ai 146 provenienti dalla Alan Kurdi al largo del porto di Palermo. “Sono tutti in salvo. Grazie a tutti per il supporto”, scrive in un tweet la ong spagnola Salvamento maritimo humanitario.

12.00 – “L’emergenza sanitaria sta facendo emergere l’esistenza di una categoria di lavoratori invisibili. Nei giorni del Coronavirus la Sicilia ‘scopre’ che ci sono persone che danno un contributo decisivo alla società restando, nella migliore delle ipotesi, nell’ombra e, nella peggiore, subendo attacchi e mortificazioni. Si accendono i riflettori su quanto la Fisascat Cisl cerca da sempre di fare comprendere ad una classe politica per lo più sorda”. A dichiararlo è Mimma Calabrò, segretario generale per la Sicilia.

La nota del sindacato

11.45 – Inizierà a breve il trasferimento per la quarantena sulla nave Rubattino, della società Tirrenia (ora Compagnia Italiana di Navigazione), delle 34 persone che si trovano a bordo della nave umanitaria basca Aita Mari. Le operazioni, come avvenuto nei giorni scorsi per la Alan Kurdi, si svolgeranno a largo del porto di Palermo, sotto il coordinamento tecnico della locale Guardia Costiera. La nave rimarrà ad un miglio al largo dal porto di Palermo per tutta la durata della quarantena, con personale della Croce Rossa Italiana a bordo che garantirà la necessaria assistenza sanitaria.

Altri 34 migranti sul traghetto Tirrenia per la quarantena. La nave basca al largo di Palermo

11.00 – Coronavirus e sport. I primi di maggio dovrebbe arrivare la decisione ufficiale ma secondo quanto riportano i quotidiani nazionali, la Serie C avrebbe deciso di gettare la spugna e chiudere i campionati senza provare a ripartire. Troppo ingenti i danni subiti dalle società, diverse rischierebbero il default, e così la Lega Pro, a differenza della Serie A, non pensa ad avventurose ripartenze a porte chiuse. Questo l’orientamento emerso ieri nel consiglio direttivo della C. La soluzione allo studio su cui dovrà pronunciarsi l’assemblea di Lega Pro in programma il prossimo 4 maggio, dovrebbe prevedere blocco delle retrocessioni dalla serie C al campionato di Lega Nazionale Dilettanti; promozione in serie B dei tre club primi in classifica nei tre gironi prima della sospensione (Monza, Vicenza e Reggina), cui se ne aggiungerebbe una quarta sorteggiata (con una procedura analoga a quella dei playoff)

La serie C vuole chiudere. Cosa succede a Palermo?

10.00 – Catania è una città capace di rinascere ancora più bella dalle proprie ceneri. L’auspicio è che lo faccia anche questa volta. La città etnea che lentamente stava risalendo la china dopo la crisi economica del 2009 e il duro colpo del dissesto economico e finanziario si trova a fronteggiare una nuova bufera: l’emergenza sanitaria. Una battuta d’arresto con conseguenze inevitabili sul tessuto produttivo e sociale. Il sindaco Salvo Pogliese traccia un quadro della situazione immaginando, comunque, al netto delle difficoltà evidenti, una “fase 2” di rilancio.

L’intervista al sindaco di Catania sulla ‘fase 2’

9.30 – Meno divieti in Sicilia. L’ordinanza del presidente della Regione

Clicca qui per leggere il testo dell’ordinanza regionale

 


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