Sicula Trasporti:| c'è il nuovo Cda - Live Sicilia

Sicula Trasporti:| c’è il nuovo Cda

È composto dagli stessi tre amministratori giudiziari nominati dal gip.
IL COLOSSO SOTTO SEQUESTRO
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CATANIA – La Sicula Trasporti Spa, colosso dei rifiuti finito sotto sequestro agli inizi di giugno, ha un nuovo consiglio d’amministrazione. A comporre il Cda sono i dottori commercialisti Salvatore Belfiore e Salvatore Virgillito e l’avvocato Pasquale Maria Castorina. Sono i tre amministratori giudiziari nominati dal gip Stefano Montoneri nell’ambito dell’inchiesta Mazzetta Sicula. Il giudice – come anticipato ieri da LiveSicilia – giovedì scorso ha deciso la “sostituzione degli organi societari” affinché vi fosse una nuova governance che potesse avere la “fiducia” dell’autorità giudiziaria, che in questo momento detiene le quote societarie. La nomina della composizione dei nuovi vertici è frutto dell’assemblea che si è svolta ieri pomeriggio. A questo punto saranno scelti alche altri professionisti per il ruolo di sindaci e membri degli organi di controllo della Spa.

Un atto quasi scontato quello di azzerare il consiglio di amministrazione di Sicula in carica con una nuova compagine. Anche perchè con l’arresto e le conseguenti dimissioni di Antonello Leonardi, il cda si trovava vuoto di un componente. Tra le soluzioni prospettate c’era stata quella di nominare uno degli amministratori e quindi lavorare in “sinergia” con l’esistente consiglio (anche se in carica da pochissimi mesi) composto dal presidente Vito Branca e l’amministratore delegato Carmine Spina. Ma per il gip la trasformazione da srl a spa – leggendo le note integrative depositate dal pm Marco Bisogni frutto delle indagini della Guardia di Finanza – sarebbe stata “un’operazione di pura facciata”. Ricostruzione assolutamente respinta sin dall’inizio dalla governance che ha sempre evidenziato la “correttezza” della scelta di mutare Sicula in una società per azioni. Un assetto societario che avrebbe permesso (viste le norme) a vigilare e controllare il patrimonio di una società da 100 milioni di euro di fatturato all’anno. A questo punto occorrerà capire se il pm titolare dell’inchiesta deciderà di rinunciare all’istanza di commissariamento avanzata in sede di richiesta di misura cautelare. L’udienza, lo ricordiamo, è stata aggiornata per alcuni vizi di notifica al 14 settembre.

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