Migranti positivi al Covid a terra|Asse Musumeci-Lega contro Roma - Live Sicilia

Migranti positivi al Covid a terra|Asse Musumeci-Lega contro Roma

In serata nuovo appello a Roma: "Cambiare nell'approccio alla comunicazione"
IL CASO NOTO
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PALERMO – L’allarme Covid che si incrocia con l’emergenza sbarchi e così i rapporti tra la Sicilia e il governo nazionale tornano tesi. Tutto nasce dall’annuncio della Ong Mediterranea saving humans: “Otto dei 43 tamponi laringofaringei effettuati ieri pomeriggio sulle persone sbarcate ad Augusta da nave Mare Jonio sono risultati positivi al Covid-19”. E ancora: “Le persone che abbiamo salvato sono in quarantena e non rappresentano un rischio per la popolazione siciliana”. Una notizia che arriva 24 ore dopo gli accertamenti a bordo della Moby Zazà che hanno certificato trenta positivi tra le persone giunte nei giorni scorsi sulle sponde siciliane.

L’ufficialità sui nuovi casi fa saltare sulla sedia il governatore Nello Musumeci, che di buon mattino firma un post per comunicare che gli otto migranti positivi “si trovano a Noto e non su una nave in rada come aveva chiesto il governo siciliano”. Il motivo? “Lo Stato dice che la nave costa troppo” e quindi i contagiati si trovano nella cittadina siracusana “perla – ricorda Musumeci – del nostro turismo”. Da Palazzo d’Orleans attendono che Roma autorizzi una nave-quarantena sul modello di quanto avvenuto a Porto Empedocle con la Moby Zazà.

Il presidente della Regione Siciliana, però, si chiede: “Perché la quarantena sulla terra ferma? Perché nessuno ci informa sulle condizioni reali dei campi in Libia? Sono domande alle quali Roma ha il dovere di rispondere”. Dal governatore poi l’annuncio di una possibile contromisura: “Verificherò a questo punto se non sia il caso di ordinare la zona rossa attorno alla struttura che ospita gli immigrati”. Delle condizioni dei campi in Libia si preoccupa anche Mediterranea (“la pandemia non fa purtroppo distinzione e non conosce i confini, questo impone un intervento umanitario di soccorso che preveda l’evacuazione dai campi di prigionia libici”), ma la vicenda dalle parti di casa nostra diventa soprattutto politica e così a dare sostegno a Musumeci arriva il leader della Lega Matteo Salvini: “Otto positivi al virus tra i 43 fatti sbarcare ieri in Sicilia dalla Mare Jonio, la nave dei centri sociali di Casarini e compagni – evidenzia il leader del Carroccio in un post -. Dal resto d’Europa ci guardano con compatimento, mentre i trafficanti di esseri umani si fregano le mani. Il governo? Tace e dorme”.

A ruota arriva anche Nino Minardo, uno dei colonnelli di Salvini in Sicilia: “Otto migranti sui 43 fatti sbarcare ieri ad Augusta dalla Nave Jonio – rimarca – sono positivi al Covid e siccome il governo Conte non ha inteso disporre una nave quarantena per accoglierli, perché dicono che costa troppo, li hanno portati a Noto, cuore del turismo del Sud-est”. Parole che fanno da preambolo a un nuovo attacco al governo Conte e a una sponda per l’Esecutivo di Palazzo d’Orleans: “La nostra Sicilia che vuole ripartire, che vuole giocarsi le sue credenziale di unica bellezza nel mondo, che punta sul turismo per rialzarsi, è ancora una volta costretta a subire le angherie del disinteresse o, ancora peggio, del menefreghismo di chi governa l’Italia contro i Siciliani e i sacrifici di questi mesi – è il Minardo-pensiero -. La Lega dice basta a questo stillicidio di arrivi in Sicilia e a questo colpevole e dannoso permissivismo, che serve solo a dare forza e sostanza a chi, sulla pelle dei migranti, costruisce la sua ricchezza e siamo a fianco del presidente Musumeci a cui chiediamo azioni forti a tutela dei siciliani”.

Chi, però, si trova direttamente sul campo, come il sindaco di Noto Corrado Bonfanti, getta acqua sul fuoco e ricorda che i migranti sbarcati ad Augusta si trovano in un Centro che dista venti chilometri dalla città: “Non ci deve essere nessuna preoccupazione per la nostra comunità – afferma Bonfanti – perché non sarà consentita nessuna possibilità di contatto. Qualcosa, però, nella gestione strategica dello sbarco non ha funzionato e in una situazione, come l’attuale, in cui esperienza e mezzi ci consentono di lavorare in sicurezza, quello che è accaduto non sarebbe dovuto accadere”.

*AGGIORNAMENTO ORE 19.44
Nel tardo pomeriggio il governatore tranquillizza sulla situazione a Noto (“la Regione Siciliana ha mantenuto contatti continui con la prefettura di Siracusa e il Comune, abbiamo chiesto con il sindaco un forte potenziamento di controlli perché l’area in cui si trovano alloggiati i migranti, che è isolata fuori dal contesto urbano, sia adeguatamente presidiata”) e poi si rivolge nuovamente al governo ma questa volta per chiedere un diverso approccio nella gestione del problema: “Chiedo al ministro dell’Interno di attuare un diverso Protocollo di gestione perché nessuno può permettersi che le nostre città finiscano in pasto alla comunicazione negativa solo per aver deciso di non attendere i risultati dei tamponi a bordo o, come continua a chiedere la Sicilia, individuando altre navi per la quarantena obbligatoria”. Musumeci aggiunge: “Abbiamo pagato un prezzo troppo alto per rendere pubblicità negativa al nostro territorio, il cui turismo va accompagnato alla ripresa. Chiedo e pretendo maggiore attenzione. Al momento abbiamo città sicure, a partire proprio da Noto, e ci siamo dedicati al protocollo ‘SiciliaSiCura’ con grande impegno per tutelare il turismo e i nostri cittadini. Nessuno può e deve metterci a rischio”.


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