La Regione: quarta vasca a Ragusa |Il sindaco: "Inaccettabile" - Live Sicilia

La Regione: quarta vasca a Ragusa |Il sindaco: “Inaccettabile”

Lo spazio individuato nell'area di Cava dei Modicani

RAGUSA – Mentre l’impianto di trattamento meccanico biologico di Cava dei Modicani di Ragusa resta chiuso perché non c’è il decreto di valutazione d’impatto ambientale da parte della Regione Siciliana costringendo così i 12 comuni iblei a conferire i propri rifiuti nelle discariche di Lentini e Alcamo, da Palermo è stata individuata una soluzione che trova come fermo oppositore il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì. La Regione siciliana ha nominato un commissario ad acta affinché nel sito di Cava dei Modicani venga realizzata una quarta vasca accanto alle tre già esistenti e ormai sature da anni.

Ma la proposta del commissario regionale è contrastata dal sindaco di Ragusa. “La scelta non può essere accettata – dice Cassì – per due ordini di motivi: lo spazio individuato nell’area di Cava dei Modicani avrebbe dimensioni ridotte e consentirebbe la realizzazione di una vasca di circa 100 mila metri cubi, destinata ad esaurirsi in pochi anni, laddove l’esigenza del territorio sarebbe di una vasca capace di contenere 400/500 mila metri cubi in grado di durare almeno 10 anni. Inoltre il sito di Cava dei Modicani è all’interno di un’area di interesse paesaggistico, e tutta l’area circostante è inclusa nel perimetro dell’istituendo “Parco degli Iblei”: se in passato sono stati fatti errori non ha senso ripeterli e aggravarli”. “Il Comune di Ragusa – aggiunge il sindaco – già ospita gli unici due impianti funzionanti che servono l’intero territorio provinciale, cioè l’impianto di trattamento meccanico biologico e l’impianto di compostaggio: per una questione di equità e di ripartizione del peso del sistema di raccolta, appare ragionevole che la vasca di stoccaggio sia realizzata all’interno del territorio di un altro comune, proprio per evitare di stressare ulteriormente un’area già fortemente penalizzata. Ragusa ha già dato in termini di danni ambientali e paesaggistici”. (ANSA).


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