PALERMO – “Io ho delle titubanze in merito all’antimafia. Questi gruppi che dovrebbero dare un esempio di legalità. Ma è ovvio che ci sono anche persone bravissime”. Così Rosaria Schifani, vedova di uno degli agenti della scorta morti a Capaci con Giovanni Falcone. Per ricordare la strage di Capaci, di cui sabato ricorrerà il 28° anniversario, la Strada degli scrittori ha realizzato una diretta, condotta da Felice Cavallaro, con lei, don Luigi Ciotti e Marcelle Padovani. Qui il video del dibattito.
Padovani si è soffermata sulle tante cose cambiate rispetto a quei giorni osservando come rispetto ai tempi di Falcone Cosa nostra abbia perso potere rispetto alla camorra e alla ‘ndrangheta. E ancora: “Oggi vediamo i magistrati molto presenti sui media. Falcone detestava i media, non era facile parlare con lui”. E poi, dice la giornalista che scrisse un libro con Falcone, “è cambiata l’informazione. Prima si negava che la mafia esistesse, poi si sono appoggiati i magistrati, oggi l’interesse è fare audience. Oggi Falcone lo vedrei molto desolato”.
