Un 25 aprile "blindato" in Sicilia | I guariti salgono a 524 - Live Sicilia

Un 25 aprile “blindato” in Sicilia | I guariti salgono a 524

Focolaio nella casa di riposo a Caltagirone: trasferiti in ospedale 24 ospiti

CORONAVIRUS
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Negozi di alimentari chiusi, aperte soltanto edicole e farmacie, consentite soltanto le consegne a domicilio, ma i ‘rider’ dovranno attenersi alle nuova circolare della protezione civile, che prevede regole precise sui pagamenti, l’obbligo di mascherine e igiene. Leggi la circolare

Controlli a tutto spiano per evitare gite fuori porta e pic-nic nelle aree solitamente prese d’assalto per il 25 aprile. In Sicilia sarà un weekend ‘blindato’, con posti di blocco nelle principali arterie stradali per accertare che le misure di contenimento legate al Covid-19 vengano anche oggi rispettate. Le forze dell’ordine hanno potenziato l’attività di controllo per scongiurare assembramenti e presidiando le aree più ‘a rischio’. l Parco della Favorita – solitamente meta di scampagnate a Palermo – è chiuso e presidiato. Posti di blocco sono stati istituiti agli ingressi autostradali e sulla statali per cercare di limitare anche nelle prossime ore gli spostamenti verso le seconde case di villeggiatura, ancora proibiti dai decreti del governo e dalle ordinanza del Presidente della Regione. In azione anche l’Esercito e il Corpo forestale.

Intanto si guarda alla ‘fase 2’, con le riaperture dal 4 maggio. Istituzioni e parti sociali saranno al lavoro anche oggi per definire le nuove sull’emergenza Coronavirus. Il governo è deciso a non abbassare la guardia, le Regioni premono per ripartire. Si va verso il riavvio dell’edilizia pubblica dal 27 aprile, mentre manifattura e cantieri privati dovrebbero attendere il 4 maggio. Tra i punti allo studio anche un eventuale ‘lockdown di ritorno’, se i contagi dovessero tornare a salire. Intanto, da inizio maggio ristoranti e bar potranno forse ripartire con l’asporto, e l’autocertificazione potrebbe essere richiesta solo per gli spostamenti tra Regioni.

Leggi anche: Viaggi nella stessa regione? L’autocertificazione non servirà

Nella giornata di ieri il Presidente della Regione Nello Musumeci ha inoltre annunciato un ‘piano regionale per la ristrutturazione economica’ a sostegno delle imprese, dei settori produttivi e dei lavoratori, ma anche per accelerare la spesa pubblica destinata agli investimenti e alle infrastrutture.

Segui minuto per minuto tutti gli aggiornamenti sull’emergenza Coronavirus in Sicilia:

LA DIRETTA DI LIVESICILIA

19.15 – Un piano straordinario per la ricostruzione, un’Authority a garanzia della coesione tra governo, parti sociali e comunità scientifica, un’operazione drastica e radicale di semplificazione amministrativa. Tempi certi e veloci per le autorizzazioni, liquidità alle imprese, contributi per la copertura degli oneri sociali e un’attenzione particolare al turismo. Queste le priorità che gli industriali indicano in una lettera aperta al governatore della Sicilia Nello Musumeci. Il documento – firmato dal vicepresidente vicario di Sicindustria Alessandro Albanese, dai presidenti di Confindustria Catania e di Siracusa Antonello Biriaco e Diego Bivona – è stato inviato stamattina al presidente della Regione.

Gli industriali scrivono a Musumeci: “Necessario un piano per la ricostruzione”

18.45 – Ecco la mappa dell’emergenza Coronavirus in Sicilia: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 116 (15, 21, 11); Catania, 670 (107, 195, 78); Enna, 302 (133, 67, 28); Messina, 402 (98, 83, 45); Palermo, 372 (70, 48, 27); Ragusa, 75 (6, 6, 6); Siracusa, 96 (50, 82, 23); Trapani, 110 (6, 20, 5).

17.45 – Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 17 di oggi (sabato 25 aprile), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale. Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 68.251 (+3.086 rispetto a ieri), su 64.892 persone: di queste sono risultate positive 3.020 (+39), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.274 (-46), 524 sono guarite (+81, di cui 24 ricoverati e 57 in isolamento domiciliare) e 224 decedute (+6). Degli attuali 2.274 positivi, 485 pazienti (-8) sono ricoverati – di cui 33 in terapia intensiva (+1) – mentre 1.787 (-40) sono in isolamento domiciliare.

