La vertenza Coop Sicilia|"Livello di allerta altissimo" - Live Sicilia

La vertenza Coop Sicilia|”Livello di allerta altissimo”

Calabrò (Fisascat): "Situazione delicata e complessa"

PALERMO – “Entra sempre più nel vivo la delicata e complicata vertenza che coinvolge i circa 900 lavoratori siciliani della rete vendita Coop Alleanza 3.0. Il livello di allerta resta altissimo” . Queste le parole di Mimma Calabrò, Segretario Generale Fisascat Cisl Sicilia a seguito dell’incontro svoltosi il 23 luglio scorso tra le organizzazioni sindacali nazionali Filcams, Fisascat e Uiltucs e Coop Alleanza 3.0, nel corso del quale è emerso, ancora una volta, quanto facile non sia la situazione per la rete vendita siciliana.

“La COOP che negli anni ha fatto dei valori etici, sociali, solidali, legati alla famiglia e mutualità i propri capisaldi – apostrofa la Calabrò – non può comportarsi come un qualsiasi operatore commerciale che, puntando a ristrutturazioni, tiene più conto del ritorno in termini economici che del destino dei suoi dipendenti e delle loro famiglie. Per le lavoratrici e i lavoratori rivendichiamo piani industriali solidi, realizzabili e sostenibili, che possano dare loro certezze, stabilità e tranquillità. In questi anni – continua la Sindacalista – troppi sono stati gli annunci e troppo pochi i fatti. E a pagarne le conseguenze sono stati sempre i lavoratori che, nell’avvicendarsi delle riorganizzazioni societarie, hanno vissuto di tutto. Ammortizzatori sociali, esodi incentivati, armonizzazione dell’orario di lavoro e flessibilità, solo per citarne qualcuno”.

Il confronto del 23 luglio, secondo il sindacato, seppur tra tante criticità, rappresenta uno snodo importante per la vertenza siciliana. Con la sottoscrizione dell’accordo quadro, tra le altre, si scongiurano azioni unilaterali da parte della società. “Coop – continua la Calabrò – si è infatti impegnata, quantomeno in questa prima fase, a non perfezionare la cessione della rete con il soggetto imprenditoriale che ha già formalizzato l’interesse a rilevarla”.

Nei fatti, il piano industriale presentato dalla GDS non soddisfa il sindacato perché, a suo avviso, non garantisce appieno il futuro occupazionale e reddituale dei lavoratori. Per la Fisascat questo piano industriale oresenta tante ombre, non ultimo il fatto che la societa ha già dichiarato un esubero pari a 223 unità full time equivalenti. “Una parte qualificante dell’accordo quadro – sottolinea la Calabrò – è il fatto che Coop si impegna a non fare della rete vendita uno spezzatino scongiurando, dunque, la possibilità che vengano rilevati solo i mercati performanti a discapito di quelli che registrano maggiori perdite. Per noi la parola d’ordine resta salvaguarda di tutti i livelli occupazionali e del perimetro commerciale. Coop tenga solo conto di piani industriali di imprenditori che assicureranno futuro certo a tutti i lavoratori. Chiunque intendesse manifestare interesse a rilevare la rete vendita, per quanto ci riguarda, non può esimersi dal garantire tutto e tutti”.

“Confidiamo, comunque, sul fatto che nel corso dell’importante consiglio di amministrazione che si svolgerà nella giornata odierna, la Coop possa rivedere la propria posizione, decidendo di non abbandonare la Sicilia e continuare a gestire direttamente tutti e 12 i punti vendita presenti nella regione. Lanciamo un accorato appello ai soci consumatori affinché sostengano il rilancio di Coop in Sicilia in modo da non disperdere il patrimonio umano e professionale che in tutti questi anni è stato il fiore all’occhiello del sistema cooperativistico. Siamo fortemente convinti del fatto che Coop nel suo piano di ristrutturazione non possa non tenere conto della posizione dei soci consumatori che, siamo certi, non condivideranno la scelta di Coop abbandonare la Sicilia. Il confronto è rimandato ai prossimi giorni – conclude la Calabrò – non molleremo la presa, continueremo a rivendicare soluzioni a salvaguardia del perimetro occupazionale e del perimetro commerciale. Siamo e resteremo a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori che si stanno trovando, per l’ennesima volta e loro malgrado, in balia di tante preoccupazioni e pochissime certezze”.


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