Cimiteri, l'impegno del Comune| "Fine emergenza a settembre" - Live Sicilia

Cimiteri, l’impegno del Comune| “Fine emergenza a settembre”

L'assessore D'Agostino: "Ecco il nostro piano"

PALERMO – Trecento salme in meno entro i primi di agosto, altre 200 entro i primi del mese successivo: è questo l’impegno dell’amministrazione Orlando per risolvere l’emergenza dei cimiteri e svuotare il deposito dei Rotoli. L’assessore Roberto D’Agostino si presenta da solo in conferenza stampa (il sindaco è col ministro Bonetti in visita a Palermo) e prende un impegno con la città: tra fine agosto e inizio settembre la situazione tornerà alla normalità, arrivando a toccare quota zero bare in attesa.

“Dal primo luglio, grazie a un accordo con l’Asp, i medici sono presenti ogni giorno – dice D’Agostino – Stiamo predisponendo una serie di operazioni che ci consentiranno di superare l’emergenza”. Un’emergenza che, a essere onesti, non è certo nata nell’ultimo anno, anche se non si era mai arrivati a quota 500 salme in attesa, con tanto di rimprovero pubblico da parte del vescovo Lorefice: un compito gravoso per D’Agostino, bersagliato dalle critiche perfino della sua stessa maggioranza (ieri Paolo Caracausi ha chiesto il ritiro della delega) ma che oggi dice di avere “la coscienza a posto, poi il sindaco può decidere cosa fare in totale autonomia, ma io ho sempre informato il sindaco perché questo non è un problema solo mio ma di tutta l’amministrazione”. Salta all’occhio però che oggi D’Agostino è stato lasciato solo: alla conferenza non erano presenti né altri assessori, né esponenti di maggioranza.

“Io mi sono insediato a marzo del 2019, le salme erano circa 300 – dice l’assessore ai giornalisti – Ad agosto 2019 eravamo arrivati a 159, poi c’è stato un incremento fino alle 400 del febbraio 2020”. Un peggioramento che D’Agostino imputa a più fattori: tre commissari che non si sono mai ufficialmente insediati, un valzer dei dirigenti finito solo un mese fa, le inchieste che hanno decapitato gli uffici bloccando le gare per le cassette e la calce, ma anche bare zincate messe nei campi di inumazione e che quindi non possono essere tolte dopo soli sei anni. “Dovremmo avere cinque campi liberi con almeno mille posti – spiega l’esponente dell’amministrazione – ma in realtà non è così: da oggi in poi mettere nei campi solo bare di legno”.

Delle 500 salme in attesa circa 300 attendono l’inumazione, un centinaio i nuovi loculi a terra al posto di quelli più vecchi, il resto invece aspettano gli spurghi delle tombe gentilizie o di famiglia e per i quali serve la presenza dei medici. Il piano prevede che 156 posti si libereranno entro i primi di agosto grazie alle nicchie a muro ultratrentennali, altre 80 con gli spurghi delle tombe familiari (se i parenti tarderanno si posizioneranno sotto un gazebo), 100 per le sepolture a terra; le ultime 200 invece si potranno o mandare a Messina per la cremazione (e il Comune pagherà il viaggio) o saranno posizionate nelle nicchie liberate.

“Il sindaco ha predisposto un provvedimento emergenziale che deve passare dal consiglio comunale per anticipare il termine dei 30 anni – continua D’Agostino – avremmo così altri 5160 posti. Speriamo tra fine agosto e gli inizi di settembre così di svuotare tutto il deposito”. L’altro traguardo riguarda invece il nuovo cimitero di Ciaculli: “E’ la madre di tutte le battaglie, entro fine anno speriamo di indire la gara: abbiamo stanziato 15 milioni di fondi comunali, gli altri arriveranno dal project financing o dallo Stato”.

Capitolo a parte merita il forno crematorio: quello vecchio va ancora riparato, si spera entro fine 2020 ma va indetta ancora la gara che potrebbe essere accelerata grazie al Decreto semplificazioni, mentre per il nuovo si è ancora alla progettazione esecutiva. “Al cimitero arrivano circa 10 o 12 salme al giorno, con i medici presenti tutti i giorni riusciremo a fare 12 sepolture quotidiane”, dice l’assessore che annuncia anche il rafforzamento del personale: Reset formerà una seconda squadra, un’altra sarà composta invece da personale comunale preso dagli altri impianti.


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