Tutti i dati aggiornati

17.30 – Sono tutti negativi i 42 tamponi rinofaringei effettuati giovedì 16 aprile scorso, da parte dell’Asp di Enna, su alcuni familiari dei contagiati al Covid-19 e su diversi cittadini rientrati in città a marzo dal nord Italia. Ad annunciarlo, il sindaco Fabio Venezia: “Dopo aver appreso ieri che circa la metà dei contagiati dell’Oasi è in via di guarigione – dice – , oggi iniziamo la giornata con un’altra bella notizia: il focolaio che è partito dalla struttura non ha coinvolto la comunità e i provvedimenti, anche forti, che abbiamo attuato sin dai primi giorni, hanno dato i loro frutti, evitando il peggio”.

16.20 – La clinica convenzionata “Santabarbara Hospital” di Gela si è dotata di una tenda esterna per il pre-triage, un ulteriore dispositivo di sicurezza anti coronavirus nato grazie all’accordo con la protezione civile di Caltanissetta. Nella tenda operano infermieri e operatori socio-sanitari adeguatamente formati per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Qui verranno sottoposti a test rapido tutti coloro che dovranno accedere in clinica per pre-ricovero o ricovero, e l’intero personale sanitario per la profilassi periodica (prevista ogni 15 giorni). Il “Santabarbara Hospital”, che ha messo in atto le prime misure di sicurezza già all’inizio di marzo (prima ancora che venisse ufficializzato il lock-down) si sta adoperando anche per implementare percorsi differenziati di accesso e transito dei pazienti. Ad esempio, quelli provenienti dall’ospedale Vittorio Emanuele, dopo essere stati sottoposti al tampone con esito negativo, non avranno accesso dalla tenda ma da un altro percorso. Un ulteriore ingresso è riservato ai pazienti che raggiungono la clinica per esami diagnostici o visite specialistiche. Il direttore sanitario, Emanuele Giarrizzo, ha annunciato che “a breve il Santabarbara Hospital si doterà di nuove attrezzature per l’analisi dei tamponi”. E ha messo in evidenza che “nella battaglia per impedire la diffusione del covid 19, la clinica gelese ha eseguito più di 200 test sierologici oltre alla routinaria misurazione della temperatura corporea a migliaia di persone”.

15.30 – La campagna di solidarietà della Fondazione Giglio di Cefalù #stopcoronavirus – abbiamobisognodite, lanciata sulla piattaforma di ‘crowdfunding GoFundMe’, per potenziare ulteriormente la terapia intensiva dell’ospedale Giglio, ha raccolto circa 140 mila euro. In dettaglio 52.700 mila euro sono stati donati attraverso GoFundMe, 16 mila con bonifici bancari e 70 mila euro circa con donazioni materiali di apparecchiature medicali e dispositivi di protezione individuale. “Tante piccole e grandi donazioni – dice il presidente della Fondazione Giglio Giovanni Albano – che hanno fatto sentire la fiducia dei cittadini e del territorio nei confronti del nostro istituto che si è prontamente organizzato per fronteggiare un’eventuale emergenza Covid-19, in Sicilia”. Sulla piattaforma di crowdfunding ad esprimere la loro solidarietà sono stati in 900 con offerte da 5 euro sino a 2.000 euro. Tra le donazioni materiali, invece, sono arrivati al Giglio, quattro ventilatori polmonari di cui due dalla diocesi con il suo vescovo Giuseppe Marciante che ha voluto donare anche 5.000 mascherine; un altro ventilatore polmonare è stato offerto dall’ex primario di medicina interna del Giglio Totò D’Anna e uno dall’Ibfm-Cnr di Cefalù. Donato, invece, dalla società Esaote un ecografo e da un cittadino, che ha preferito mantenere l’anonimato, un ecotomografo per la gestione dei potenziali Covid-19 in pronto soccorso. Il direttore amministrativo Gianluca Galati ha reso noto gli investimenti effettuati con le risorse ottenute dalle donazioni. “Sono stati acquistati – dice Galati – 5 monitor multiparametrici per un valore di 14.700 euro e 5 ventilatori polmonari per un valore di 58 mila euro. Tutte apparecchiature destinate alla nuova terapia intensiva del Giglio”.

