La lite, gli spari, le sassate. Ai domiciliari 4 'caminanti'

La lite, gli spari, le sassate|Ai domiciliari 4 ‘caminanti’

Sono accusati di tentato omicidio. Due restano dietro le sbarre.

ADRANO – Una parola di troppo ha scatenato l’inferno. Anzi il rischio concreto è che ci potesse scappare il morto, che fortunatamente non c’è stato. A metà maggio nella comunità dei Caminanti, che risiedono ad Adrano, sono partiti anche alcuni colpi di pistola. Ma anche colpi di spranghe di ferro, lanci di pietre e stecche da biliardo e addirittura è stata usata un’ascia. Una spedizione punitiva a cui ha partecipato un intero nucleo familiare. L’obiettivo era rispondere a un’offesa imperdonabile che alcuni parenti avevano rivolto a un’anziana donna, Fortunata D’Amico.

La polizia di Adrano dopo una breve indagine ha fermato sette persone. Una però si è resa latitante per diversi giorni. A seguito della convalida si sono svolte le udienze davanti al Tribunale del Riesame che ha disposto la misura degli arresti domiciliari in sostituzione della detenzione in carcere per quattro persone: Carmela Felice, Salvatore Restivo (classe 89), Salvatore Restivo (classe 96), e Giuseppe Restivo. Tutti e quattro sono difesi dall’avvocato Francesco Messina. Restano dietro le sbarre i fratelli Bartolo e Salvatore (classe 62) Restivo. Il Riesame ha confermato la custodia cautelare in carcere. È invece in attesa dell’udienza davanti al Tribunale della Libertà Francesco Restivo, che come detto è stato irreperibile per dieci giorni. 

Il Tribunale del Riesame ha disposto la remissione in libertà anche di Fortunata D’Amico, indicata dall’accusa quale istigatrice dell’azione violenta. Il Tribunale ha ritenuto che per la donna, difesa dall’avvocato Pietro Scarvaglieri, vi fosse un carente quadro indiziario.

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