L'omicidio di Giangiacomop Ciaccio Montalto e le paure del boss

L’omicidio di Ciaccio Montalto| La paura del boss: “Mi consuma”

Mariano Asaro parlava così dell'assassinio del magistrato

Non tutti i pentiti sono uguali. Mariano Asaro, lo stesso che se la prendeva con il boss di Villabate Francesco Colletti per la sua scelta di collaborare con la giustizia, era ‘riconoscente’ nei confronti di Francesco Giuseppe Milazzo. Le sue parole riportano indietro all’inizio degli anni Ottanta, quando fu assassinato il magistrato Giangiacomo Ciaccio Montalto.

“Cristiano cattivo”

È uno dei retroscena del blitz dei carabinieri del Nucleo investigativo di Trapani, coordinati dalla Dda di Palermo. Carmelo Salerno, boss di Paceco, parlava molto male di Milazzo. Lo definiva “cristiano cattivo… un tragediatore”. Asaro rivelava che a “questo gli voleva sparare”. Qualcuno, la cui identità è rimasta segreta, voleva punire il collaboratore di giustizia di Paceco. Poi Asaro si mostrava riconoscente nei confronti di Milazzo perché non lo aveva tirato in ballo nell’omicidio del magistrato Giangiacomo Ciaccio Montalto.

L’omicidio Montalto

Asaro, conosciuto come ‘il dentista’ per via del suo diploma di odontotecnico, in passato era stato processato per la strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985, ma assolto perché riuscì a dimostrare che quel giorno stava visitando dei pazienti in uno studio a Palazzo Adriano.

Allora era stato il collaboratore di giustizia Rosario Spatola a raccontare di una pistola prestata ad Asaro e mai più restituita perché, come avrebbe detto lo stesso Asaro, l’arma “aveva fatto danno”. Era stata usata per l’omicidio Montalto?

Il pentito “mi ha salvato”

Il pubblico ministero fu ucciso la notte del 25 gennaio 1983. I killer lo attesero all’ingresso di casa a Valderice e fecero fuoco con una mitraglietta e due pistole calibro 38.

Di motivi di risentimento nei suoi confronti Asaro ne aveva parecchi visto era stato Montalto a indagare su di lui. Intercettato nel 2018 Asaro spiegava che Milazzo era stato clemente nei suoi confronti e che le rivelazioni del collaboratore lo avrebbero potuto rovinare: “Gli ha detto: io l’ho conosciuto… non come uomo d’onore… c’è stato il fatto di Ciaccio Montalto… perciò quel cornuto diceva che io… la pistola e che avevo sparato… a parte che sono stato assolto perché non c’entro niente ma come quello è amico mio… ha detto: non c’entra niente con nessuna cosa… ho detto ‘mi consuma’… invece… è un mio amico… donne… discoteche bar”.

Resta aperto un interrogativo: perché il collaboratore Milazzo avrebbe dovuto “consumare” Asaro?


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