Pierobon: "Incentivi per la produzione di materiali da riciclo" Live Sicilia

Pierobon: “Adesso servono incentivi| Per produzione materiali da riciclo”

La proposta dell'assessore regionale all'Energia e servizi di pubblica utilità

PALERMO – “Servono incentivi per aiutare l’economia circolare, in forma di credito di imposta o di Iva agevolata, da riconoscersi per la produzione di materiali originati dal riciclo, a maggior ragione considerato che questi materiali oggi non sono assolutamente competitivi visto il prezzo di acquisto delle materie prime vergini”. È la proposta avanzata dall’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, nel corso di un confronto promosso nei giorni scorsi da Confindustria Cisambiente sulle politiche fiscali nella green economy, tema centrale nelle politiche del governo Musumeci.

La riflessione è stata approfondita in un articolo pubblicato sul sito Agromafie e l’assessore intende discutere la necessità di un intervento normativo col governo nazionale. “Siamo in un momento storico, complice anche la pandemia – spiega Pierobon – in cui le materie prime, soprattutto quelle di origine petrolifera, costano pochissimo. Nell’attuale sistema italiano, i consumatori non sono del tutto consapevoli, né veramente incentivati nelle loro scelte di acquisto. Non esiste neanche un vero sistema di aiuti per i produttori di imballaggi che promuova quelli più riciclabili. Anche la raccolta differenziata è un pezzo che va messo nel mosaico dei riciclatori e dei trasformatori in un contesto economico-finanziario e di mercato internazionale. E, in proposito, basta guardare a cosa succede per il Pet”.

Pierobon spiega che “mentre un tempo nessuno faceva ‘prevenzione’ per migliorare gli imballaggi plastici, che continuano a essere progettati e prodotti senza preoccupazione per il loro «fine vita», oggi molti grandi brand stanno assai investendo su questo. Occorre, quindi, avviare un sistema oculato di incentivazioni e di contributi per consolidare e non far fallire questo ancora instabile settore, così come avviene in altri Paesi, come la Germania, dove i rifiuti da imballaggi misti sembrano avere più successo e dove le aziende si sono altamente specializzate, ricevendo contributi anche per la plastica cosiddetta «povera», ripagandosi così gli investimenti aziendali”. (ANSA).

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