PALERMO – Una seduta congiunta del governo regionale e dell’Ufficio di presidenza dell’Anci Sicilia è fissata per domani alle 11.30 all’aeroporto di Palermo. Al centro dell’incontro il “preoccupante isolamento” della Sicilia determinato dalle “irresponsabili scelte” compiute da Alitalia che rischiano di compromettere la stagione turistica e la stessa ripresa economica dell’Isola. La decisione é stata presa congiuntamente dal governatore Nello Musumeci e dal presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni siciliani Leoluca Orlando.
Musumeci incontra Ombra
Il disimpegno di Alitalia dall’aeroporto di Trapani è stato al centro dell’incontro che si è tenuto oggi pomeriggio a Palazzo Orleans tra il governatore Nello Musumeci, l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e il presidente di Airgest Salvatore Ombra. Il responsabile della società di gestione dello scalo trapanese ha comunicato al presidente della Regione che già dal primo luglio alcune compagnie riprenderanno i collegamenti tra Birgi e alcune destinazioni nazionali, confermando il proprio impegno per il rilancio dell’aeroporto.
Nei giorni scorsi, Musumeci era già intervenuto sull’argomento parlando di «ennesimo schiaffo che si aggiunge a tariffe perlopiù inaccessibili e ai voli ancora ridotti in tutti gli scali siciliani, che stanno rendendo impossibile raggiungere l’Isola e partire». Il presidente della Regione aveva parlato di «atteggiamento che, nel pieno della più grave crisi economica del nostra comunità, assume i profili di seria irresponsabilità di cui chiediamo conto innanzitutto al management e al governo nazionale». Musumeci aveva auspicato una presa di posizione del presidente Conte nei confronti di Alitalia, «che dal governo centrale sta ottenendo aiuto oltre ogni legittima misura. In caso contrario, ma conosco la sensibilità del premier, la Sicilia darà vita a proteste clamorose».
Comunque è assurdo che si faccia un casino dicendo che la Sicilia è isolato dopo che Alitalia ha cancellato un volo da trapani a Roma e uno da trapani a Milano. Se si guardano tutti gli aeroporti italiani si vede chiaramente che ci sono pochissimi voli e le compagnie aeree che sono aziende che devono fare profitti o quanto meno non perderci. Trapani non è un aeroporto che può garantire profitti ad una compagnia aerea a meno che non riceva sussidi. Ryanair ha sempre scelto aeroporti minori vicino a aeroporti di città grandi. Cuneo, Parma, Forlì, Pescara, Ancona, Perugia e Alghero sono aeroporti che senza Ryanair sarebbero con pochissimi passeggeri e con bilanci non rossi ma di più.
Alitalia si è presa soldi pubblici,quindi perché lasciare a piedi i siciliani?????
Ma che fine ha fatto (Aerolinee Siciliane) AIRSICILIA? Secondo me è il momento di approfittare di questi spazi liberi lasciati da Alitalia. Anche la Sardegna è nelle stesse condizioni della Sicilia. Che aspettate a formare un sodalizio e dar vita a una compagnia aerea delle isole? Sarebbe un modo per dare priorità alle esigenze sia di chi viaggia (prezzi agevolati per lavoratori, per chi viaggia per motivi di salute, over 65 ecc.) sia per incentivare il turismo isolano (pacchetti e convenzioni con alberghi, pensioni e B&B) senza andare a pregare nessuno e sperare sempre nelle altrui iniziative no? Ma davvero è così difficile? Classe Dirigente datevi una mossa please.