Cade l'accusa per il boss| Dissequestrati bar e agenzie - Live Sicilia

Cade l’accusa per il boss| Dissequestrati bar e agenzie

Il Riesame annulla l'ordinanza nei confronti di Salvatore Sorrentino

PALERMO – Non regge al Riesame l’accusa nei confronti del boss di Pagliarelli, Salvatore Sorrentino, di avere gestito attraverso dei prestanome due agenzie di scommesse.

Il Tribunale ha accolto al richiesta dell’avvocato Michele Giovinco e ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso 3 giugno. Con un altro provvedimento del Riesame è stato annullato il sequestro della ditta individuale “Accardi Fabrizio”, che gestisce un bar sala giochi in via Ernesto Basile 164 e la ditta individuale “Massaro Antonino”, che gestisce un corner di scommesse in piazza Ballarò.

Come chiesto dagli avvocati Enrico Tignini, Angelo Formuso e Miriam Lo Bello è caduta l’ipotesi che dietro le due attività ci fosse Sorrentino. Delle due agenzie si parlava nelle intercettazioni di Salvatore Rubino, considerato l’uomo che gestiva, d’intesa con alcuni mafiosi, il business delle scommesse. L’avvocato Tignini, nel caso di Accardi, ha consegnato ai giudici la documentazione si dimostrebbe l’acquisto lecito, attraverso l’accensione di un mutuo da parte del padre, del bar e corner.

Nel caso del corner di piazza Ballarò, l’accusa riteneva che Sorrentino lo avesse gestito tramite un intestatario fittizio, Antonino Maniscalco. Anche per Maniscalco, nei giorni scorsi, l’avvocato Giovinco ha ottenuto l’annullamento del provvedimento cautelare.

Sorrentino resta comunque in carcere per un’altra vicenda. Quella in cui è stato inquadrato come il braccio destro del capomafia di Pagliarelli, Settimo Mineo.

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