Catania, Marchese dice addio: |"Non mi sentivo utile" - Live Sicilia

Catania, Marchese dice addio: |”Non mi sentivo utile”

"Non sono andato via per questione di soldi, avrei continuato, ma non c’erano più i presupposti"
CATANIA CALCIO
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CATANIA – Il Catania, cosa ormai nota, ha delle difficoltà economiche e il club è in vendita tramite asta. Durante la stagione alcuni calciatori non hanno ricevuto lo stipendio per alcuni mesi. Tra questi anche il terzino Giovanni Marchese che, alla ripresa del campionato per disputare i playoff, non si è presentato a Catania visto che il suo contratto scadeva pure il 30 giugno.

Marchese ha dimostrato l’attaccamento alla maglia rossazzurra, in particolare nel 2016 quando ha deciso di lasciare il Genoa in Serie A per trasferirsi in Serie C. Il terzino ha voluto spiegare le ragioni che l’hanno spinto a non tornare: “Ho tenuto conto che la gente potesse pensare che fossi un traditore – si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” – non sono andato via per questione di soldi, avrei continuato, ma non c’erano più i presupposti. Soffro in silenzio da due anni, non ho mai parlato e non voglio accusare nessuno. Ho deciso io quando andare via al di là della scadenza”.

Spesso – continua il terzino – sono stato messo da parte, non mi sono sentito più utile. Sono andato via e, ribadisco, non per una questione economica, non ho mai guardato al contratto. Ho giocato infortunato quando sono stato chiamato in causa e non mi sono mai tirato indietro. Ho deciso io il giorno in cui terminare”.

Marchese ha anche fatto parte del Catania che stupiva in Serie A: “Catania mi ha lasciato bei ricordi. La promozione in A è stata favolosa, fortemente voluta da tutto il gruppo allenato da Marino. In A ci chiamavano piccolo Barcellona. Mi sono innamorato di Catania e amerò la città per sempre, così come amerò i colori rossazzurri. Come ricordi più belli ho il gol al Novara nel 2012 ero capitano e tirai al volo da lontano. Ricordo anche due gol segnati all’Olimpico contro la Roma, durante le gestioni dei tecnici Montella e Maran. Con loro ho legato di più. L’avversario più difficile da marcare? Totti”.

Adesso Marchese pensa al suo futuro: “Adesso non lo so. Mi concedo qualche giorno per riflettere. Se ci fosse qualche buona proposta mi piacerebbe giocare ancora, altrimenti ho il patentino di allenatore Uefa B e posso guidare squadre fino alla D oltre che allenare i ragazzi del vivaio”.

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