Annullato sequestro Feudo Arancio| "Ipotesi mafia insussistente" - Live Sicilia

Annullato sequestro Feudo Arancio| “Ipotesi mafia insussistente”

La cantina è di proprietà del gruppo trentino Mezzacorona

ll tribunale del Riesame di Trento ha annullato il decreto di sequestro, emesso a marzo, di terreni ed edifici delle società Solsicano e Villa Albius sarl del gruppo Mezzacorona, riferibili al brand Feudo Arancio. Tra i beni c’è anche la cantina siciliana appartenente ad uno dei più grandi gruppi vitivinicoli in Italia. Il primo a renderlo noto è stato il presidente di Confagricoltura Ragusa, Antonino Pirrè.

L’ipotesi avanzata dai magistrati. che hanno indagato i vertici della società, è di riciclaggio di beni appartenenti a Cosa Nostra. “Salutiamo positivamente questa notizia – afferma Pirrè – che rende giustizia e riabilita un’importante azienda vitivinicola, leader nel settore e vanto del nostro territorio”.

“Come affermano i legali di Feudo Arancio – aggiunge il presidente di Confagricoltura – è stata ritenuta radicalmente insussistente l’astratta configurabilità dei reati contestati in relazione agli originari acquisti dei suddetti terreni ed edifici, anche a fronte della evidente trasparenza e tracciabilità delle compravendite realizzate”.

Il sequestro nasceva dall’ipotesi degli inquirenti che la tenuta fosse stata venduta al gruppo vitivinicolo trentino da persone legate alla mafia. La tenuta sorge su un terreno in passato di proprietà dei cugini Salvo, gli esattori mafiosi di Salemi.

“In particolare è stata ritenuta radicalmente insussistente l’astratta configurabilità dei reati contestati in relazione agli originari acquisti dei suddetti terreni ed edifici, ed anche a fronte della evidente trasparenza e tracciabilità delle compravendite realizzate”: così gli avvocati Vittorio Manes e Luigi Olivieri spiegano il sequestro di vigneti e fabbricati, per un valore complessivo di 70 milioni di euro, della Cantina Feudo Arancio, a Sambuca di Sicilia, di proprietà del gruppo trentino Mezzacorona.


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