Le nomine di Candela e Damiani |"Il governo riferisca all'Ars" - Live Sicilia

Le nomine di Candela e Damiani |”Il governo riferisca all’Ars”

Le richieste di Pd e M5s dopo gli arresti per corruzione

PALERMO – Opposizioni in pressing all’Ars sul governo regionale in merito alle nomine della sanità, settore scosso dall’inchiesta della Procura di Palermo che ha portato all’arresto, tra gli altri, del coordinatore per l’emergenza Covid nell’Isola, Antonio Candela, e del direttore Generale dell’Asp di Trapani Fabio Damiani. Il Pd, con il capogruppo Giuseppe Lupo, ha chiesto al presidente dell’Ars, Gianfranco Mixccichè, di convocare “con urgenza” una seduta d’Aula alla presenza del presidente della Regione Nello Musumeci “per avere chiarimenti sulle motivazioni” che lo hanno spinto alla nomina di Candela quale coordinatore dell’emergenza Covid-19 in Sicilia. Lo dice Giuseppe Lupo capogruppo del Pd all’Ars.

All’attacco anche il Movimento cinque stelle, con un intervento al vetriolo di Francesco Cappello in chiusura della seduta di oggi a palazzo dei Normanni: “Il terremoto giudiziario che riguarda dirigenti della sanità siciliana non può e non deve rimanere un dibattito confinato alle pagine dei giornali ma deve riguardare l’intero Parlamento – ha affermato il deputato M5s -. Il convitato di pietra Musumeci deve prendersi la responsabilità politica di aver messo ai vertici della sanità regionale dei dirigenti oggi coinvolti in vicende giudiziarie gravissime – ha aggiunto -. Abbiamo inoltre scoperto, per voce dell’assessore Armao, che questi ha dapprima rimosso l’avvocato Damiani dal vertice della Cuc (la Centrale unica di committenza, ndr), dove ricopriva il ruolo a titolo gratuito, salvo poi ritrovarlo a capo dell’Asp di Trapani nominato dalla sua stessa giunta regionale. Damiani – ha osservato ancora Cappello – è quindi uscito dalla finestra e rientrato dal portone principale nel sistema sanitario. Le informazioni che abbiamo sono gravissime”. Da qui la richiesta, indirizzata ancora una volta a Miccichè, di svolgere un dibattito a Sala d’Ercole sulle nomine in sanità: “Il Parlamento venga cioè coinvolto su fatti e persone nominate dalla politica e oggi coinvolte in gravi procedimenti penali – ancora Cappello -. Stiamo parlando del fallimento di un sistema di prevenzione che vede la politica inseguire costantemente la magistratura che esercita il proprio ruolo di repressione. Il Parlamento siciliano – ha concluso – ha l’obbligo di chiedere conto e ragione di queste nomine al presidente Musumeci e alla sua giunta”.

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