Cari sceriffi, ma non vi pare male?
Riaprono le attività e vai con le multe!
Sembra che spasimassero di rivedere le saracinesche alzate per armarsi di divise, leggi, leggine ed autorità e multare tutti. Siamo alle solite. Siamo un Paese nemico del commercio, ostile ai commercianti. Il rischio d’impresa qua vuol dire un’altra cosa, vuol dire che a fare impresa, in qualsiasi settore, si rischia il crepacuore ogni volta che questi qua mettono piede nella tua azienda.
E se qualcuno di voi lettori, armato invece di perbenismo, volesse contestarmi e tacciarmi di scarso senso delle regole, faccia pure.
Ma mi faccia anche una cortesia: provi a mettere su un’attività commerciale, di qualsiasi tipo, e poi ne riparliamo.
Provi a relazionarsi con l’elefantiasi di leggi e regole e divieti e regolamenti, che ad andarci dietro ci vorrebbe un avvocato in tasca, ma uno bravo; e non è detto che si possano osservare tutte.
Provi a subire l’insolenza di chi entra con protervia nel suo negozio e “si mette a scrivere”, senza concedere margini al buon senso; senza dire “buon giorno e buona sera”, neanche avesse al cospetto il più crudele dei delinquenti.
Provi a pagare multe salate per quisquilie (magari scovate proprio in mezzo all’elefantiasi di cui sopra), rispetto alle quali potrebbe essere sufficiente una diffida oppure, perché no, una pacca sulle spalle, un sorriso bonario e la raccomandazione garbata di mettersi a posto.
Provi, provi.
Provi ad alzarsi la mattina per affrontare una durissima giornata da commerciante e a subire l’albagia dello sceriffo di turno, senza poter fare altro che tacere, accondiscendere ed inghiottire rabbia ed impotenza (le persone perbene, lavoratori semplici e semplicioni, solitamente fanno così). Provi.
Provi a chiedersi come mai lo trattano così, lui che in fondo è uno che si busca la pagnotta, magari dà lavoro ad altri, paga le tasse o quelle che può; lui che altrimenti dovrebbe andare a lavorare (e, si sa, un posto a muro dalle nostre parti lo trovano tutti) oppure a rubare. O a darsi fuoco (dimenticavo la terza opzione).
Provi. Provi cosa vuol dire essere multato perché il cartello “Vietato fumare” non era esposto nel posto giusto (fatto realmente accaduto).
Sì, perché di questo si tratta.
E poi provi a subire tutto questo alla ripresa dal lockdown, dopo settimane di fame, paura e disperazione. Settimane in cui lo Stato, che adesso lo addenta, gli aveva tirato un pezzetto di pane duro appena.
Lo provi, e poi ne riparliamo.
Intanto, io lo ribadisco: siamo un Paese che “taglieggia” i commercianti, i quali, poveretti, danzano macabramente tra il pizzo dei mafiosi e lo soverchierie dei giusti.
In mezzo, il silenzio degli innocenti.
Ha ragione e torto allo stesso tempo. Ragione perché ci sono miriadi di leggi e norme. Torto perché pretende da chi deve applicare queste norme di fare finta di niente. Il colpevole è il politico che fa centinaia di migliaia di norme, non certo chi controlla ed è vittima allo stesso modo dei negozianti. Il caos fa comodo ai politici che possono così premere per risolvere, ma solo agli amici, i problemi singoli da loro stessi causati e acquisire voti e clienti. Si prenda lo Smart working. C’è la legge che lo impone ma poi chiedono di rientrare per fare un piacere a questo o a quello. La sicurezza. Mettono mille regole e poi vorrebbero che ci si volti dall’altra parte.
“…Il caos fa comodo ai politici che possono così premere per risolvere, ma solo agli amici,…..” non ho capito, cosa si vuol dire che gli stessi problemi amministrativi e relative sanzioni possono essere tolte “solo agli amici?”
E’ vero purtroppo.Le forze dell’ordine si sono accanite in maniera esagerata per questo problema.Però nei bar nei pub nei luoghi dove si accentrano i giovani nei sabati e domeniche non ci vanno.Ti fermano per la mascherina pure se vai in moto o corri e fanno gli gnorri dove non dovrebbero.Vergogna.
