Palermo: “Mercatino a prova di Covid, ora lasciateci lavorare” - Live Sicilia

“Il mercatino è a prova di Covid | Ora lasciateci lavorare”

In viale Francia regnano calma e mascherine. “Il caos di via Galilei e le parole di Orlando? Ingiusto pagare tutti per colpa di pochi”

PALERMO – Dopo gli episodi di abusivismo e trasgressione delle norme anti Covid-19 all’interno del mercatino di via Galileo Galilei, il sindaco Leoluca Orlando non ci ha girato troppo intorno: “Ci aspettiamo da lunedì una drastica inversione di rotta, senza la quale non si potrà non valutare l’inibizione dei mercatini”. E a giudicare dal clima che si respira oggi in viale Francia, sede di un altro importante mercatino palermitano, l’inversione di rotta non si è fatta attendere: mascherine per tutti, distanziamento fra postazioni e venditori stessi, nessun carrello in giro. La musica insomma sembra cambiata, ma secondo diversi addetti ai lavori il caos di via Galilei e l’avvertimento del sindaco non c’entrerebbero.

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“Lavoravamo già in questo modo”, commenta per esempio Maurizio Porzio mentre vende i suoi capi di intimo. “È una questione di civiltà: noi abbiamo sempre e comunque rispettato le norme di convivenza, anche semplicemente raccogliendo tutta l’immondizia che facevamo. E come si può vedere – aggiunge – il rischio coronavirus ci fa essere ancora più attenti al cliente: qui nella nostra postazione ci sono due bottiglie di sanificante e cartelli di avvertimento, ma richiamiamo anche a voce i clienti che non hanno la mascherina. Non ci sono più nemmeno i carrellisti in giro, nonostante sia comunque aumentato il distanziamento generale dentro tutto il mercatino. Ecco perché per me è assurdo che gli errori dei singoli li debbano pagare tutti. Ci sono degli errori? Che ne risponda la singola persona”.

Anche Angelo Accetta ci tiene a sottolineare gli sforzi collettivi degli ambulanti per rendere il mercatino di viale Francia un posto sicuro e fruibile: “Ci stiamo organizzando e stiamo facendo gruppo come meglio possiamo – dice – ma d’altronde nessuno ha l’intenzione di tornare a casa e soprattutto nessuno pensa di non potersi ammalare. Ci possiamo ammalare tutti e sicuramente non ci piace l’idea. Come dice il mio collega credo sia necessario riorganizzare tutto basando le responsabilità sul singolo che sbaglia, altrimenti fare tutti questi sforzi non serve a niente. L’amministrazione comunale può giudicare anche personalmente: qua ci stiamo dando veramente da fare perché tutto sia perfetto. Ora però lasciateci lavorare”.

I clienti sfuggono quasi tutti alle domande, ma non hanno nulla da nascondere: mascherina e distanziamento sono ‘d’ordinanza’, e non manca qualche occhiataccia a chi non rispetta le regole. In giro anche l’Associazione nazionale carabinieri, che di tanto in tanto richiama all’ordine quando i comportamenti si avvicinano al limite delle norme anti-contagio. Francesco è soddisfatto: “Finalmente si torna a una specie di normalità, con le persone in strada e una bella atmosfera. Da cliente dei mercatini non credo ci siano condizioni per una chiusura – commenta – anzi mi sembra tutto come dovrebbe essere”. Lo stesso dice Fabiola, convinta che “più di così forse non si possa fare, perché se c’è la vigilanza e ci sono le regole mi sembrano difficili le tensioni”. Alberto Di Marco invece scherza: “Siamo tutti con la mascherina tranne lui”, dice indicando un venditore che però aveva tolto il dispositivo di protezione solo per un bicchiere d’acqua.

Secondo Marcello Di Matteo, di Confimprese ambulanti Palermo, tutto questo sarebbe anche il risultato di un’autoregolamentazione interna. “Ogni mattina facciamo un giro del mercato e raccomandiamo ai colleghi di lasciare tutto pulito e in ordine, addirittura meglio di come lo troviamo. Un aspetto che reputo fondamentale non solo come ambulante ma anche come sindacalista – precisa – visto che la mia sigla ha trattato col sindaco per la riapertura dei mercatini, che però alla fine è avvenuta attenendosi all’ordinanza del presidente della Regione. Come sì può notare, il mercatino è il mondo in piccolo: relazioni, confidenza, svago. C’è tutto, comprese le mascherine, il gel igienizzante e il distanziamento, unite alla collaborazione fra venditori e forze dell’ordine. Purtroppo – conclude – in questi giorni è passato altro. Basta una foto a rovinare la reputazione di tutti, ma qua si può vedere che non vogliamo che funzioni così”.


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