Le Regioni frenano su dl Rilancio|"Quei fondi sono insufficienti" - Live Sicilia

Le Regioni frenano su dl Rilancio|”Quei fondi sono insufficienti”

Armao: "Così salteranno gli equilibri di bilancio e i servizi"
DUELLO CON ROMA
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PALERMO – I numeri, impietosi, li fornisce l’assessore all’Economia Gaetano Armao via social: su 80 miliardi di deficit utilizzati per la fase di rilancio post-Covid solo 5,5 sono destinati all’universo delle autonomie (Regioni, Comuni e Province) e di questi 1,5 in particolare alle amministrazioni regionali. La battaglia è andata in scena nella Conferenza Stato-Regioni: da un lato Roma, dall’altro i rappresentanti dei territori che hanno ribadito l’insufficienza delle risorse contenute nel decreto legge Rilancio che ora dovrà essere convertito in legge. “Così non solo salteranno gli equilibri di bilancio a causa degli effetti della crisi, ma sopratutto non potranno garantirsi i servizi essenziali ai cittadini”, è il pensiero di Armao.

Il nodo è rappresentato dalle minori entrate previste in virtù dei provvedimenti anti-crisi adottati tra inverno e primavera. Le Regioni minacciano di non dare il loro parere al dl Rilancio se prima Roma non metterà nero su bianco gli impegni sulle risorse necessarie per far fronte alle minori entrare e al rispetto del livello essenziale delle prestazioni e dei servizi. Una linea dura che vede tra i più accesi sostenitori proprio Armao: “Abbiamo sottolineato l’inadeguatezza degli stanziamenti sinora varati dallo Stato e la necessità di far presto a fronte di minori entrate che rischiano di alterare gli equilibri di bilancio”, dice.

Dall’altra parte del tavolo il governo Conte, che con il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e il vice ministro all’Economia Antonio Misiani ha garantito che entro la prossima settimana si terrà un incontro di definitivo chiarimento sui fabbisogni finanziari regionali determinati dalla crisi. da quella riunione dovranno necessariamente saltare fuori le cifre da inserire nella conversione del decreto legge. “Quel che sino ad oggi è stato stanziato è del tutto insufficiente – ancora Armao – e pregiudica non solo gli equilibri di bilancio, ma anche i servizi ai cittadini ed alle imprese delle Regioni”.

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