14.00 – “Esistono ragioni di sicurezza, di ordine pubblico e di buon senso per dire no al rientro di alcuni detenuti pericolosi nei luoghi dove vivevano e dove hanno commesso gravi reati. Ecco perché certe decisioni lasciano sbigottiti. E l’incredulità che provano alcuni magistrati, da sempre in prima linea, è la stessa che sta provando la gente comune. Se proprio si rende necessario assegnare agli arresti domiciliari personaggi mafiosi di spessore, allo scopo di decongestionare le carceri in questo periodo di epidemia, si prendano assolutamente in considerazione soluzioni diverse”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, alla luce dei casi Bonura, Iannazzo, Sansone e, per ultimo, Zagaria.

“Servono soluzioni diverse, no al rientro in Sicilia dei boss scarcerati”

13.30 – Test positivo al Covid-19 per un’infermiera dell’Ospedale “Gravina”. Sono state attivate immediatamente tutte le misure di sanificazione e contenimento previste, anche in armonia con le disposizioni specifiche per gli operatori sanitari di cui al Decreto legge 9 marzo 2020, n. 14. Sottoposti a tampone, già da questa mattina, tutti gli operatori del reparto (non di area Covid), dove l’infermiera presta servizio. Nei prossimi giorni sarà completato lo screening per Covid-19 di tutto il personale del Presidio, già avviato nelle settimane precedenti, disposto dalla Direzione medica del Presidio in sinergia con la Direzione sanitaria aziendale. Costantemente monitorati gli operatori dell’area Covid.

13.00 – Salgono a otto i positivi nella casa di riposo Regina Pacis a Palermo: altri tre anziani e due inservienti. Gli ospiti sono stati trasferiti nell’ospedale Covid di Partinico, mentre gli inservienti sono assistiti nell’albergo Covid San Paolo Palace di Palermo. Nei giorni scorsi due anziane della casa di riposo erano state ricoverate al Covid Hospital di Partinico. Il focolaio era stato scoperto dai medici dell’Asp di Palermo dopo che una donna di 94 anni era stata portata d’urgenza all’ospedale Cervello con sintomi sospetti. Nella casa di riposo sono stati fatti dieci tamponi: sette ospiti della struttura e a 3 operatori.

12.30 – La Polizia di Stato ha arrestato tre palermitani: G.C, 31 anni e i fratelli R.L. e G.L., 30 e 31 anni, accusati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità. I tre sono stati bloccati all’una e mezza di notte in via Bernardino Verro, allo Sperone, nel corso dei controlli anti Covid 19.

12.00 – La direzione strategica dell’Asp di Messina, “considerate le carenze di organico”, ha chiesto all’assessorato regionale della Salute di “aumentare le ore di incarico ai 52 medici veterinari specialisti ambulatoriali, ai sensi di quanto prescritto dal dl 14 del 9 marzo scorso all’art.5”. “I veterinari – dice il direttore generale dell’Asp di Messina Paolo La Paglia – sono fra gli attuatori delle direttive di contrasto al contagio Covid 19 e durante questa pandemia hanno continuato a dare, con abnegazione, un fondamentale apporto alla salute pubblica, assicurando sia i controlli sanitari sugli animali vivi e sui prodotti di origine animale destinati al consumo, sia il controllo del randagismo, a tutela della popolazione della provincia di Messina e del comparto agro-zootecnico”.

11.45 – Era stato trasferito da Bergamo al Civico di Palermo, è guarito e da pochi giorni è tornato a casa. La sua storia:

Il bergamasco ricoverato e guarito a Palermo: “Tornato a casa, grazie a tutti”

11.20 – Dalla casa di riposo di Caltagirone sono state trasferite 24 persone nei plessi Covid di quattro ospedali del Catanese: 7 al ‘Gravina’ di Caltagirone, 7 al San Marco, 5 al Garibaldi e altrettanti al Cannizzaro, questi ultimi nosocomi della città di Catania. Le operazioni avviate stanotte, si sono concluse alle 5.50 di stamane.

Focolaio nella casa di riposo, operazioni di trasferimento nella notte

11.00 – Verso la riapertura di ville e giardini a Palermo. Il Comune studia un piano per rendere di nuovo fruibili le aree verdi della città durante la fase 2, ma con nuove regole sugli ingressi e prenotazioni.

Palermo, ecco quali ville riapriranno

 


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