CATANIA – La Procura di Catania ha chiuso le indagini sul giudice amministrativo Dauno Trebastoni, accusato di corruzione.
Un giudice di primo piano, Trebastoni, che si è occupato di casi di grande rilievo, dal mondo degli appalti a quello universitario, come la querelle del direttore Lucio Maggio.
L’INDAGINE – A eseguire l’indagini è stata la guardia di finanza, coordinata dal sostituto procuratore Fabio Regolo. L’ipotesi è concorso in corruzione in atti giudiziari, ma Trebastoni si è sempre detto estraneo.
Gli inquirenti hanno analizzato alcuni provvedimenti, che hanno fatto ipotizzare contatti tra il giudice e alcuni avvocati.
PRESUNTI FAVORI – Agli atti della magistratura ci sono alcuni soggiorni del giudice in un residence catanese, pagati “sempre per contanti”, gli accertamenti bancari avrebbero portato a un avvocato.
LA REPLICA – L’avvocato Vittorio Lo Presti, che assiste Trebastoni, ha sottolineato il “rispetto per l’ufficio giudiziario” che sta conducendo le indagini.
L’avvocato ha aggiunto: “Intendiamo limitarci a rappresentare che, a seguito della notifica dell’avviso di conclusione delle indagini”.
“Stiamo dimostrando – conclude Lo Presti – nei modi previsti, l’estraneità del nostro assistito a tutti i fatti contestati”.