L'Università di Palermo cresce: è al 12esimo posto - Live Sicilia

L’Università di Palermo cresce| E’ al 12esimo posto tra i grandi atenei

Il rettore Fabrizio Micari: "L'attenzione per lo studente è al centro del nostro lavoro"
I DATI CENSIS
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PALERMO – “Le valutazioni del Censis certificano la continua crescita dell’università di Palermo”. Il rettore Fabrizio Micari trova nei dati dell’istituto di ricerca la conferma dei buoni risultati dell’ateneo siciliano che ottiene cinque punti in più rispetto alla media dell’anno precedente e guadagna una posizione. Ora è al dodicesimo posto tra i grandi atenei statali che hanno una fascia di studenti compresa tra i 30 e i 40 mila. Palermo ha in realtà 42 mila iscritti ma quelli in part-time, che sono 4400, vengono valutati al 50 per cento. Nella categoria superiore delle mega università, Palermo si attesterebbe al quinto posto.

“Tutti gli indicatori strettamente collegati all’azione e alle strategie di UniPa – dice Micari – raggiungono ottimi risultati. Abbiamo infatti ottenuto punteggi molto positivi per quanto riguarda i servizi, sulla cui qualità stiamo da tempo perseguendo un continuo miglioramento: abbiamo posto al centro il sostegno e l’attenzione ai nostri studenti e ai loro bisogni. Sulle strutture viene colto il segnale dei considerevoli investimenti fatti per gli ambienti di studio, come aule, biblioteche e laboratori didattici, sempre più confortevoli e attrezzati”. Molto importanti sono ancora considerati i punteggi per comunicazione e servizi digitali offerti nel periodo del lockdown. Rilevante il riconoscimento sulla internazionalizzazione dell’università, frutto dell’incremento delle lauree a doppio titolo, di altri progetti con atenei europei e non e dell’aumento dell’attrattività di UniPa nei confronti degli studenti stranieri”. Occorre ora incrementare l’indicatore della “occupabilità”. “Il punteggio assegnato dal Censis sottolinea – secondo il rettore – la necessità di perseguire nuove politiche di crescita e di sviluppo economico, mirate alla creazione di lavoro qualificato per i nostri laureati in possesso di una solida preparazione”. (ANSA).


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