Servizi per studenti disabili | Gli assistenti: "Noi in crisi" - Live Sicilia

Servizi per studenti disabili | Gli assistenti: “Noi in crisi”

Un'assistente igienico-personale in protesta (Foto d'archivio)

La lunga diatriba prosegue. La nota della Città metropolitana di Catania e la manifestazione in programma domani

LA PROTESTA
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PALERMO – Il problema esisteva già, ma il Covid ha aggravato la crisi di una categoria lavorativa ogni giorno sempre più a rischio: si tratta degli assistenti igienico-personale, circa 1.500 persone che da oltre vent’anni svolgono servizi in favore degli studenti disabili nelle scuole e università siciliane. I lavoratori non navigavano in buone acque già prima che il coronavirus bloccasse l’economia italiana, e oggi non si ritengono più fortunati di ieri: sono senza lavoro da mesi per la chiusura delle scuole, senza stipendio e fuori dagli ammortizzatori sociali. Per questo domani alle 10,30 si raduneranno a piazza Pretoria, a Palermo, e protesteranno contro quella che il sindacato Slai Cobas Sc definisce “macelleria sociale”.

La protesta di domani è solo una delle iniziative messe in atto nell’ultimo periodo. Il 18 maggio scorso è andato in scena un ‘mail bombing’ che ha visto le caselle di posta di diverse istituzioni invase da decine di comunicati-denuncia, nei quali veniva spiegato il motivo della mobilitazione: “Il 16 maggio 2020 è scaduto il contratto di lavoro stipulato con cooperativa sociale in qualità di assistente igienico-personale ai disabili delle scuole superiori di Palermo – si legge in una delle note, firmata da una lavoratrice – a seguito di procedura di accreditamento della Città metropolitana di Palermo delegata per l’erogazione del servizio. Il contratto sarebbe dovuto continuare con proroga fino alla fine delle lezioni (giugno 2020) ma l’assessorato (delle Politiche sociali, ndr) non ha voluto trasferire le somme necessarie perché noi assistenti igienico-personale, a detta di Regione e Città metropolitana, non potremmo espletare il nostro servizio verso gli studenti disabili se non ‘in presenza’ nelle scuole. E siccome le lezioni dal 5 marzo si svolgono a distanza, il nostro servizio viene considerato nullo”.

L’ultima tegola per gli assistenti è arrivata ieri dalla Città metropolitana di Catania, il cui Servizio politiche sociali e del lavoro ha reso noto che non si avvarrà delle loro mansioni per l’anno scolastico 2020-2021. L’ente specifica di aver compiuto la scelta prendendo atto di un parere del Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia “in materia di competenze relative alla erogazione di servizi di assistenza agli studenti disabili”, richiesto dall’assessorato regionale delle Politiche sociali. Da tempo infatti la Regione Siciliana e gli enti locali si interrogano sul trasferimento delle competenze degli assistenti alle scuole, che dovrebbero fornire i servizi agli studenti tramite i collaboratori scolastici. “Che però non sono specializzati – controbatte lo Slai Cobas Sc – e che possono fare, da loro mansionario, solo assistenza generica e di base”.

“Rimandiamo al mittente il tentativo di usare ‘l’arma’ del parere del Cga contro gli assistenti igienico-personale – aggiunge la sigla – e contro i diritti degli studenti disabili di avere un’assistenza qualificata e specializzata. Il parere del Cga, che ribadiamo è un parere consultivo e non vincolante, non decide proprio nulla e rinvia nel suo contenuto a una conferenza Stato-Regioni ‘che riesca a coordinare i vari interventi che riguardano l’inclusione scolastica dei soggetti con handicap’”.

Lo Slai Cobas Sc osserva che nel parere del Consiglio di giustizia amministrativa viene citata una norma secondo cui “sono fatte salve le competenze attribuite in materia di inclusione scolastica alle Regioni a Statuto speciale e alle Province autonome di Trento e Bolzano secondo i rispettivi Statuti e le relative norme di attuazione”. A livello regionale poi, aggiunge la sigla, varie sarebbero le norme che “sanciscono chiaramente che la competenza specifica del servizio igienico-personale verso gli studenti disabili è della Regione Siciliana”, e che “deve essere svolto da figure specializzate e qualificate. L’assessore regionale Scavone deve subito dare risposte e chiarimenti agli assistenti igienico-personale e agli studenti disabili con le loro famiglie”.


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