Musumeci: "Proteste per la Lega? | Qualcuno ha problemi personali" - Live Sicilia

Musumeci: “Proteste per la Lega? | Qualcuno ha problemi personali”

Le parole del governatore. Dipasquale (Pd): "Offende tanti siciliani". IL VIDEO

IL VIDEO
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PALERMO – Chi protesta per un leghista ai Beni culturali? “Poveretti, alcuni anche con problemi personali, penso, familiari”. Parola di Nello Musumeci. Il video del presidente della Regione impazza sui social. E quanti si sono mobilitati in questi giorni protestando contro l’assegnazione della delega all’identità siciliana al partito di Pontida e del Dio Po non l’hanno presa bene. Anche le opposizioni si fanno sentire, stigmatizzando l’uscita del governatore.

“Una pagina triste”

“Una pagina triste per la storia della democrazia”. Con queste parole, il presidente della Regione Nello Musumeci ha risposto a chi gli chiedeva un commento sulle critiche seguite alla nomina alla guida dell’assessorato ai Beni culturali di Alberto Samonà, in quota Lega. “Ma quale mobilitazione – ha minimizzato Musumeci. E’ una sparuta minoranza. I siciliani sono cinque milioni. La gente perbene non parla, sta a casa. Sono quei gruppi, poveretti – ha aggiunto il governatore – alcuni anche con problemi personali, penso, familiari. Perché anche io ho fatto il politico del dissenso, ma non si può mai pensare di sequestrare la democrazia. Come si fa – ha proseguito Musumeci – a dire al presidente della Regione eletto democraticamente da circa un milione di siciliani: ‘Non devi nominare un assessore di quel partito’. Che pagina triste”. Poi Musumeci ha lodato il neoassessore: “Un palermitano giovane, un giornalista perbene, innamorato di questa terra”.

Le reazioni del web

Non sono mancate però le reazioni sui social alle parole del presidente. Il gruppo su Facebook “No Beni culturali alla Lega Nord”,quasi 40mila iscritti, è in ebollizione da ore con una lunghissima sequenza di post e commenti che invitano il presidente della Regione alle dimissioni. Qualcuno posta un articolo di un anno fa in cui il presidente prendeva le distanze dai sovranisti e diceva di guardare ai moderati. Analoghi ci commenti tra i 65168 membri della pagina ” Fuori la Lega dalla Sicilia – No i Beni Culturali alla Lega” Su change. org la petizione “Fuori la Lega dai beni culturali della Regione Siciliana” ha raggiunto 36554 firme. Il 2 giugno alle 18 manifestazione in piazza del Parlamento.

Le critiche del Pd

Ma si fa sentire anche la politica. E’ il caso del deputato regionale del Pd Nello Dipasquale: “Una dichiarazione offensiva – ha detto – della dignità di chiunque esprima liberamente la propria opinione. Certo – aggiunge – fa un po’ sorridere il fatto che Musumeci definisca ‘sparuta minoranza’ la moltitudine di voci contrarie alla scelta politica di affidare l’assessorato all’Identità Siciliana a chi, in un passato non proprio perduto nel tempo, ma anzi recentissimo, non lesinava offese razziste al popolo del Meridione, sottolineando nella stessa intervista d’essere stato eletto da un milione di siciliani. Sarebbe stato intellettualmente più onesto dire un milione di siciliani su cinque, cioè il 20% della popolazione dell’isola, una fortunata minoranza per intenderci. Democraticamente Musumeci adesso guida la Regione Siciliana, umiliando i siciliani considerando dei ‘poveretti’ chi ha il coraggio di dissentire rispetto a una scelta politica, fatta nel cuore della discussione della Finanziaria regionale, mentre da parte del Presidente si attendeva ben altro comportamento. Non sono i siciliani che liberamente esprimono il loro dissenso ad avere problemi – conclude Dipasquale – ma forse è Musumeci ad aver bisogno di qualcuno bravo che lo aiuti…”.

Anche il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo commenta su Facebook: “Presidente Musumeci, la gente perbene parla quando è giusto parlare, quando bisogna denunciare. Quelli che l’hanno criticata non hanno problemi personali nè familiari, stanno benissimo e avevano capito che da Salvini non sarebbe arrivato nulla di buono per la Sicilia. È vero, per lei hanno un grande problema: sono Democratici, condannano il fascismo e festeggiano la Liberazione! Che è una “festa divisiva”, anche questo è vero: divide e distingue i Democratici dai fascisti! Si rassegni, la nostra Costituzione nasce dalla Resistenza e la difenderemo. E tra il Presidente della Repubblica e chi l’offende, noi stiamo con il Presidente Sergio Mattarella! A Stefano Delle Chiaie preferiamo Aldo Moro, Piersanti Mattarella e Pio La Torre. Tra Giovinezza e O Bella Ciao, noi cantiamo tutta la vita e con tutto il cuore O Bella Ciao!”.

Massoneria e antifascismo

Il neo assessore, riporta l’Ansa, Alberto Samonà che ha ammesso di essere stato massone iscritto al grande oriente d’Italia. In diversi post pubblicati su Facebook su suoi diversi profili e pagine (ora oscurati da lui stesso) il neo assessore scriveva di non voler celebrare il 25 aprile “festa che non unisce ma divide” e sul presidente della Repubblica lo scorso febbraio scriveva: “Da Mattarella anche oggi nessuna parola sui morti di coronavirus in compenso ha ribadito che l’antifascismo è un valore casomai qualcuno lo dimenticasse. Complimenti presidente”. Il giornalista è per abrogare il reato di apologia del fascismo.

 


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