"Musumeci ha offeso i regionali, chieda scusa" - Live Sicilia

“Musumeci ha offeso i regionali| Ora chieda scusa ai lavoratori”

Lupo: "Il governatore si chieda cosa ha fatto per una migliore organizzazione". D'Agostino: "Qualunquista su dipendenti"

Musumeci chieda scusa ai lavoratori regionali che ha ingiustamente e genericamente offeso. Oltretutto il ‘lavoro agile’ è stato necessario per l’emergenza Covid anche perché il governo regionale non è stato grado di garantire la sanificazione e la sicurezza degli ambienti lavorativi”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all’Ars. “Il presidente Musumeci – aggiunge Lupo – si chieda piuttosto cosa ha fatto per una migliore organizzazione e per la riqualificazione del personale, più volte sollecitate dal PD”.

Francamente imbarazzanti le parole di Musumeci sui dipendenti regionali. Come si fa a dire che l’80% non lavora? Un Presidente che fa qualunquismo sparando cifre a casaccio danneggia se stesso e la a Regione tutta, e non vorremmo che queste parole servano a giustificare le sue inefficienze – dice Nicola D’Agostino, Capogruppo ItaliaViva all’Ars -. Chieda scusa ai tanti dipendenti per bene, sicuramente l’ottanta per cento, e magari trovi il modo – negli ultimi due anni che gli restano di mandato – di far lavorare quelli che si imboscano. Visto che è lui che governa, se è a conoscenza di fatti precisi, faccia i nomi ed i cognomi e prenda i provvedimenti del caso. Senza generalizzazioni e banalizzazioni”.

A commentare le dichiarazioni di Nello Musumeci, anche Totò Lentini, deputato regionale del gruppo ‘Ora Sicilia’, che con una lettera si è rivolto al governatore: “Sono rimasto, onestamente, turbato dalla Sua dichiarazione sul personale regionale che – sempre che sia stata riportata correttamente dalla stampa (ma non ho letto di Sue smentite o precisazioni – mi appare perlomeno ingenerosa. Negli ultimi 30 anni i governi che si sono succeduti, mai nessuno, purtroppo, si sono realmente spesi fino in fondo per riorganizzare e valorizzare i dipendenti regionali”. LEGGI LA LETTERA

Le nuove esternazioni di Musumeci  sui dipendenti  regionali, secondo cui l’80 per cento si gratterebbe la pancia, sono gravissime e lesive dell’immagine, anche di coloro, e sono la maggioranza,  che portano a compimento, con diligenza ed impegno,  il proprio lavoro.  Noi per primi condanniamo senza nessuna attenuante i fannulloni, che vanno sanzionati come meritano e, se è il caso, messi alla porta, ma non si può sparare nel mucchio. Musumeci avvii precise indagini in tal senso e prenda provvedimenti nei confronti di chi è responsabile di comportamenti censurabili”. Lo afferma il deputato M5S all’Ars, Giovanni Di Caro, in relazione alle ultime uscite del presidente della Regione. “Già nel 2018 – ricorda Di Caro – Musumeci  parlò di funzionari regionali che si comportano da criminali. A questa generica affermazione non ci risulta che sia seguita un’azione particolare da parte del presidente, né è mai arrivata risposta ad una mia interrogazione presentata all’Ars su questo tema.  I fannulloni vanno condannati senza se e senza ma, ma non è certo sparando nel mucchio che si risolvono i problemi, a meno che ciò non serva a creare alibi all’ormai cronaca improduttività di questo governo che sarà ricordato solo per la sua insipienza e improduttività”.

“Ieri la caccia ai migranti invasori tanto cara al suo amico e alleato Salvini. Oggi nel mirino ci sono i dipendenti regionali, accusati di grattarsi la pancia anziché lavorare. C’è da chiedersi domani a chi toccherà essere preso di mira pur di sviare l’attenzione dai fallimenti del suo governo”.
Lo dice Anthony Barbagallo, segretario regionale del PD a proposito delle accuse ai dipendenti regionali lanciate dal presidente della Regione, Nello Musumeci. “Fondi europei bloccati, imprese e attività produttive in difficoltà, sanità allo stremo, sistema rifiuti impantanato: dopo quasi tre anni di governo fallimentare, Musumeci continua a sparare nel mucchio per distrarre l’opinione pubblica con temi populisti tentando di raccogliere qualche titolo di giornale e qualche like sui social. Questa volta volta se la prende con i dipendenti regionali, vediamo domani a chi toccherà”.


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