Uno a zero e palla al centro| Un aiuto dal 'boss' per la partita - Live Sicilia

Uno a zero e palla al centro| Un aiuto dal ‘boss’ per la partita

Il potere si esercita anche così

PALERMO – Il figlio del boss era un riferimento per risolvere grandi e piccole questioni. Anzi piccolissime, come gli screzi per una partita di calcio.

Il 27 gennaio 2018 Giuseppe Farinella, figlio di Mico, e Francesco Rizzuto, due dei fermati del blitz che ha colpito il mandamento mafioso di San Mauro Castelverde, sono in macchina a Finale di Pollina. Incrociano un uomo non identificato che rivolgendosi a Farinella dice: “… vedi che io ho problemi la prossima domenica là… con uno di San Lorenzo a Mondello”.

Sta parlando di una partita in programma il 4 febbraio. Qualcuno ha chiamato il centravanti della squadra di Finale di Pollina. Si teme sia un avvertimento. A San Lorenzo si sono legati al dito “un’offesa… cose di pallone…”.

Farinella è perplesso: “… devo andare a disturbare qualcuno per una partita di pallone”. Rizzuto è tranciante: “… non ci scendete… dategliela vinta questa partita”. Ancora Farinella: “… glielo potrei dire perché mi devono fare un favore a me perché gliene ho fatto uno io… però… per una partita di pallone gli vado a chiedere”. Il dialogo si fa surreale: “Può essere che gli ha dato un calcio a qualcuno, qualche gomitata… perché un crasto è sopra di lui quindi”.

La domenica successiva al “Franco Lo Monaco” di via Palinuro scendono in campo le squadre delle associazioni sportive dilettantistiche “Resuttana San Lorenzo” e “Finale”. Campionato di seconda categoria. Non si sa se alla fine Farinella chiese un favore a qualcuno o addirittura si presentò in tribuna. Per la cronaca, seppure irrilevante, i padroni di casa vinsero per una rete a zero.

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