ADRANO – Il fuoco che inghiotte un’auto. E poi i boati, mentre le fiamme si alzano. Nella notte tra venerdì e sabato, in via Canonico Bascetta, si sono vissuti momenti di paura. Basta guardare il video, che LiveSicilia pubblica, per comprendere la tensione di quei momenti. Quel rogo scoppiato alle due del mattino all’interno di un residence, che ha distrutto tre auto (una Hyandai Tucson, una Ford Fiesta e una Bmw) tra cui quella dell’ex sindaco e parlamentare all’Ars Fabio Mancuso, ha fatto ripiombare la zona all’epoca del terrore e del piombo degli anni 80 e 90. Quando non a caso Adrano ha conquistato, insieme a Paternò e Biancavilla, la nomea di comune nel ‘triangolo della morte’.
Che l’incendio sia doloso non ci sono dubbi. La Polizia del Commissariato di Adrano sta lavorando in modo serrato. Non si esclude alcuna pista, anche se quell’intervista rilasciata dall’ex deputato all’emittente locale Tva sull’ennesima proroga nell’appalto delle gestione della raccolta dei rifiuti ad Adrano getta più di un sospetto. Solo una coincidenza? Saranno le indagini della Polizia a chiarire se c’è o meno un collegamento. E se quindi si sia trattato di un avvertimento.
L’inchiesta comunque è solo all’inizio. E al momento ci muoviamo nel campo delle ipotesi. Intanto sono state acquisite le immagini di alcuni sistemi di video sorveglianza della zona, sono state ascoltate diverse persone che potrebbero dare elementi utili alle indagini. Inoltre sarà importante anche la relazione fornita dai Vigili del Fuoco che sono intervenuti per domare l’incendio. Dalle immagini è ben visibile che il cancello mentre divampavano le fiamme era chiuso. Qualcuno ha quindi scavalcato l’inferriata? Hanno agito in più persone, magari chi ha appiccato il fuoco e un complice a fare da palo? Ancora domande. Agli inquirenti il compito di rispondere. Intanto Fabio Mancuso ha scelto il silenzio.
