Servizi per l'infanzia|I centri estivi possono riaprire - Live Sicilia

Servizi per l’infanzia|I centri estivi possono riaprire

La Regione fa chiarezza sulla data di riapertura, dopo le polemiche.
L'ORDINANZA
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PALERMO – Nell’ordinanza del presidente della Regione di venerdì sera slitta di un’altra settimana la riapertura dei servizi per l’infanzia. Il sindaco di Palermo e presidente dell’Anci Leoluca Orlando ha scritto al governatore per segnalare il problema. La Federazione regionale delle scuole dell’infanzia si dice pronta a riaprire comunque da domani come permesso dalla norma nazionale. In mattinata arriva però una nota della Regione che chiarisce: i centri estivi per i bambini possono aprire da domani.

“Un serio problema”

“Lo slittamento al 22 giugno dell’apertura dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza, mentre tutti i DPCM indicavano il 15 è un serio problema per le famiglie e per i bambini. Moltissimi comuni d’intesa con le Asp e con Anci avevano predisposto le modalità di comunicazione di inizio attività e le modalità condivise per i controlli. Le famiglie avevano organizzato i propri tempi e moltissimi bambini sapevano che sarebbero ritornati a frequentare attività”. Così Leoluca Orlando in un messaggio inviato al presidente della Regione.
“Se come dice l’ordinanza occorre rispettare le linee guida nazionali approvate dalla conferenza unificata si potrebbe evitare un’altra settimana di attesa per una azione che finalmente riguarda bambini e bambine, che non vanno a scuola dal mese di febbraio”, osserva Orlando. A Palermo avrebbero riaperto domani 68 centri.

“Apriamo lo stesso”

La FISM – Federazione regionale delle scuole dell’infanzia – interviene sulla polemica che ha investito nelle ultime ore il mondo dell’infanzia e delle 25 mila famiglie siciliane che aspettano l’avvio dei servizi ricreativi ed educativi per l’infanzia da 0 a 17 anni.
“Questa Federazione – dice Dario Cangialosi, presidente regionale FISM Sicilia – chiarisce che l’ordinanza 25 del Presidente della Regione Siciliana sulla materia recepisce interamente quanto disposto dal DPCM del 17 maggio 2020 e ne adotta le linee guida di cui allegato 8. Il malinteso causato da una errata interpretazione del provvedimento regionale non può di fatto sospendere la ripresa del percorso di benessere psico-fisico dei bambini e il legittimo diritto al gioco, all’educazione e alla socialità. Le famiglie siciliane verranno accolte nei centri educativi estivi già da lunedì 15 giugno”.

La Regione chiarisce

“Contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa, il riferimento di cui ai servizi per l’infanzia e l’adolescenza previsto nell’articolo 2 dell’ordinanza n. 25 del presidente della Regione,  secondo cui “è consentita l’attività a decorrere dal 22 giugno 2020, previo decreto attuativo dell’assessore regionale della Famiglia e delle politiche sociali, d’intesa con l’assessore regionale per la Salute, da emanarsi entro il 21 giugno 2020 la cui  riapertura è posticipata a giorno 25 giugno”, non riguarda i cosiddetti centri estivi, ossia luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative. Pertanto, sono consentite dal 15 giugno 2020 le attività dei centri estivi, essendo espressamente previsto dall’articolo 1, let. c, del Dpcm 11 giugno 2020 che “è consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidare la custodia e con obbligo di adottare appositi Protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle Linee guida del dipartimento per le Politiche della famiglia di cui all’allegato 8”.
Tale richiamo della normativa nazionale è già contenuto nell’ordinanza, sicchè appare del tutto infondato il timore rappresentato da alcuni operatori di settore. Si aggiunga, inoltre, che la Sicilia ha deciso di anticipare anche l’apertura degli altri servizi al 22 giugno, mentre a livello centrale non è prevista”. Lo chiarisce oggi una circolare a firma del capo della Protezione civile regionale, Calogero Foti.


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