Sedotto e abbandonato, un amore da 250 mila euro

Un amore da 250 mila euro|”Circonvenzione di incapace”

Cade l'accusa di truffa, ma il giudice ipotizza un altro reato

PALERMO – Più che una truffa, secondo il giudice, si potrebbe essere trattato di circonvenzione di incapace. Ecco perché il giudice del tribunale di Palermo Nicola Aiello ha assolto l’imputata e trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica.

I fatti oggetto del processo risalgono ad un periodo compreso tra luglio 2012 e marzo 2016. Tiziana Maresca, questo è il nome dell’imputata, oggi cinquantenne, secondo l’accusa avrebbe inizialmente sedotto un uomo di sette anni più grande di lui, attraverso messaggi, email e telefonate, facendogli credere di essere pronta a trasferirsi da Palermo a Firenze per vivere assieme a lui. Si era innamorata.

Quindi sarebbero cominciate le richieste di denaro con diverse motivazioni: restituzione di soldi al suo ex fidanzato, aiuto economico per una sua amica, pagamenti di soldi a persone mafiose che la ricattavano e che le avevano sequestrato i documenti. Alla fine il raggiro sarebbe ammontato a 250.000. L’accusa però non ha retto ed è arrivata l’assoluzione con la formula per non avere commesso il fatto. Adesso però potrebbe aprirsi un nuovo capitolo giudiziario per circonvenzione di incapace.

L’avvocato Antonio Terranova

Agli atti del processo c’è una certificazione medica da cui emergerebbe la fragilità dell’uomo. “Non ha retto l’accusa di truffa – spiega il legale della difesa, l’avvocato Antonio Terranova – e non reggerà neppure l’ipotesi di circonvenzione di incapace. La mia assistita non era al corrente di nulla”. Insomma, è stata una storia di amore.


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