Chissà perchè ci si ricorda dello Stato solo quando si deve richiedere qualche cosa e mai al momento di pagare le tasse
IO SONO ASSOLUTAMENTE A FAVORE DELLA EVASIONE PER SOPRAVVIVENZA.HO VISTO TROPPI COLLEGHI ARTIGIANI E COMMERCIANTI DISTRUTTI DA LEGGI FOLLI,ISPETTORI IN PIENO ORGASMO DA SANZIONE (MAGARI A CASA SI FANNO BASTONARE DALLA MOGLIE), SISTEMA BANCARIO E FISCALE DA NEUROLESI.TUTTI I CHIACCHERONI DA TASTIERA E TUTTI PARLAMENTARI VORREI VEDERLI ALZARE OGNI MATTINA LA SARACINESCA DEL NEGOZIO.
oltre le leggi e leggine, si devono preoccupare anche di leggi Mal interpretate e mal applicate, leggi superate da nuove e ti contestano per leggi superate, insomma vi è un calderone esplosivo, non è solo verso i commercianti, ma su tutto, con taluni atteggiamenti di persone che siedono in posizioni di “potere burocratico” si rischia l’immobilismo totale, non se ne rendono conto il perchè tutto va a catafascio, importante per LORO seguere punto e virgola il “PROTOCOLLO” ma se uno fa osservare loro che il protocollo lo puoi seguire anche tu, si arrabbiano, ho ancora i traumi e i conflitti con un megadirigente che nonostante le leggi e tanto di gazzetta ufficiale, si prodigava a fare circolari di spiegazione a livello provinciale, solo dopo 1, 2, 3, 4 ricorsi e le legnate ricevute, mi son detto, ma qui c’è qualcosa che non va, ed infatti ad ogni circolare, andavo a recuperare la gazzetta ufficiale, solo in quel modo sono riuscito a fare un lavoro mezzo decente, Non seguire piu’ le circolari ed applicare la legge, visto che la circolare stravolgeva secondo i miei punti di vista le leggi di che trattasi, solo cosi’ non ho avuto piu’ ricorsi ” rimproveri e legnate verbali” dagli utenti, quello che poi dopo un paio di mesi è accaduto che il famoso dirigente se ne accorto, solo che non era affatto compiaciuto del mio buon lavoro, sono stato rimproverato di non seguire le direttive (sbagliate) delle circolari, purtroppo ci sono anche queste persone nei punti nevralgici della P.A. quindi non stupitevi di nulla.
Gentile signore, ho visto e sentito cose da far rizzare i capelli. Provi a chiedere, a chi ritiene di essere il possessore designato della divina legislazione, che differenza c’è tra legge, decreto legge, decreto legislativo,o semplicemente cosa sia una circolare esplicativa. Perché la circolare, erroneamente sbandierata come legge, ha solo il compito di spiegare al colto e all’inclita come si deve applicare una determinata legge, un decreto o un accordo lavorativo. Ignoranza abissale che già parte dagli atenei. E questi signori sono proprio quelli che dovrebbero gestire parte della nostra esistenza. Quando sono costretto ad avere a che fare con queste persone, già mi vengono attacchi di fegato. E parlo di tutte le Amministrazioni !!
perchè ci sono troppe ingiustizie etc etc, quindi ecco spiegato l’atteggiamento di tanti cittadini, sono semplicemente stanchi, non si scappa dall’Italia perchè abbiamo Parenti e affetti, altrimenti fuggiremmo a gambe levate.
Arriva Forza Covid, il partito unico per la seconda ondata
E niente, si stava meglio quando si stava peggio. Vuoi mettere, le strade abbandonate, la gente dietro i vetri come pesci in acquario, il computo dei morti, gli ospedali al collasso, i blindati neri coi cadaveri nei sacchi. Quella celeste nostalgia canaglia di Covid la provano in tanti: la compagnia dei virologi buonamorte, che senza emergenza restano del tutto privi di sponsorizzazioni e di gloria; i superkommissari alla herr Arkuri, che non possono più giocare a Dio che smista la vita e la morte; gli esperti delle task force, che si ritrovano con le taske vuote; dulcis in fundo Giuseppi, che si credeva il padrone della terra, come diceva don Bastiano, quello del Marchese del Grillo, per poi scoprire, tutto insieme in un arruffatto pomeriggio di contestazioni romane, che non era padrone di un c… E allora: forza Corona, che dove c’è virus c’è speranza.
La chiamano “la seconda ondata”, ma non è un film distopico e neanche un romanzo novecentesco. È la recondita Speranza, neanche tanto recondita, di ministri, sottosegretari, intrallazzoni e gufoni vari: “menagramo d’un menagramo”, come diceva il duca conte Semenzara al povero Fantozzi. A, uè uì, il vaccino non va lì. A, uì, uè, il corona viene a te. “Il virus, anche se a prevalenza ridotta, e con prevalenza di casi asintomatici, continua a circolare”, dichiara il ministro della Salute col suo faccino emaciato: la gente, davanti al telegiornale, istintivamente si tocca con la sincronia di un corpo di ballo, milioni di furtive palpatine sotto al desco serale, perché questi, oh, son capacissimi di portare sfiga. Vedi però come cambiano le cose. Quattro mesi fa, chi si sigillava in casa era un fascista, ce l’aveva coi cinesi; quattro mesi dopo, chi non crede alla seconda ondata è un fascista, vuole infettare tutti. Detto in punta di francese, avete rotto i co……