"Ville comunali per lo sport | Stadio delle Palme a breve" - Live Sicilia

“Ville comunali per lo sport | Stadio delle Palme a breve”

Foto d'archivio

L'assessore Petralia spiega perché l'impianto è ancora chiuso e anticipa alcune novità per palestre e centri

FASE 2, SPORT
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PALERMO – Il lockdown è finito e gli amanti dello sport all’aperto si riattivano in tutta l’Isola, con la ripartenza degli impianti pubblici sparsi per la regione seppur con gli ovvi e necessari protocolli anti-contagio della Fase 2. “Non a Palermo”, però, fanno notare alcuni nostri lettori, dove lo Stadio delle Palme è fermo ‘ai box’. Un tasto dolente per molti, che hanno atteso per mesi il completamento dei lavori di manutenzione fra rinvii e variazioni al progetto. Perché l’impianto non riapre?

Risponde l’assessore allo Sport del Comune di Palermo, Paolo Petralia: “L’ultimo decreto del presidente del Consiglio aveva posticipato di una settimana le riaperture, al 25 maggio, mentre poi, nel giro di poche ore, la conseguente ordinanza del presidente della Regione ha praticamente anticipato tutto tranne le piscine – spiega -. Detto ciò, quanto allo Stadio delle Palme posso dire che è il primo impianto che riaprirà, però il punto non riguarda il caso specifico ma tutta Palermo: abbiamo fatto una ingentissima richiesta di dispositivi di protezione individuale – fa presente Petralia – che verranno utilizzati dal personale dentro ma soprattutto fuori dallo stadio, dove l’accesso sarà contingentato con modalità che stabiliremo in tempi rapidissimi. Sarebbe inutile dare una data certa, visto che noi stessi attendiamo questo carico di dpi”.

L’assessore poi dà un’anticipazione su come potrebbero svolgersi le attività di molte realtà sportive palermitane nell’immediato futuro: “Quando le misure di contenimento sono state allentate nei giorni scorsi, su ville e giardini è stata fatta una valutazione in favore di figli, famiglie e persone con disabilità; ora abbiamo pensato di fare lo stesso per lo sport organizzato. Realtà come palestre o centri yoga, e sono solo due esempi, dovranno fronteggiare importanti procedure di scrematura e contingentamento delle presenze. Soprattutto se dispongono di spazi ristretti. Quindi – prosegue – un supporto indiretto che il Comune può dare è quello di considerare certi spazi verdi riservati a queste attività sportive, approfittando del clima”.

Con quali modalità? “O attraverso una calendarizzazione – dice Petralia – con un eventuale avviso da pubblicare a brevissimo, oppure per mezzo del già usato metodo della registrazione per l’accesso alle ville comunali, che non è più del tipo ‘oggi per domani’ e quindi consente una certa pianificazione anche per centri sportivi che contano un certo numero di utenti”.


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